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il mercato, direttamente o tramite la no-

stra rete vendita, per orientare i nostri

servizi sempre più in direzione dei nostri

clienti. Siamo convinti dell’importanza

del servizio e vogliamo che esso rappre-

senti un elemento di differenziazione

dalla concorrenza e di valore aggiunto,

un elemento elevato qualitativamente

quanto lo è il livello tecnologico della

nostra offerta”.

Un magazzino 4.0

A.O.:

L’evoluzione delle tecnologie per

gestire i flussi di un magazzino è costante,

a conferma che quel luogo non è (più)

un semplice deposito di merci. La vostra

azienda vede nella gestione dei flussi di

materiali un futuro automatizzato? Con

quali tecnologie (di movimentazione, tra-

sporto, identificazione, comunicazione)?

Bonacina:

“La velocità con cui è neces-

sario movimentare le merci, gestendo

tutte le fasi di ingresso e uscita in modo

organizzato, ha imposto alle aziende di

dotarsi di infrastrutture con un alto li-

vello di automazione. Sick ha sviluppato,

nel corso dei suoi 70 anni di storia un

elevato numero di prodotti, che trovano

il loro principale utilizzo nel mondo della

factory automation. Negli ultimi anni ab-

biamo trasferito questa conoscenza al

mondo della logistics automation, cre-

ando anche prodotti specifici, meglio

definibili come ‘sistemi’, per rispondere

ai bisogni dei clienti. Oggi abbiamo si-

stemi come DWS - Dimensioning, Wei-

ghing, Scanning, che possono leggere

barcode presenti sui vari colli, determi-

nare il loro volume e pesarli in modo

automatico con un flusso di lavoro con-

tinuo che va da poche centinaia di pezzi/

ora fino a qualche migliaio di pezzi/ora”.

Donato:

“Siamo fermamente convinti

dell’importanza dell’automazione nella

gestione dei flussi dei materiali, tant’è

che già nel 2012 abbiamo completa-

mente rinnovato il nostro magazzino

adottando una soluzione semi-auto-

matica, in grado di garantire standard

qualitativi adeguati alla richiesta del

mercato e all’immagine aziendale. In

particolare, l’automazione adottata nel

nostro magazzino si è concretizzata da

un lato in soluzioni tecnologiche di tipo

fisico, dall’altro in un’ampia adozione

di soluzione logiche. Nel primo ambito

possiamo citare una linea di conveyo-

ring, che veicola i colli attraverso il ma-

gazzino fino all’area di spedizione, e le

rulliere, in grado di smistare automatica-

mente i singoli colli, ottimizzando i per-

corsi in base all’ubicazione dei prodotti

da prelevare. Tutto ciò viene completato

e abilitato da un utilizzo pervasivo di

tecnologie per l’identificazione tramite

barcode, che, insieme a un sistema di

tracciatura degli spostamenti dei colli

all’interno del magazzino gestito tra-

mite terminali RF, permette tanto la mo-

vimentazione automatica dei materiali,

quanto la costante disponibilità di infor-

mazioni realtime sullo stato di avanza-

mento degli ordini.

Una cosa di cui siamo ulteriormente or-

gogliosi è il fatto di avere utilizzato pro-

dotti Phoenix Contact per l’automazione

di campo del centro logistico. Sfruttando

al massimo le loro caratteristiche e capa-

cità siamo riusciti a creare un magazzino

semi-automatizzato, caratterizzato an-

cora oggi da un’estrema efficienza, an-

che dopo oltre quattro anni. Ovviamen-

te questo non ci pone in una situazione

di stasi: siamo costantemente all’erta

per verificare che i nostri standard siano

adeguati alle richieste ed essere pronti a

intervenire qualora questo si renda ne-

cessario per garantire il mantenimento

di un’elevata qualità di servizio”.

Carnino:

“Siamo certi di essere una

parte del mondo dell’automazione. Per

le nostre competenze non possiamo im-

maginare un futuro fatto solo di robot:

l’automazione è movimento program-

mato, fluido, in grado di contribuire alla

redditività di un progetto o un impianto

attraverso l’impiego e l’applicazione di

tecnologie. Il progresso è costante nel

mondo industriale e tende a proporre

sistemi sempre più precisi, controlla-

bili centralmente, che dialogano tra di

loro. Questo è il mondo industriale per il

quale Interroll cerca di proporre la com-

ponentistica adatta. Un sistema deve

perseguire l’efficienza, che deve essere

data dal layout e al contempo dall’effi-

cienza delle sue parti. Interroll persegue

la strategia ‘zero difetti’, che ha avuto

inizio con la consapevolezza che i di-

fetti sono la prima fonte di modifiche

e di miglioramenti. Partendo da questo

presupposto, la strategia zero difetti si

basa sulla correzione degli errori emersi

in passato, ma soprattutto sullo sviluppo

di misure preventive, che consentano di

evitare che gli errori siano commessi

OTTOBRE 2016

AUTOMAZIONE OGGI 393