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NOVEMBRE-DICEMBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 394

58

AO

ATTUALITÀ

Lucrezia Campbell

Realtà marchigiane con partner italiani e stranieri svilupperanno

il lavoro e la fabbrica del futuro con progetti protagonisti

dell’innovazione europea

I

rappresentanti di diverse realtà eu-

ropee, tra industrie, centri di ricerca

e università, si sono incontrati in

Italia, nelle Marche, per dare il via

ufficiale a due progetti di ricerca

promossi dalla Commissione Europea,

di cui il Gruppo Loccioni è coordinatore.

Università Politecnica delle Marche, Uni-

versità di Camerino, Gruppo Loccioni,

Confindustria Ancona e Zannini sono le

cinque realtà marchigiane che, insieme

agli altri partner italiani e stranieri, svi-

lupperanno il lavoro e la fabbrica del

futuro, con progetti protagonisti dell’in-

novazione europea. Industry 4.0 e Big

Data, zero difetti in linea di produzione

e formazione di eccellenza, altissima

qualità della produzione e incremento

dell’occupazione, fabbriche e lavori del

futuro. Sono queste le tematiche affron-

tate da GO0D MAN e

Da.Re

., selezionati

rispettivamente tra 41 e 88 progetti pre-

sentati. I due progetti di ricerca europei

cavalcano i nuovi paradigmi dell’indu-

stria e della conoscenza: in una realtà

in cui la nuova rivoluzione industriale

cammina fianco a fianco alla nuova rivo-

luzione della formazione e dell’occupa-

zione, il lavoro del futuro è sempre più

conoscenza e sempre meno fabbrica.

Dalla quarta rivoluzione

industriale al quarto

paradigma della scienza

Nel mercato globalizzato, la qualità

dei prodotti è un fattore chiave per il

successo del settore manifatturiero.

Al tempo stesso, il crescente interesse

verso una produzione sostenibile che

ha come obiettivo la riduzione degli

sprechi, delle parti rilavorate e delle

scorte, ha portato a una domanda per

lo sviluppo di strategie di zero difetti a

livello di sistema. Questo aspetto si lega

ai concetti della quarta rivoluzione indu-

striale. La fabbrica del futuro è caratte-

rizzata dalla presenza del digitale e della

connettività nell’intero processo pro-

duttivo. La produzione sarà sempre più

personalizzata, flessibile ed efficiente,

minimizzando gli errori e ottimizzando

le risorse, per produrre prodotti com-

plessi e di qualità superiore. Big Data,

Internet of Things, cloud computing,

machine learning e data analytics, Hu-

man-machine interface, Cyber-Physical

Systems, stampa 3D e robotica, fino

a qualche anno fa concetti futuristici,

oggi rappresentano il presente. Negli

ultimi dieci anni, la quantità di dati di-

sponibili è cresciuta in modo esponen-

ziale, introducendo il concetto di Big

Data. Con questo termine, si definisce

il complesso flusso di dati, strutturati e

non, provenienti da social media, Inter-

net of Things, dati basati su transazioni,

quantità crescenti di sensori, interazione

machine-to-machine, tag Rfid, contatori

intelligenti. La domanda di figure pro-

fessionali esperte di dati, i cosiddetti

data scientist, è cresciuta di dodici volte

nel corso degli ultimi venti anni. The

Economist ha addirittura etichettato i

data scientist come ‘il lavoro più sexy del

21° secolo’. Trovare professionisti quali-

ficati, in grado di trasformare enormi set

di dati in informazioni significative, sem-

bra però essere particolarmente difficile

Il futuro del lavoro

inizia dalle