SETTEMBRE 2016
AUTOMAZIONE OGGI 392
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mentazione richieda una certa gerarchia. Internet è la dorsale
ideale per il trasferimento dei dati di massa, però non è adatta
per il controllo in tempo reale a causa dell’eccessiva latenza dei
suoi protocolli.
In altre parole, in una casa connessa tutti gli apparecchi possono
essere collegati e controllati mediante una rete locale, ma pos-
sono anche essere accessibili tramite Internet. Sarebbe possibile,
ma poco pratico, utilizzare Internet per controllare i dispositivi a
livello locale (ad esempio servirebbero diversi secondi per spe-
gnere una luce o cambiare canale). Per questo sta prendendo
slancio il concetto di ‘avatar dei dispositivi’ secondo il quale a ogni
dispositivo corrisponde una sua versione virtuale su cloud. A li-
vello locale i dispositivi sono controllati direttamente da una LAN
(Local Area Network), mentre il controllo a distanza arriverebbe
da Internet; qui gli avatar ricevono le istruzioni per i cambiamenti
che, in seguito, verrebbero trasmessi alle rispettive controparti
reali. Questo doppio lavoro potrebbe sembrare inutile, però ri-
solve il problema dei limiti dovuti all’utilizzo di una rete non de-
terministica per il controllo locale dei dispositivi. Nell’ambiente
industriale alla sfida si accompagna la necessità di un controllo
‘hard real-time’ che preveda la trasmissione/ricezione di piccoli
pacchetti di dati tra dispositivi. In questo caso il requisito di fondo
è che i pacchetti arrivino a destinazione in un determinato pe-
Migrazione
da m2m a IIoT
Simon Duggleby
È
difficile parlare di dispositivi connessi senza fare rife-
rimento all’Internet of Things (IoT). Eppure i disposi-
tivi utilizzati in ambito industriale comunicavano già
molto prima della sua creazione. L’evoluzione di que-
sta tendenza fu accompagnata dall’avvento dell’m2m
(machine-to-machine). I primi semplici scambi point-to-point vis-
sero una rapida evoluzione, avvicinando la fabbrica al back office
mediante una rete comune. Questo fenomeno è ora conosciuto
come Industry 4.0. Oggi invece, che gli impianti sono accessibili
sempre e da qualsiasi luogo, ha preso piede il termine Industrial
IoT (IIoT). Questa evoluzione naturale non è solo la dimostrazione
della crescita esponenziale dei metodi di raccolta e trasferimento
dati, ma anche del modo in cui l’IIoT offre sistemi di controllo che
avranno lo stesso destino. La creazione dell’IIoT dipende molto
dalle comunicazioni a diversi livelli. Molti requisiti di fondo sono
già stati realizzati, altri invece sono ancora in fase embrionale. Dal
punto di vista della progettazione, riunire tutta questa intercon-
nessione in un fattore di forma solido e accessibile è proprio il tipo
di sfida in grado di stimolare gli sviluppatori.
Requisiti di ampia portata
Essendo un’iniziativa intersettoriale, l’IoT viene in genere affron-
tato sotto diversi punti di vista, ma è evidente che la sua imple-
La richiesta di protocolli industriali per il collegamento in rete dei sistemi
di automazione è in continua crescita
AO
S P E C I
A L E
Foto tratta da www.freerangestock.com