GIUGNO-LUGLIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 391
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ditoriale al fine di far conoscere le caratteristiche fondamentali
di Industria 4.0 e i principali abilitatori tecnologici, oltre che per
sfruttare la presenza di alcune best practice che evidenzino le
opportunità offerte dalla trasformazione digitale sullo sviluppo
del business. Tale azione pur essendo fondamentale non è suffi-
ciente se non è accompagnata da una serie di misure, alcune più
generali di politica industriale e altre più specifiche, per far sì che
il sistema industriale del Paese riesca a portare avanti un modello
di sviluppo incentrato sull’innovazione e sulla conoscenza. Indu-
stria 4.0 oggi non può prescindere da un investimento forte sui
temi della ricerca e innovazione. Per questo è necessario interve-
nire sin da subito a sostegno della
domanda di innovazione delle im-
prese prorogando le attuali misure
di incentivazione e detassazione
per stimolare gli investimenti delle
imprese. Per alimentare una trasfor-
mazione costante del tessuto indu-
striale verso modelli di Industria 4.0,
occorre supplire alle difficoltà che le
PMI, incontrano nel sostenere inve-
stimenti in innovazione, così come
nell’individuare i soggetti pubblici
o privati cui far riferimento per sod-
disfare la propria domanda di inno-
vazione tecnologica e digitale. È fondamentale pertanto agire sul
fronte del trasferimento della conoscenza, dando vita sul territorio
a Digital Innovation Hub, dove le imprese possano scambiarsi tec-
nologie e business service digitali e cominciare a sviluppare nuove
soluzioni e modelli di business, nonché individuare le competenze
e le tecnologie da acquisire in tutte le fasi della creazione del va-
lore. Occorre investire anche nel capitale umano puntando sulla
competenza e la tecnica di figure professionali e manageriali for-
mate, autonome e responsabili, che siano in grado di rafforzare la
competitività delle imprese italiane. Ciò, potrà essere possibile sti-
molando la formazione digitale delle figure dirigenziali in azienda,
nonché inserendo nel contesto aziendale soggetti come i ‘digital
enabler’ in grado di diffondere le conoscenze e competenze digi-
tali necessarie.
Dalmazzoni:
Trasformare un’impresa in una Industria 4.0 richiede
un intervento di tipo tecnologico accompagnato dalla capacità di
ripensare l’organizzazione e le competenze, per essere pronti a
cogliere tutte le opportunità che nascono dall’integrazione delle
tecnologie digitali negli am-
bienti industriali. Dal punto di
vista tecnologico, il passaggio
verso l’Industria 4.0 deve es-
sere progettato e realizzato per
gradi in funzione delle caratte-
ristiche specifiche dell’impresa,
dei suoi obiettivi, del grado di
digitalizzazione del mercato
cui si rivolge. Non esiste una ri-
cetta univoca, anche se il punto
di partenza comune deve es-
sere sempre l’analisi dei propri
asset e delle infrastrutture tec-
nologiche già presenti, al fine
di immaginare un percorso
evolutivo ma non limitante, che consenta di preservare gli inve-
stimenti fatti. Detto questo, non serve a niente disseminare una
‘fabbrica intelligente’ di sensori se non si comprende che la reale
posta in gioco è la capacità di integrare, raccogliere, analizzare e
sfruttare i dati che essi consentono di ottenere in modo puntuale
e in tempo reale dagli asset, dai processi, dai servizi ad essi asso-
ciati. E si deve avere anche la capacità interpretativa necessaria
Giuseppe Biffi,
Siemens Italia
Sophie Borgne,
Schneider Electric
Giuseppe D’Amelio,
Canon Italia
Paolo Carnovale,
RS Components
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