Table of Contents Table of Contents
Previous Page  99 / 132 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 99 / 132 Next Page
Page Background

OTTOBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 393

99

non è in grado di supplire alla mancanza di rete. Per contro, il

gruppo di continuità non ha la capacità di accettare variazioni

ampissime della tensione di rete. Le due macchine per questo si

integrano molto bene.

Un’offerta integrata

“Irem è un’azienda storica, con sede a Borgone Susa, in Pie-

monte, fondata quasi 70 anni fa e da sempre apprezzata per

l’elevata qualità e affidabilità del prodotto” continua Agnes. “La

nostra presenza consolidata sul mercato internazionale ha reso

necessario sviluppare questo progetto con un partner di altret-

tanta storica presenza, in grado di offrirci prodotti e soluzioni

di elevata affidabilità. Se Irem ha un panorama molto ampio di

proposte per il mercato elettrico, lo stesso si può dire per BTicino,

che offre una gamma completa di prodotti, dagli interruttori mo-

dulari e scatolati, agli interruttori aperti da 6.300 A, con correnti

di cortocircuito fino a 100 kA, quindi adatti come potenzialità

tecnologica a coniugarsi con la nostre realizzazioni. In BTicino

abbiamo poi apprezzato molto il servizio di supporto alla pro-

gettazione, grazie al quale ci è stato possibile fornire al cliente

soluzioni personalizzate, con l’obiettivo comune di raggiungere

la migliore proposta possibile. Cercare di capire le esigenze del

cliente è sempre stato il nostro approccio, specie su progetti

così importanti e realizzati su misura. Il collegamento di questa

macchina aveva la particolarità di essere eseguito tutto con cavi

armati, sia per la riduzione dell’effetto delle mutue induttanze

dei cavi, sia soprattutto per la capacità di sopportare un cor-

tocircuito di quella entità. L’ingresso di cavi armati è dall’alto,

quindi determina la necessità di conferire un determinato grado

di protezione IP, nella fattispecie dieci cavi da 300 mm

2

per ogni

fase in parallelo. È da notare che un cavo del genere ha un peso

enorme e non è facilmente maneggiabile in quanto semi rigido”

osserva Agnes. “In ragione di questi elevati valori di corrente si

sono dovuti adottare particolari accorgimenti costruttivi in cor-

rispondenza dei punti di attraversamento degli involucri me-

tallici, al fine di contrastare la formazione di correnti indotte e

i conseguenti problemi di riscaldamento. È stato compiuto un

notevole sforzo di ricerca in questa direzione: si è impedito che

gli elementi strutturali dei telai formassero una spira chiusa; si

è ricorso all’impiego di materiali amagnetici; si è garantita la

stabilità meccanica della connessione senza compromettere il

grado IP. Data l’ampiezza dell’installazione, inoltre, per questioni

di sicurezza abbiamo scelto di gestire tutto il progetto con un

partner in grado di fornire anche i trasformatori, come BTicino:

il vantaggio dei trasformatori isolati in resina è che non hanno

perdite di olio e in questo caso sicuramente sono più indicati. Il

criterio di dimensionamento del trasformatore è guidato dallo

specifico contesto di applicazione, considerando le due condi-

zioni estreme di funzionamento corrispondenti alla situazione di

esercizio con rete di ingresso minima e massima. Al fine di garan-

tire il corretto funzionamento del trasformatore nelle due condi-

zioni suesposte, è stato necessario adottare particolari criteri di

dimensionamento del circuito avvolto e del circuito magnetico.

I trasformatori sono stati progettati tenendo conto di entrambe

le condizioni di lavoro, che variano in maniera dinamica in rela-

zione alla variazione della tensione di rete.

Dovendo dimensionare anche i circuiti ausiliari per le significa-

tive variazioni di tensione imposte, si è integrato all’interno di

ciascun quadro elettrico uno stabilizzatore di tensione Irem di

piccola taglia con la funzione di power supply per tutta la parte

di automazione del quadro. Il test preliminare della macchina è

stato eseguito in Irem attraverso un apposito banco di collaudo

in grado di erogare 8.000 A in uscita. La sezione quadri è stata

testata nello stabilimento BTicino di Tradate (Varese). Siamo sod-

disfatti di questo progetto e posso affermare che la partnership

fra Irem e BTicino ha prodotto un ottimo risultato, frutto della

massima integrazione delle offerte e delle potenzialità di pro-

dotto delle due aziende”.

BTicino -

www.bticino.it

Quadri gemelli, con carpenterie Mas4000 equipaggiati con interruttori aperti da Megabreak 6.300 A e 5.000 A nello stabilimento

BTicino di Tradate