GIUGNO-LUGLIO 2017
AUTOMAZIONE OGGI 399
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‘Industry 4.0’, consentendo il passaggio
dalla discussione all’azione. Supportare
l’investimento sia hardware che software
dando regole di indirizzo e non attraverso
bandi di finanziamento, ha aggiunto
maggiore flessibilità e incisività. La pre-
vista scadenza a fine 2017, però, se non
prolungata, potrebbe portare al rischio di
aziende con macchine 4.0 che lavorano
su processi che non sfruttano appieno le
potenzialità offerte da un sistema di pro-
duzione connesso. Rivedere i processi è la
vera sfida e difficilmente la si può vincere
in 12 mesi…
Paolo Mazza
:
Il Piano Industria 4.0 è uno
strumento importante per aiutare il Paese,
e soprattutto le PMI, a cogliere un’oppor-
tunità storica. È una leva utile e immediata
per portare innovazione al comparto, par-
tendo dalla produzione e spingendo il
mercato sul fronte sia della domanda, sia
dell’offerta, creando valore in modo prag-
matico e graduale. I principali elementi
positivi riguardano l’ampiezza della tipo-
logia di interventi che sono inclusi nelle
agevolazioni, perché questo approccio
aiuta a progettare azioni serie che coinvol-
gono diversi aspetti dell’azienda. Il rischio
potrebbe essere quello di considerarlo
un semplice strumento di ottimizzazione
fiscale, come è capitato a volte in passato,
ma la campagna di informazione in atto
da parte di molti degli attori interessati sta
contribuendo molto a creare consapevo-
lezza sulla portata storica del Piano.
Alessandra Boffa
:
Il Piano Industria 4.0 è
uno strumento prezioso per rilanciare gli
investimenti in ambito produttivo. Per re-
stare al passo con la rivoluzione industriale
in atto a livello globale e difendere la pro-
pria competitività, le aziende italiane de-
vono investire nei propri asset produttivi,
acquisendo non più e non tanto soluzioni
mature e consolidate, ma tecnologie inno-
vative. Questo è il messaggio forte nell’am-
bito della meccanica e dell’automazione,
ed è un messaggio che viene recepito se
guardiamo i numeri pubblicati da diverse
associazioni di categoria. Naturalmente
il Piano non è la soluzione definitiva e
la finestra temporale piuttosto ristretta
comporta qualche complicazione nella
gestione fiscale degli investimenti e degli
incentivi. Si tratta però sicuramente di un
buon punto di partenza, che porta benefici
immediati agli end user e ad altri soggetti,
come costruttori di macchine, integratori e
impiantisti che prendono confidenza con
le innovazioni. Francamente, l’unico rischio
che vedo è quello di non fare questi inve-
stimenti e rimanere esclusi dal mercato.
A.O.:
Il concetto di Industria 4.0 ha aperto la
strada all’avvento sul palcoscenico dell’au-
tomazione dei ‘big player’ del mondo IT: in
che modo questo modifica il panorama del
comparto? Quali opportunità apre la pre-
senza di soggetti provenienti dal mondo IT
e quali criticità?
Dalmazzoni
:
Nel momento in cui si af-
fronta la trasformazione digitale, il mondo
IT deve integrarsi con quello OT (Ope-
ration Technology), convergendo verso
una ‘enterprise technology’, ovvero con
piattaforme integrate che garantiscono
l’accessibilità del dato a chiunque ne
abbia bisogno in azienda. Ciò significa
usufruire di tecnologie e di standard ma-
turi anche nell’ambito OT, così come avere
un approccio interdisciplinare dove IT e
OT lavorano insieme. E la sfida è proprio
questa. Una sfida che verrà vinta da quelle
imprese che riusciranno a compiere que-
sta transizione prima delle altre e quindi
a definire un’organizzazione di governo
delle tecnologie integrata e non ‘a silos’.
Il rischio è procedere senza una revisione
profonda e coordinata delle piattaforme e
delle governance, con patchwork tecnolo-
gici che non rappresentano la piattaforma
adeguata per questa nuova normalità rap-
presentata dal mondo digitale.
Valtorta
:
La presenza dei grossi player
del mondo IT costituisce un elemento
positivo in quanto allarga le possibilità
di offerta di soluzioni, rendendole più
standardizzate e fruibili anche in termini
economici. L’ampliamento del mercato
offre l’opportunità di creare proposte
economicamente più accessibili anche a
realtà aziendali che finora non potevano
permettersi di acquisire soluzioni tecno-
logicamente avanzate, in quanto troppo
costose. L’abbassamento della soglia di in-
Alessandra Boffa, ABB
Paolo Mazza, Blueit
Marino Crippa, Bosch Rexroth
Evoluzione del fatturato totale nell’automazione
industriale manifatturiera e di processo
Milioni di euro (2007-2016)
5.000
4.500
4.000
3.500
3.000
2.500
2.000
1.500
1.000
500
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Fonte: Anie