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verso

di massa

GENNAIO-FEBBRAIO 2017

AUTOMAZIONE OGGI 395

17

Il punto cruciale della produzione

su misura

I sistemi di trasporto costituiscono spesso il collo di bottiglia

nel ciclo produttivo e devono quindi possedere doti di flessi-

bilità, integrazione e manutenibilità al pari, se non più, delle

altre parti in movimento. Progettando il layout del sistema per

ottimizzare il footprint della linea e programmando opportu-

namente le logiche di smistamento dei prodotti, è possibile

variare velocità e accelerazione di ogni singolo pezzo anche

in modo reattivo. Tenendo conto dei flussi di produzione si

possono evitare gli ingorghi, come le collisioni dei prodotti tra

loro, il travaso di liquidi. In questo modo si migliora la qualità

finale del prodotto, si mantengono le linee pulite, si riducono

gli scarti ed è possibile aumentare il throughput, anche con

lotti di piccole dimensioni, fino al singolo prodotto. Questa

è personalizzazione di massa. Negli anni si è passati da nastri

trasportatori con trasmissioni meccaniche, ai servo assi con

camme elettroniche. Ora è il momento di compiere un nuovo

passo in avanti nei sistemi di trasporto.

Il trasporto industriale intelligente.

Come funziona?

Le soluzioni di trasporto lineare di nuova generazione per-

mettono di realizzare linee compatte e flessibili per la pro-

duzione efficiente di lotti di qualsiasi dimensione, anche

unitaria. La tecnologia LLM (Long-stator Linear Motor), alla

base di SuperTrack, consente di movimentare gli oggetti in

produzione in maniera veloce, precisa e programmabile, at-

tuando comportamenti smart. Il primario di questo motore a

induzione è uno statore lineare, tipicamente di forma ovale,

componibile combinando moduli curvi e rettilinei fino a for-

mare il percorso di trasporto delle dimensioni desiderate, fino

a una lunghezza massima di cinquanta metri. All’interno dello

statore troviamo le bobine di eccitazione. Sopra lo statore,

solidale con esso, è posto un binario che serve da guida di

scorrimento per i carrelli trasportatori.

Il secondario dell’LLM è costituito non da un solo oggetto,

ma dai molteplici carrelli che scorrono lungo la guida posta

sullo statore. Questi carrelli o navette sono dotati di magneti

permanenti che ne consentono l’aderenza allo statore e che,

in risposta al campo generato dallo statore, sviluppano a loro

volta il campo indotto che dà vita alla forza propulsiva che

muove i carrelli stessi.

Quindi, a differenza dei motori rotativi convenzionali, rotore

e statore sono come ‘srotolati’ lungo un percorso lineare e

l’eccitazione delle bobine, distribuite su tutto il percorso dello

statore, viene controllata per muovere indipendentemente i

carrelli che sono un’evoluzione del rotore classico. Il feedback

di posizione di ogni carrello è fornito da un array di sensori

disposti lungo il binario.

Flessibilità e alta tolleranza ai guasti

in produzione

I carrelli, come detto, sono in numero variabile secondo le

necessità e possono essere attrezzati con una superficie

Progettando il layout del sistema è possibile variare velocità

e accelerazione di ogni singolo pezzo anche in modo reattivo

Il primario di questo motore

a induzione è uno statore lineare

lungo fino a 50 m

Il secondario dell’LLM è costituito non

da un solo oggetto, ma dai molteplici

carrelli indipendenti