OTTOBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 393
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nuovamente e che il difetto incida sulla
perfezione e sull’efficienza dell’im-
pianto. Non siamo ovviamente esenti
da imperfezioni, ma la strada imboccata
è quella giusta e porta al miglioramento
costante delle tecnologie, che si traduce
in miglioramento costante e aumento
dell’affidabilità dell’automazione”.
Campolattano:
“Realizzare un magaz-
zino totalmente automatizzato richiede
investimenti notevoli, che devono es-
sere commisurati al numero di posti
pallet disponibili. Frutto di un investi-
mento di 40 milioni di euro, il magazzino
principale del gruppo Rittal, il Global
Distribution Center situato ad Haiger
(Germania), rappresenta uno dei più
grandi e avanzati magazzini automatici
in tutta Europa: dotato di 21.500 posti
pallet e 25.000 posti bin, per un totale di
circa 24 km di scaffalature, è capace di
gestire ogni ordine, dal suo ingresso alla
consegna, entro 24/48 ore.
In Italia l’automazione non è totale, ma
sono comunque state introdotte delle
misure per gestire al meglio la logisti-
ca, anche con processi automatizzati.
Accanto agli strumenti gestionali già
citati, nel nostro Paese si è posto un
focus particolare sulle tematiche dell’i-
dentificazione, anche per garantire una
migliore qualità di servizio post-vendita
per quei prodotti dotati di componenti
attivi soggetti a decadimento delle pre-
stazioni al trascorrere del tempo. In que-
sti casi, rendere tracciabili i prodotti già
dall’arrivo in magazzino (se non ancora
prima, dal momento della produzione)
permette di gestire al meglio la loro per-
manenza sugli scaffali, minimizzandola,
e di gestire una diagnostica più puntua-
le ed efficace, abilitando la manutenzio-
ne predittiva”.
A.O.:
L’automazione nella logistica è sem-
pre più evidente. Ritenete che la logistica
possa essere un elemento determinante
nella Industry 4.0?
Donato:
“Un obiettivo fondamentale
di Industria 4.0 è rendere i processi pro-
duttivi snelli e flessibili. Gli obiettivi di
una ‘smart factory’ devono sicuramente
essere supportati da una supply chain
ben integrata. In tal senso, il ruolo della
logistica sarà fondamentale: le forniture
dovranno avvenire esattamente nei
tempi stabiliti e i clienti dovranno avere
una visibilità totale sullo stato dei propri
processi di ordine, per poter gestire e
utilizzare in modo efficiente le risorse e
le nuove tecnologie rese disponibili da
Industria 4.0. Già da tempo in Phoenix
Contact puntiamo a ridurre la distanza
temporale che intercorre tra un qualsi-
asi evento e l’informazione del cliente su
di esso: oggi ciò avviene tramite processi
di comunicazione ‘classici’, ma l’Internet
of Things potrà aiutare a ridurre ulterior-
mente le tempistiche di comunicazione,
per permettere reazioni più veloci a
eventi occorsi lungo la supply chain”.
Bonacina:
“La crescente complessità
della supply chain in termini di flussi in-
formativi e di materiali obbliga le aziende
operanti nel settore a riorganizzare i
processi e a innovarsi. L’introduzione di
tecnologie per la gestione di tali processi
diventa un aspetto strategico per com-
petere in un mercato globale. Pensiamo,
per esempio, al nostro Package Analytics
Software per il settore CEP: tutte le infor-
mazioni relative all’oggetto, quali codici
a barre, volume, peso, dati immagini e
video, vengono raggruppate per essere
utilizzate a scopo di analisi, valutazione
e previsione dei trend per un continuo
miglioramento delle performance pro-
duttive. Siamo convinti che il concetto
di Industry 4.0 ha e avrà sempre più un
ruolo determinante anche in ambito
logistico, spingendo le aziende a rag-
giungere un più alto grado di flessibilità
grazie all’interconnessione intelligente e
allo scambio di informazioni anche oltre
i confini di un sito produttivo, o di un sin-
golo centro di distribuzione”.
Campolattano:
“Come ribadiamo ormai
da tempo, l’avvento di Industria 4.0
porta a ripensare le tradizionali logiche
aziendali, abbracciando una visuale che
si allarga all’intera catena del valore. In
tal senso, anche la logistica viene inve-
stita in modo massiccio dall’avvento
del nuovo paradigma industriale, che
amplia il portfolio degli strumenti tec-
nologici disponibili per la sua gestione
e, al contempo, ne modifica l’impor-
tanza, innalzando il livello di prestazioni
richieste a questa funzione aziendale.
Industria 4.0 inciderà in modo signifi-
cativo sia sulla fabbrica, i cui sistemi di
produzione si evolveranno verso una
sempre maggiore digitalizzazione e fles-
sibilità e saranno sempre più adattativi,
sia sul mercato, in cui nasceranno nuovi
modelli di business, caratterizzati da un
livello sempre maggiore di personalizza-
zione e rapidità di risposta. Trovandosi
a fare da ponte tra queste due entità,
anche la logistica dovrà evolversi di
conseguenza, per garantire una sempre
migliore tracciabilità dei prodotti, pun-
tualità di servizio e capacità di comu-
nicazione con tutti gli attori dell’intera
catena del valore.
Non a caso, l’aspetto processuale più
che quello di prodotto è il cuore di Indu-
stria 4.0, che vedrà macchine, prodotti e
sistemi collegarsi lungo tutta la catena
del valore, al di là della singola impresa.
Anche nella logistica, i dati rivestiranno
un ruolo sempre più importante: sa-
ranno loro a permettere di collegare le
aziende le une alle altre ed è la loro ana-
lisi che permetterà di rendere i processi
più veloci e flessibili, per offrire servizi di
qualità superiore”.
Carnino:
“Non è semplice definire
esaurientemente Industry 4.0. Potrei
azzardare una sintesi che ho colto nelle
descrizioni di alcuni analisti, che ne par-
lano come un processo che porterà alla
produzione industriale del tutto auto-
matizzata e interconnessa. In questo
senso, la logistica è determinante se la
consideriamo la scienza dello sposta-
mento dei prodotti e dei beni. Almeno
io la considero così”.
Multi-canalità come nuova
risorsa
A.O.:
All’attività commerciale tradizio-
nale si affianca sempre più il concetto di
AO
PANORAMA