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GENNAIO-FEBBRAIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 395

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la gestione degli asset.

E la ricetta che Rockwell

Automation propone

per ottenere tutto ciò

si chiama ‘Connected

Enterprise’, appunto,

e questo è stato il con-

cetto alla base della due-

giorni di Atlanta.

Non si tratta di un prin-

cipio nuovo, anzi, ma ri-

spetto al passato tutto si

è fatto più chiaro, il per-

corso per concretizzare l’idea si è definito.

Lo ha ben illustrato Blake Moret, presidente

e amministratore delegato di Rockwell Au-

tomation dallo scorso 1° luglio, con oltre

30 anni di servizio in azienda: “Il ‘segreto’

per realizzare la fabbrica interconnessa è

procedere passo dopo passo, dando all’or-

ganizzazione il tempo di rielaborare al suo

interno il nuovo modello, di adeguarvisi.

Occorre dunque, prima di tutto, individuare

l’ambito in cui si intende operare, quello

dove applicando il modello dell’azienda in-

terconnessa si possano ottenere i maggiori

vantaggi, con un ROI a brevissimo termine,

a 3/4 mesi. Quindi, si passa a implementare

il progetto e valutarne i risultati tramite KPI

definiti, applicando così le dovute ‘corre-

zioni di rotta’, per poi proseguire oltre, inve-

stendo ciò che si è guadagnato in un altro

progetto, un altro passo nella direzione

della Connected Enterprise”. Ha quindi pro-

seguito Moret: “Gran parte di questo pro-

cesso parte e torna all’uomo, all’operatore

che deve effettivamente utilizzare i nuovi

strumenti a sua disposizione nel modo cor-

retto. Occorre perciò un cambio parallelo di

mentalità e paradigma che solo pazienza e

tempo possono consolidare, combinando

l’innovazione tecnologica con l’esperienza

acquisita in campo. In questo l’organizza-

zione gioca un ruolo fondamentale. Un

punto centrale è poi quello della semplifi-

cazione”. Effettuare le connessioni tramite

Ethernet, per esempio. In questo modo

è possibile uniformare tutti i protocolli di

comunicazione aziendali dall’ufficio alla

fabbrica, per poter poi più facilmente tra-

sformare i dati raccolti in informazioni utili,

tramite applicativi semplici e piattaforme

cloud. Fra queste, per esempio, Microsoft

Azure.

La semplificazione che viene

dal quotidiano

“Altrettando importante è poi adottare

soluzioni user friendly, interfacce che tutti

siamo ormai abituati a impiegare nella

quotidianità, come le app di smartphone e

tablet” ha sottolineato Moret. E in linea con

questo, Rockwell ha sviluppato la soluzione

TeamOne. Si tratta di una app pensata al

momento per la manutenzione in mobilità,

ma ulteriori servizi saranno via via rilasciati

a breve. Come hanno dimostrato ‘on stage’

durante l’evento Frank Kulaszewich, senior

vice president Architecture & Software divi-

sion di Rockwell Automation, e il suo team

con una demo live, il principio di funzio-

namento di TeamOne ricorda quello delle

community social. Gli alert e i dati di ma-

nutenzione possono essere condivisi con

immediatezza da tutti i membri del team

di manutenzione, che hanno visibilità sugli

asset di loro competenza tramite smart de-

vice. L’interazione fra i membri del gruppo

è semplice e veloce e gli scambi in tempo

reale. Ed èpossibile interagire anche tramite

comandi vocali: la app risponde dando indi-

cazione sui tipi di guasto

rilevati o i valori di certi

asset.

TeamOne era una delle

tecnologie al centro

della ‘Innovation Zone’

nell’area espositiva del

Georgia World Congress

Center, insieme ad altre

soluzioni all’avanguardia

sulle quali Rockwell Au-

tomation sta puntando.

“Per quanto concerne la

robotica collaborativamostriamoqui un’ap-

plicazione dove un co-bot Fanuc, costruito

in materiale ‘soft’ e dotato di appositi sen-

sori, viene controllato tramite l’Architettura

Integrata e i controllori logici di Rockwell” ci

ha illustrato John Pritchard, global market

development manager Integrated Archi-

tecture di Rockwell Automation. “In un’altra

demo una soluzione di realtà aumentata

e visione 3D realizzata tramite i Microsoft

HoloLens permette all’utente, che indossa

gli occhiali, di muovere le mani per dare

comandi e interagire con gli asset fisici

dell’impianto. Un’altra demo mostra infine

come la tecnologia HoloLens possa essere

impiegata dai progettisti per ‘vedere’ in un

ambiente virtuale lamacchina in fase di pro-

gettazione. I tecnici possonoquindi inserirvi

dei dispositivi e modificarne la struttura, ri-

cavando dati di feedback utili alla progetta-

zione stessa”.

Il valore dei partner

Svariate soluzioni innovative di Rockwell

Automation vengono sviluppate in colla-

borazione con dei partner tecnologici. Le

tecnologie di cui stiamo parlando abbrac-

ciano infatti svariati settori applicativi e nes-

suna azienda è in grado di conoscerli tutti

in modo approfondito. Per questo è fon-

damentale per Rockwell stringere accordi

con soggetti ritenuti strategici, ai vertici

nei rispettivi ambiti di competenza, come

Cisco, Fanuc, Microsoft, ProSoft Techno-

Il concetto al centrodella 25

a

edizione di Automation Fair è statoquellodi

‘Connected Enterprise’, ovvero la Industry 4.0 secondoRockwell Automation

Alcune aziende hanno applicato le soluzioni IIoT ottenendo significativi ritorni, come nel caso di Ford, LM e John Deere