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GIUGNO-LUGLIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 399

44

AO

PANORAMA

pirli di sensori per avere le informazioni

che devono essere raccolte, elaborate,

studiate e interpretate. È sulla base di

queste informazioni che Rolls-Royce cam-

bia il modello di business. Pensiamo per

esempio alla ricambistica, quando il mo-

tore diventa un ‘servizio’, il guadagno sta

nel realizzare motori che non si guastano

e questo va a impattare direttamente su

tutta la filiera di Rolls-Royce compresa la

progettazione dei motori stessi.

Un approccio che fino a qualche anno fa

non solo non era possibile ma neppure

pensabile. Oggi diventa reale perché

l’incontro tra il mondo della produzione

e quello dell’informazione consente di

raccogliere ed elaborare questa grande

mole di informazioni sulla cui base andare

a ripensare i modelli di business. E l’in-

gresso dei Big dell’IT nel mondo della pro-

duzione sta portando delle opportunità,

un segnale che non si tratta di un fuoco

di paglia, ma rappresenta una grande

opportunità per rendere le aziende più

competitive. Chi lo cavalcherà tra i primi

avrà un grande vantaggio competitivo,

probabilmente chi non lo farà rischierà di

rimanere fuori dal mercato. Inoltre, il fatto

che i big player dell’IT si interessino a que-

sto mondo non potrà far altro che accele-

rare il processo, che sarà in un certo senso

rapido ma non così tanto come il termine

4.0 potrebbe lasciar intuire. Rispetto alle

prime tre rivoluzioni industriali, che hanno

avuto un’estensione pluri-decennale, que-

sta sarà più rapida, ma non si esaurirà nel

giro di un anno o due, sarà un processo in

evoluzione, soprattutto perché le aziende

e i processi produttivi sui quali l’IT si inne-

sta non hanno livelli di digitalizzazione

omogenei. Ci troviamo di fronte a un

panorama che include aziende con un

livello di evoluzione molto spinta, come

le citate Boing e Rolls-Royce, ad aziende

che non hanno nulla di Industry 4.0,

hanno un processo e una filiera molto

disgregata, hanno macchine datate

quindi non in grado di comunicare in-

1.

Quali fattori ‘abilitanti’ alla base

dell’azienda ‘4.0’ rappresentano punti

‘cruciali’ sui quali lavorare e con le mi-

gliori prospettive di sviluppo/business?

Uso di standard e soluzioni ‘open’, ge-

stione dei dati e analytics, sicurezza…?

2.

Potete darci qualche esempio di ap-

plicazione dei concetti di Industria 4.0

in casi pratici? Quali i maggiori risultati

ottenuti?

GUARDA ON LINE SU

WWW.AUTOMAZIONE-PLUS.IT

LE RISPOSTE

ALLE ALTRE DOMANDE

Video disponibile al link:

http://

automazione-plus.it/video/i-dati

-dellautomazione-fabrizio-scovenna

-presidente-di-anie-automazione/

formazioni, anche perché sarebbe im-

pegnativo acquistare macchinari più

avanzati quando il lifecycle di impianti

e macchinari è molto lungo e non è an-

cora arrivato il momento di cambiarli.

Un substrato quindi variegato e multi-

forme a seconda di industry, distretto

produttivo e singola azienda: in ognuna

la trasformazione genererà impatti diffe-

renti e avrà un ciclo di fattibilità diverso.

Vi sono tecnologie IT che possono essere

comuni a tutti i progetti di Industry 4.0

e tecnologie più verticali. La sensoristica

per generare e raccogliere le informa-

zioni, le reti di trasporto, i layer software

di analisi e correlazione fino ad arrivare

a tecniche di machine e deep learning,

che trasformano i dati in informazioni

utili e quindi in valore reale per l’azienda:

questi sono gli elementi comuni a tutti i

progetti. Vi sono poi altre tecnologie più

verticali, come la stampa 3D o i simulatori,

che sono sicuramente applicabili all’indu-

stria ma non è detto che siano collocabili

indistintamente in tutti i distretti o settori.

Il concetto che sta alla base di Industry 4.0

è l’integrazione di tecnologie esistenti e

differenti fra loro, che opportunamente

combinate caso per caso supportano le

aziende nel loro processo di trasforma-

zione del business. Il ruolo di un system

integrator come VEM quindi assume una

valenza strategica nell’accompagnare il

cliente, l’azienda industriale, in un viaggio

che lo porta piano piano ad adottare que-

ste tecnologie per rendere il suo processo

più innovativo, aiutandole e rimanere

competitive in uno scacchiere che sta ve-

locemente cambiando.

Evoluzione degli ordini totali dell’industria meccanica

italiana

Indice 2010=100, ciclo trend

Evoluzione degli investimenti in macchinari

e attrezzature in Italia

Indice I trimestre 2012=100, valori concatenati

Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici Anie su dati Istat

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2014

2015

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