GIUGNO-LUGLIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 399
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AO
PANORAMA
pirli di sensori per avere le informazioni
che devono essere raccolte, elaborate,
studiate e interpretate. È sulla base di
queste informazioni che Rolls-Royce cam-
bia il modello di business. Pensiamo per
esempio alla ricambistica, quando il mo-
tore diventa un ‘servizio’, il guadagno sta
nel realizzare motori che non si guastano
e questo va a impattare direttamente su
tutta la filiera di Rolls-Royce compresa la
progettazione dei motori stessi.
Un approccio che fino a qualche anno fa
non solo non era possibile ma neppure
pensabile. Oggi diventa reale perché
l’incontro tra il mondo della produzione
e quello dell’informazione consente di
raccogliere ed elaborare questa grande
mole di informazioni sulla cui base andare
a ripensare i modelli di business. E l’in-
gresso dei Big dell’IT nel mondo della pro-
duzione sta portando delle opportunità,
un segnale che non si tratta di un fuoco
di paglia, ma rappresenta una grande
opportunità per rendere le aziende più
competitive. Chi lo cavalcherà tra i primi
avrà un grande vantaggio competitivo,
probabilmente chi non lo farà rischierà di
rimanere fuori dal mercato. Inoltre, il fatto
che i big player dell’IT si interessino a que-
sto mondo non potrà far altro che accele-
rare il processo, che sarà in un certo senso
rapido ma non così tanto come il termine
4.0 potrebbe lasciar intuire. Rispetto alle
prime tre rivoluzioni industriali, che hanno
avuto un’estensione pluri-decennale, que-
sta sarà più rapida, ma non si esaurirà nel
giro di un anno o due, sarà un processo in
evoluzione, soprattutto perché le aziende
e i processi produttivi sui quali l’IT si inne-
sta non hanno livelli di digitalizzazione
omogenei. Ci troviamo di fronte a un
panorama che include aziende con un
livello di evoluzione molto spinta, come
le citate Boing e Rolls-Royce, ad aziende
che non hanno nulla di Industry 4.0,
hanno un processo e una filiera molto
disgregata, hanno macchine datate
quindi non in grado di comunicare in-
1.
Quali fattori ‘abilitanti’ alla base
dell’azienda ‘4.0’ rappresentano punti
‘cruciali’ sui quali lavorare e con le mi-
gliori prospettive di sviluppo/business?
Uso di standard e soluzioni ‘open’, ge-
stione dei dati e analytics, sicurezza…?
2.
Potete darci qualche esempio di ap-
plicazione dei concetti di Industria 4.0
in casi pratici? Quali i maggiori risultati
ottenuti?
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automazione-plus.it/video/i-dati-dellautomazione-fabrizio-scovenna
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formazioni, anche perché sarebbe im-
pegnativo acquistare macchinari più
avanzati quando il lifecycle di impianti
e macchinari è molto lungo e non è an-
cora arrivato il momento di cambiarli.
Un substrato quindi variegato e multi-
forme a seconda di industry, distretto
produttivo e singola azienda: in ognuna
la trasformazione genererà impatti diffe-
renti e avrà un ciclo di fattibilità diverso.
Vi sono tecnologie IT che possono essere
comuni a tutti i progetti di Industry 4.0
e tecnologie più verticali. La sensoristica
per generare e raccogliere le informa-
zioni, le reti di trasporto, i layer software
di analisi e correlazione fino ad arrivare
a tecniche di machine e deep learning,
che trasformano i dati in informazioni
utili e quindi in valore reale per l’azienda:
questi sono gli elementi comuni a tutti i
progetti. Vi sono poi altre tecnologie più
verticali, come la stampa 3D o i simulatori,
che sono sicuramente applicabili all’indu-
stria ma non è detto che siano collocabili
indistintamente in tutti i distretti o settori.
Il concetto che sta alla base di Industry 4.0
è l’integrazione di tecnologie esistenti e
differenti fra loro, che opportunamente
combinate caso per caso supportano le
aziende nel loro processo di trasforma-
zione del business. Il ruolo di un system
integrator come VEM quindi assume una
valenza strategica nell’accompagnare il
cliente, l’azienda industriale, in un viaggio
che lo porta piano piano ad adottare que-
ste tecnologie per rendere il suo processo
più innovativo, aiutandole e rimanere
competitive in uno scacchiere che sta ve-
locemente cambiando.
•
Evoluzione degli ordini totali dell’industria meccanica
italiana
Indice 2010=100, ciclo trend
Evoluzione degli investimenti in macchinari
e attrezzature in Italia
Indice I trimestre 2012=100, valori concatenati
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici Anie su dati Istat
95
90
85
80
75
2013
2014
2015
2016
104
102
100
98
96
94
92
90
2012
2013
2014
2015
2016