MAGGIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 390
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AO
PANORAMA
obiettivo di Mitsubishi sia quello di fornire
prodotti di alta qualità, che garantiscano la
massima affidabilità riducendo al minimo
i possibili interventi di manutenzione, l’a-
zienda è consapevole degli enormi van-
taggi che l’industria nel suo complesso
potrà ricavare dai più recenti sviluppi in
termini di IoT e Big Data, per abilitare una
manutenzione predittiva particolarmente
efficace. L’IoT permette di gestire solu-
zioni di acquisizione e gestione dei dati
particolarmente performanti, mentre il
fenomeno dei Big Data, ovvero l’aumento
esponenziale dei dati disponibili, permette
di definire in modo estremamente preciso
i processi e le performance dei sistemi fino
ai minimi dettagli, ottimizzando le attività
di gestione e manutenzione preventiva.
Ovviamente, operare con una raccolta
di dati così grande e complessa richiede
strumenti con caratteristiche più evolute
rispetto a quelle tradizionali”.
Vercesi:
“Diverse inchieste hanno rivelato
che gli esercenti degli impianti nel settore
packaging ritengono, come leva determi-
nante per un aumento di produttività, una
maggiore disponibilità e minori tempi di
inattività. Questi ultimi dipendono spesso
da una manutenzione non ottimale e, ciò
nonostante, i costi di manutenzione inci-
dono notevolmente sui costi complessivi
di lifecycle. Strategie di manutenzione
intelligenti possono contribuire in modo
significativo all’aumento della produtti-
vità. La manutenzione diventa pianifica-
bile: non reagisce solo al verificarsi di un
errore, ma consente di attuare già in an-
ticipo contromisure adatte a impedire gli
errori. Queste possono essere pianificate
a livello temporale sfruttando al massimo
le risorse disponibili. Strategie di manu-
tenzione innovative offrono due vantaggi
essenziali: la sicurezza della pianificazione
e l’impiego mirato di mezzi, che riducono
i costi di manutenzione diretti. Contem-
poraneamente, aumenta la disponibilità
dell’impianto. Ciò significa che anche i
costi conseguenti ai guasti, come man-
canza di qualità o perdita d’immagine,
risultano ridotti. Totally Integrated Auto-
mation supporta strategie di manuten-
zione intelligenti: è possibile, per esempio,
rappresentare in modo uniforme e tra-
sparente le informazioni rilevanti per la
manutenzione di tutti i componenti di
automazione e offrire importanti criteri
decisionali al personale di manutenzione”.
A.O.:
Quali linee guida ritenete importanti
per la sicurezza macchine nel settore del
packaging?
Giulianetti:
“Quando lavoriamo con
gli OEM nel settore packaging notiamo
come il modo di affrontare la sicurezza
delle macchine e degli operatori stia di-
ventando più sofisticato: al posto delle
tradizionali soluzioni cablate si cercano
soluzioni integrate nel concetto di au-
tomazione, con controllori dedicati alla
sicurezza. Si aggiungono funzionalità di
sicurezza sempre più estese affiancando
alle funzionalità base, come STO, funzio-
nalità SLS e SOS, certificate e controllate
sia nella parte di azionamento sia nella
parte di motore. Dal nostro punto di vista
seguire questa direzione è fondamentale
per offrire al mercato macchine che fac-
ciano la differenza, soprattutto per le ap-
plicazioni in ambiti complessi”.
Gherbezza:
“È inutile affermare che la si-
curezza delle macchine e degli operatori
sia di vitale importanza. Tutti lo sanno e
tutti cercano di ridurre il rischio di inci-
denti agli operatori e di rotture al macchi-
nario. Affrontare questo argomento oggi
significa parlare di Advance Safety e Safety
On Bus. Lo STO (Safe Torque Off), che ga-
rantisce il non comando in potenza degli
organi in movimento, non basta più. Oggi
è necessario garantire che la velocità di ro-
tazione non superi determinati livelli, op-
pure che la rotazione sia certa in una sola
direzione, piuttosto che il posizionamento
sia garantito all’interno di una determinata
tolleranza, oppure che il moto avvenga
all’interno di una ben definita fascia spa-
zio/temporale. Tutte queste funzioni ven-
gono riassunte nel contesto di Advance
Safety, dove le macchine packaging non
sono di certo esentate. La Advance Safety
oggi però non basta: il mercato si sta evol-
vendo e sta chiedendo una razionalizza-
zione della gestione delle sicurezze. Da
funzioni realizzate mediante dispositivi
cablati, il mercato sta evolvendo verso
una più efficiente soluzione basata su
Safety On Bus, ovvero sulle informazioni
di sicurezza gestite e concentrate su un
bus di comunicazione. Meglio ancora se
questo bus è il medesimo che gestisce il
motion control: in questo modo si ridu-
cono i cablaggi e la sicurezza si sviluppa
e si gestisce nello stesso ambiente che il
programmatore utilizza per programmare
il moto o l’interfaccia operatore”.
Porta:
“La sicurezza macchine è fonda-
mentale nel settore del packaging, per
salvaguardare tanto la salute degli ope-
ratori, quanto la produttività aziendale.
Tutti i prodotti Rittal sono dotati della più
ampia gamma di certificazioni e omolo-
gazioni possibili, ivi incluse quelle legate
alle normative che regolamentano la
safety, pur essendo queste ultime più fo-
calizzate nel definire requisiti e standard
per i componenti attivi presenti nelle
linee di lavorazione”.
Ghigliotti:
“Stiamo lavorando su nuove
soluzioni che prevedono l’utilizzo di diffe-
renti tecnologie per realizzare applicazioni
di sicurezza per macchine flessibili. È il caso
dei laser scanner di sicurezza, serie di punta
per il monitoraggio di aree pericolose si-
multanee di macchinari e sistemi, anche in
movimento. A breve poi verrà presentata
una soluzione di protezione per macchine
cartonatrici che combina smart sensor e
centraline di sicurezza programmabili”.
Vercesi:
“Quando si parla di produttività
ed efficienza, non si può trascurare un
altro aspetto cruciale quale la sicurezza. Il
settore del packaging è sicuramente uno
dei più attenti alla tematica e richiede
soluzioni sempre più all’avanguardia e
integrate. Un esempio è rappresentato da
funzioni di sicurezza integrate nei drive
che consentono di gestire in maniera
Costantino Ghigliotti, Sick