MAGGIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 390
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AO
PANORAMA
ventare l’IIoT una realtà. Da non sottovalu-
tare, infine, l’integrazione e le opportunità
delle soluzioni cloud, che permettono di
interagire con le macchine e gli impianti a
livello worldwide inmaniera facile ed eco-
nomica: anche in ambito industriale l’IoT è
alla portata di tutti”.
Giulianetti:
“L’IoT è il tema oggi di mag-
giore attualità, il concetto che per primo
viene in mente quando si parla di Industria
4.0. Siamo inuna fase di avvicinamento, ma
non vi è dubbio che le macchine e i com-
ponenti che le costituiscono saranno sem-
pre più interconnesse, non solo a livello di
linea, ma anche tra impianti. Questo aprirà
scenari complessi, legati soprattutto alla
capacità di gestire la mole di informazioni
che potrà essere generata dall’interconnes-
sione di tutti questi elementi, selezionando
gli smart data, le informazioni realmente
utili, dai Big Data. Questo significa dotarsi
di soluzioni cloud, di analytics e più in ge-
nerale di software in grado di elaborare
tutte le informazioni e suggerire azioni di
ottimizzazione e intervento sul campo”.
Vercesi:
“L’interazione tra hardware, soft-
ware e servizi lungo l’intera catena del
valore industriale sarà un focus, in parti-
colare nel settore del packaging. Saranno
quattro i pilastri necessari per la trasforma-
zione digitale dei processi industriali per la
‘digital enterprise’: software, soluzioni di
comunicazione, concept e soluzioni per
la sicurezza e servizi digitali. Per il primo
elemento, Siemens propone un sistema
multi-carrier per macchine confezionatrici
e riempitrici sviluppato in collaborazione
con Festo. La simulazione e la progetta-
zione con il portale TIA (Totally Integra-
ted Automation) permette di sviluppare
applicazioni di trasporto altamente fles-
sibili, consentendo la massima persona-
lizzazione dei lotti. Collegati al cloud, tutti
i dati di produzione generati da questa
macchina possono essere tracciati e mo-
nitorati dal vivo durante il funzionamento.
Si tratta di un esempio rappresentativo di
digitalizzazione nella costruzione di mac-
chine per il packaging, dalla fase di pro-
gettazione fino alla gestione operativa”.
A.O.:
Quello dell’efficienza energetica è
secondo voi ancora un argomento di at-
tualità? Come si può applicarlo alle linee di
packaging?
Giulianetti:
“L’efficienza energetica è un
argomento che resta sempre di attualità
e costituisce un elemento importante
dell’offerta degli OEM, tradizionalmente
affrontato a livello di componenti adot-
tando, per esempio, soluzioni di aziona-
mento modulari o raffreddati a liquido
e multimetri per la misura dei consumi
energetici. Il passo successivo per otte-
nere maggiore efficienza è lavorare per
consentire la gestione complessiva dei
carichi: questo è possibile con applicativi
software innovativi che sono in grado di
monitorare e gestire sugli Scada di linea i
consumi, per esempio ottimizzando le fasi
di produzione e di stand by”.
Gherbezza:
“Di efficienza energetica
si parla da tempo in quasi tutti i campi
dell’automazione ed è un aspetto che sta
assumendo un ruolo di importanza pa-
ragonabile a quella dell’aumento di pro-
duttività delle macchine. Inizialmente il
risparmio energetico era concentrato sulla
regolazione a velocità variabile dei motori:
un motore regolato da inverter rispetto al
medesimo connesso direttamente alla
rete produce un risparmio di potenza di-
rettamente proporzionale alla riduzione
di velocità di rotazione del motore. Molto
più spesso di un tempo, il progettista oggi
si focalizza sulla sostituzione di movimenti
pneumatici con equivalenti movimenti
elettrici, che offrono, oltre a una mag-
giore flessibilità e controllabilità del moto,
anche un importante contributo nella
direzione del risparmio energetico: basti
pensare alla situazione in cui un cilindro,
che deve rimanere in posizione, non ha
alcun consumo energetico se regolato da
un asse elettrico contrariamente al cilindro
pneumatico, che deve necessariamente ri-
manere in pressione. In questa direzione
Parker Hannifin offre molteplici soluzioni
elettromeccaniche perfettamente inter-
cambiabili meccanicamente con le attuali
soluzioni pneumatiche”.
Porta:
“Per aumentare le performance dei
sistemi e ridurre i loro ingombri, il trend
di mercato vede un progressivo aumento
della potenza e della compattezza dei
componenti. Come effetto collaterale,
tuttavia, l’aumento della densità dei com-
ponenti elettronici porta a un notevole in-
cremento del calore dissipato dai sistemi,
che obbliga i produttori ad affrontare serie
problematiche di sovraccarico termico, in
grado di mettere a repentaglio la corretta
funzionalità di macchine e linee. Per ri-
spondere a questo problema e contenere
al contempo i relativi costi energetici si
rendono necessari sistemi di gestione del
clima sempre più evoluti e intelligenti,
come Blue e+, l’innovativo sistema di cli-
matizzazione recentemente sviluppato da
Rittal. Questi condizionatori introducono
per la prima volta nei sistemi di raffred-
damento della quadristica una tecnologia
ibrida innovativa, che opera insieme a un
sistema condizionatore-compressore ab-
binato a un heat-pipe (condotto termico)
in grado di fornire un sistema di raffredda-
mento passivo. Il compressore, anch’esso
particolarmente efficiente grazie all’ado-
zione di una tecnologia a inverter, che
consente di regolare il funzionamento in
base alle reali condizioni ambientali, entra
in funzione solo quando il raffreddamento
passivo non è sufficiente. Grazie a queste
specifiche, una unità Blue e+ permette di
ottenere risparmi energetici anche del 75%
rispetto alle soluzioni precedenti. Inoltre, il
prodotto è stato progettato per assicurare
la compatibilità di utilizzo nelle diverse
aree geografiche: tutte le unità, grazie al
sistemamultitensione brevettato, possono
essere collegate a tutte le reti elettriche”.
Vercesi:
“Per l’efficienza energetica Sie-
mens ha una proposta completa, che va
dalla fase di analisi, passando a quella
di controllo e gestione. Un portfolio
specifico che spazia dai motori ad alta
efficienza, ai drive rigenerativi e con bi-
lanciamento energetico via bus DC, ai
multimetri per la misura della potenza
assorbita e rigenerata e a una serie di sof-
tware specifici, sia a livello controller sia
Scada, per il monitoraggio, la reportistica
e la gestione dei carichi”.
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Foto: www.pixabay.com
Gianpaolo Vercesi, Siemens Italia