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AO

NOVEMBRE-DICEMBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 394

62

Pubbliredazionale

Una questione

di frequenza

I benefici del radar a 80 GHz nella misura di livello

La disponibilità è frutto

del progresso

La disponibilità di sensori radar a 80 GHz è

frutto di investimento e innovazione. Lo svi-

luppo dell’impiego delle microonde è avan-

zato al punto tale da essere oggi facilmente

accessibile in molteplici settori industriali.

Proprio come i prezzi dei PC sono diventati

così bassi da consentire che in ogni casa ci

sia un PC, ora è possibile installare radar a

80 GHz in ogni impianto, cosa impensabile

solo 20 anni fa. Tuttavia, il prezzo non era

l’unico fattore che ha scoraggiato finora

gli operatori di impianti dall’uso di radar

ad alta frequenza. Infatti, i sensori ad alta

frequenza non resistevano a condizioni di

processo difficili allo stesso modo dei loro

cugini a bassa frequenza, insensibili alla

schiuma e in grado di funzionare anche in

presenza di condensa e adesioni. I moderni

strumenti radar sono progettati per supe-

rare questi ostacoli con un ampio campo

dinamico e algoritmi software che filtrano

le interferenze. Ora che il radar a 80 GHz è

disponibile e utilizzabile per la misura di li-

vello sui liquidi, gli utenti devono abituarsi

a sensori con migliore focalizzazione, di-

mensioni contenute e alta risoluzione.

Focalizzazione

È il primo vantaggio del radar a 80 GHz,

quello che rende gli altri possibili. In ogni

processo la focalizzazione del segnale

è fondamentale per un’accurata misura

di livello e questi nuovi

strumenti emettono i

segnali con la maggior

focalizzazione possibile

oggi presente sul mer-

cato. Gli operatori di im-

pianti hanno lottato con

radar non focalizzati per

decenni. L’ampio angolo

di apertura dei sensori

a 26 GHz (e di quelli a 6

GHz prima ancora) im-

pediva ai segnali radar di

rilevare il livello tra agita-

tori, serpentine di riscaldamento e altre in-

stallazioni interne. Le riflessioni causate da

questi ostacoli alteravano la curva d’eco:

gli utenti si trovavano obbligati ad effet-

tuare delle regolazioni per monitorare l’ef-

fettivo livello del liquido. I nuovi modelli

ad alta frequenza hanno angoli molto più

stretti che evitano le installazioni interne al

serbatoio…. quasi come se non ci fossero.

Questa novità è la benvenuta nel settore

chimico e alimentare, dove ostacoli interni

sono la norma e lo spazio a disposizione è

veramente limitato.

Dimensione

I sensori a 80 GHz hanno un’antenna pic-

cola grazie alla focalizzazione amplificata.

Il nuovo VEGAPULS 64 prodotto da VEGA

GRIESHABER KG, per esempio, ha l’antenna

più piccola al mondo e non necessita di un

cono largo per focalizzare il suo raggio

verso il materiale da misurare. L’ingom-

bro ridotto dello strumento è un grande

beneficio. Ora è infatti possibile integrare

radar molto avanzati in impianti esistenti

senza dover considerare migliaia di mo-

difiche nei serbatoi. Strumenti più piccoli

non sono comunque solo idonei a vecchi

serbatoi, bensì possono aiutare i produt-

tori a reagire rapidamente e prontamente

alle richieste del mercato. Nelle industrie

farmaceutiche e chimiche si tende sempre

più alla produzione di lotti, che consente

di ottenere prodotti su base stagionale e a

volumi bassi, con unminor investimento di

risorse economiche. I lotti piccoli sono pro-

dotti in serbatoi piccoli, dove l’esperienza

insegna che usare il radar non è possibile a

causa dei piccoli attacchi di processo. Gra-

zie al design compatto dei sensori radar a

80 GHz questo non corrisponde più al vero

e gli operatori non saranno più costretti a

sacrificare l’accuratezza della misura in

nome dello spazio.

Risoluzione

Immaginate di guardare un’immagine

su una televisione a definizione standard

piuttosto che su una HD. L’immagine ad

alta definizione sarà più chiara, più de-

finita e più dettagliata in virtù della mi-

gliore definizione. Gli utenti sperimentano

una differenza simile passando da sensori

radar a bassa frequenza ai sensori radar ad

alta frequenza. Quando il livello di liquido

in un serbatoio diventa sufficientemente

basso, il radar a 26 GHz considera l’eco dal

materiale e l’eco dal fondo del serbatoio

come un’unica eco. Questo indica all’o-

peratore che il serbatoio è vuoto, mentre

non è così in realtà. Ciò compromette l’ef-

ficienza del processo. Gli strumenti a 80

GHz misurano il liquido fino all’ultimo mil-

limetro e possono così fornire all’utente

dati accurati, utili per l’ottimizzazione dei

processi produttivi.

Conclusione

I sensori radar ad alta frequenza sono

quindi il prossimo balzo in avanti nella

tecnica di misura di livello. Costituiscono il

proverbiale passo da gigante dopo il quale

l’industria di processo non sarà più la

stessa. Grazie all’eccellente focalizzazione

sono perfetti per i serbatoi con numerose

installazioni interne e grazie all’ingombro

ridotto sono idonei al retrofitting ed alla

produzione di lotti. Il futuro della misura

di livello è già qui.

Due dei produttori più accreditati nell’industria del con-

trollo di processo hanno recentemente annunciato il lan-

cio sul mercato di strumenti radar per la misura di livello

su liquidi che lavorano con una frequenza di trasmissione

di 80 GHz. È il segnale di unmondo assolutamente nuovo

nella misura di livello, la dimostrazione che il radar può

arrivare dove non è mai arrivato finora.

Questa è realmente un’era stimolante nell’automazione.

Con l’ascesa di apparecchiature ad alta frequenza è arri-

vato il momento di esaminare il perché del successo della

tecnologia radar e quali siano i benefici utilizzando que-

sti nuovi sensori nei processi industriali.

Se vuoi saperne di più visita il sito

www.vega.com/radar