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MAGGIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 390

42

AO

PANORAMA

obiettivo di Mitsubishi sia quello di fornire

prodotti di alta qualità, che garantiscano la

massima affidabilità riducendo al minimo

i possibili interventi di manutenzione, l’a-

zienda è consapevole degli enormi van-

taggi che l’industria nel suo complesso

potrà ricavare dai più recenti sviluppi in

termini di IoT e Big Data, per abilitare una

manutenzione predittiva particolarmente

efficace. L’IoT permette di gestire solu-

zioni di acquisizione e gestione dei dati

particolarmente performanti, mentre il

fenomeno dei Big Data, ovvero l’aumento

esponenziale dei dati disponibili, permette

di definire in modo estremamente preciso

i processi e le performance dei sistemi fino

ai minimi dettagli, ottimizzando le attività

di gestione e manutenzione preventiva.

Ovviamente, operare con una raccolta

di dati così grande e complessa richiede

strumenti con caratteristiche più evolute

rispetto a quelle tradizionali”.

Vercesi:

“Diverse inchieste hanno rivelato

che gli esercenti degli impianti nel settore

packaging ritengono, come leva determi-

nante per un aumento di produttività, una

maggiore disponibilità e minori tempi di

inattività. Questi ultimi dipendono spesso

da una manutenzione non ottimale e, ciò

nonostante, i costi di manutenzione inci-

dono notevolmente sui costi complessivi

di lifecycle. Strategie di manutenzione

intelligenti possono contribuire in modo

significativo all’aumento della produtti-

vità. La manutenzione diventa pianifica-

bile: non reagisce solo al verificarsi di un

errore, ma consente di attuare già in an-

ticipo contromisure adatte a impedire gli

errori. Queste possono essere pianificate

a livello temporale sfruttando al massimo

le risorse disponibili. Strategie di manu-

tenzione innovative offrono due vantaggi

essenziali: la sicurezza della pianificazione

e l’impiego mirato di mezzi, che riducono

i costi di manutenzione diretti. Contem-

poraneamente, aumenta la disponibilità

dell’impianto. Ciò significa che anche i

costi conseguenti ai guasti, come man-

canza di qualità o perdita d’immagine,

risultano ridotti. Totally Integrated Auto-

mation supporta strategie di manuten-

zione intelligenti: è possibile, per esempio,

rappresentare in modo uniforme e tra-

sparente le informazioni rilevanti per la

manutenzione di tutti i componenti di

automazione e offrire importanti criteri

decisionali al personale di manutenzione”.

A.O.:

Quali linee guida ritenete importanti

per la sicurezza macchine nel settore del

packaging?

Giulianetti:

“Quando lavoriamo con

gli OEM nel settore packaging notiamo

come il modo di affrontare la sicurezza

delle macchine e degli operatori stia di-

ventando più sofisticato: al posto delle

tradizionali soluzioni cablate si cercano

soluzioni integrate nel concetto di au-

tomazione, con controllori dedicati alla

sicurezza. Si aggiungono funzionalità di

sicurezza sempre più estese affiancando

alle funzionalità base, come STO, funzio-

nalità SLS e SOS, certificate e controllate

sia nella parte di azionamento sia nella

parte di motore. Dal nostro punto di vista

seguire questa direzione è fondamentale

per offrire al mercato macchine che fac-

ciano la differenza, soprattutto per le ap-

plicazioni in ambiti complessi”.

Gherbezza:

“È inutile affermare che la si-

curezza delle macchine e degli operatori

sia di vitale importanza. Tutti lo sanno e

tutti cercano di ridurre il rischio di inci-

denti agli operatori e di rotture al macchi-

nario. Affrontare questo argomento oggi

significa parlare di Advance Safety e Safety

On Bus. Lo STO (Safe Torque Off), che ga-

rantisce il non comando in potenza degli

organi in movimento, non basta più. Oggi

è necessario garantire che la velocità di ro-

tazione non superi determinati livelli, op-

pure che la rotazione sia certa in una sola

direzione, piuttosto che il posizionamento

sia garantito all’interno di una determinata

tolleranza, oppure che il moto avvenga

all’interno di una ben definita fascia spa-

zio/temporale. Tutte queste funzioni ven-

gono riassunte nel contesto di Advance

Safety, dove le macchine packaging non

sono di certo esentate. La Advance Safety

oggi però non basta: il mercato si sta evol-

vendo e sta chiedendo una razionalizza-

zione della gestione delle sicurezze. Da

funzioni realizzate mediante dispositivi

cablati, il mercato sta evolvendo verso

una più efficiente soluzione basata su

Safety On Bus, ovvero sulle informazioni

di sicurezza gestite e concentrate su un

bus di comunicazione. Meglio ancora se

questo bus è il medesimo che gestisce il

motion control: in questo modo si ridu-

cono i cablaggi e la sicurezza si sviluppa

e si gestisce nello stesso ambiente che il

programmatore utilizza per programmare

il moto o l’interfaccia operatore”.

Porta:

“La sicurezza macchine è fonda-

mentale nel settore del packaging, per

salvaguardare tanto la salute degli ope-

ratori, quanto la produttività aziendale.

Tutti i prodotti Rittal sono dotati della più

ampia gamma di certificazioni e omolo-

gazioni possibili, ivi incluse quelle legate

alle normative che regolamentano la

safety, pur essendo queste ultime più fo-

calizzate nel definire requisiti e standard

per i componenti attivi presenti nelle

linee di lavorazione”.

Ghigliotti:

“Stiamo lavorando su nuove

soluzioni che prevedono l’utilizzo di diffe-

renti tecnologie per realizzare applicazioni

di sicurezza per macchine flessibili. È il caso

dei laser scanner di sicurezza, serie di punta

per il monitoraggio di aree pericolose si-

multanee di macchinari e sistemi, anche in

movimento. A breve poi verrà presentata

una soluzione di protezione per macchine

cartonatrici che combina smart sensor e

centraline di sicurezza programmabili”.

Vercesi:

“Quando si parla di produttività

ed efficienza, non si può trascurare un

altro aspetto cruciale quale la sicurezza. Il

settore del packaging è sicuramente uno

dei più attenti alla tematica e richiede

soluzioni sempre più all’avanguardia e

integrate. Un esempio è rappresentato da

funzioni di sicurezza integrate nei drive

che consentono di gestire in maniera

Costantino Ghigliotti, Sick