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TAVOLA ROTONDA

AO

GIUGNO-LUGLIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 391

92

Dassault Systèmes

( www.3ds.com/it/ )

, Cristian Randieri, president

& CEO di Intellisystem Technologies

( www.intellisystem.it

), Mi-

chele Dalmazzoni, collaboration & business outcome leader Cisco

Italia (

www.cisco.com/c/it_it

), Giuseppe Biffi, Simatic PLC group

manager di Siemens Italia (

www.siemens.it

), Diego Tamburini,

manufacturing industry strategist di Autodesk (

www.autodesk.

it

), Ezio Fregnan, Comau HR training manager

( www.comau.com )

,

Giuseppe D’Amelio, IM Solutions & Services director - Information

& imaging Solutions di Canon Italia

( www.canon.it )

, Paolo Carno-

vale, head of product marketing industrial di RS Components (

it.

rs-online.com

), Sophie Borgne, marketing director - Industry di

Schneider Electric (

www.schneider-electric.it )

.

Automazione Oggi:

Quali sono le professioni più ‘a rischio’ in tema

Smart Manufacturing sulle quali intervenire sin da ora attraverso

azioni di riprofessionalizzazione?

Alberto Muritano:

La quarta rivoluzione industriale è stato uno

dei temi più discussi dell’ultimo World Economic Forum di Davos,

durante il quale era stata presentata una ricerca che ipotizzava

la perdita di circa 5 milioni di posti di lavoro nel mondo a causa

del progresso tecnologico. Come molti esperti hanno poi com-

mentato, quello della tecnologia che ruba il lavoro è un luogo co-

mune, che già altre volte è stato sfatato nella storia dell’industria

moderna. È vero che la progressiva automatizzazione della produ-

zione e l’avvento di sistemi quali la stampa 3D, l’Internet of Things

o i dispositivi wearable faranno diminuire la necessità di mano-

dopera a bassa specializzazione: avremo più robot in catena di

montaggio o in magazzino, con automi sempre più sofisticati che

potranno svolgere qualsiasi compito possa essere standardizzato.

È però altrettanto vero che l’innovazione digitale rappresenta la

chiave per rendere le imprese più competitive e, nel medio-lungo

termine, far crescere il business e l’indotto, creando anche nuovi

posti di lavoro. Occorre dunque riflettere sull’obsolescenza delle

mansioni più ripetitive e anticipare il cambiamento favorendo la

diffusione delle competenze richieste dalle professioni del futuro,

sempre più orientate alle tecnologie digitali.

Francesco Tieghi:

La manutenzione degli impianti è probabil-

mente uno dei settori che avvertirà maggiormente l’impatto delle

nuove tecnologie: la sempre crescente possibilità di relazionarsi

con un centro remoto sta creando possibilità di risparmio ma con-

temporaneamente sta modificando la figura del manutentore (o

comunque le tipologie dei contratti di assistenza). Se fino a qual-

che anno fa il collegamento da remoto di un’applicazione era il

massimo dell’interazione possibile, a oggi le nuove tecnologie

indossabili stanno cambiando procedure e modalità d’intervento.

Poter vedere in realtime ciò che ha l’operatore davanti a sé, po-

tendo restituire ogni genere di file (o flusso video, o condivisione

dello schermo) in trasparenza attraverso gli smartglass, permette

al manutentore di guidare da remoto anche una persona non

dotata di particolari competenze. La possibilità di inviare su uno

smartwatch o smartphone un allarme al tecnico reperibile di turno

e verificarne la presa in carico riduce drasticamente i tempi di in-

tervento. Se poi pensiamo all’ambito dell’efficienza energetica, le

possibilità di miglioramento sono forse ancora maggiori e già ben

evidenziate da chi si è mostrato pioniere in questo settore.

Guido Porro:

Smart Manufacturing e Industry 4.0 sono temi

‘generalisti’. Se prendiamo un angolo di discussione più speci-

fico, scopriamo che la rivoluzione dei Big Data e i miglioramenti

negli algoritmi di machine learning sono dei driver formidabili

di rimpiazzo di occupazione di forza lavoro non tecnologica, in-

cludendo task che fino a qualche tempo fa venivano considerati

tipicamente ‘umani’ come guidare un’auto o decifrare la scrittura

manuale. Un altro esempio specifico è relativo alle tecnologie di

3D Printing che incoraggiano le aziende a rivedere le loro scelte

di localizzazione industriale, consentendo loro di riportare parte

della produzione vicina agli headquarter europei e americani. Si

parla quindi di deindustrializzazione prematura in alcuni paesi in

via di sviluppo o aree con vocazione da first o second tier. Device

connessi, usi avanzati delle interfacce di connessioni tra oggetti,

sensoristica meno costosa e migliore sono ulteriori driver della

rivoluzione dei Big Data. Per esempio, sensori impiantabili, come

i sistemi per la misurazione della pressione arteriosa, riducono

significativamente le necessità di ospedalizzazione dei malati di

cuore. Questi device si basano su sofisticati protocolli di comuni-

cazione machine-to-machine che riducono fortemente l’apporto

di operatori, pur garantendo ottime funzionalità di identifica-

zione dei segnali di pericolosità.

Quello che osserviamo è una

sorta di polarizzazione del mer-

cato, sia in termini di imprese

sia in termini di skill individuali.

La differenza in termini di pro-

duttività si fa sempre duale: le

aziende guida diventano sem-

pre più produttive e quelle ar-

retrate rimangono sempre più

indietro, incapaci di aggiornarsi

e competere. Vediamo lo stesso

fenomeno a livello individuale.

Cristian Randieri:

Sul fronte

occupazionale, lo sviluppo dello Smart Manufacturing avrà sicu-

ramente effetti nell’immediato sui livelli occupazionali, per via di

una naturale e progressiva sostituzione dell’uomo da parte delle

macchine nello svolgimento di diverse mansioni. In quest’ottica,

a mio avviso è necessario fare delle considerazioni preliminari

per ridimensionare i timori così tanto diffusi tra gli addetti del

settore. Storicamente è noto che con le precedenti rivoluzioni

industriali sono diventati obsoleti molte professioni e mestieri,

parallelamente sono anche nate molte nuove figure professio-

nali e tecniche, capaci di rispondere alle nuove esigenze delle

imprese. Va evidenziato inoltre che qualsiasi tentativo che cerchi

Francesco Tieghi,

ServiTecno

Alberto Muritano,

Posytron

Cristian Randieri,

Intellisystem Technologies