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MAGGIO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 390

40

AO

PANORAMA

A.O.:

Manutenzione predittiva sulle mac-

chine: quali implementazioni future ci sa-

ranno tramite l’automazione?

Marco Spessi

, Industrial Networking ma-

nager di

EFA Automazione

( www.efa.it )

:

“La forte evoluzione delle tecnologie le-

gate al processo, che è diventato sempre

più esigente e veloce, ha costretto i co-

struttori di macchine ad affrontare nuove

problematiche legate alla manutenzione

preventiva, diagnostica predittiva e intero-

perabilità tra le varie macchine, in quanto

molte volte le linee di packaging sono co-

stituite da macchine di diversi costruttori.

L’ottimizzazione dei processi produttivi è

un risultato strettamente correlato al livello

di efficientamento raggiungibile dalla linea

di confezionamento, il che si traduce in az-

zeramento dei tempi di fermo macchina,

analisi dei dati relativi alla produzione per

individuare eventuali debolezze o criticità,

controllo 24/7 delle attività degli impianti.

Le soluzioni da noi proposte permettono

al costruttore di macchine un controllo

completo dell’impianto da remoto grazie

ad architetture semplici ed efficaci, che si

compongono di router e accesso da re-

moto tramite servizio cloud sicuro di con-

nettività industriale. L’automazione può

fare la differenza nella manutenzione pre-

dittiva quando consente di effettuare atti-

vità di teleassistenza per un accesso veloce

e sicuro alla rete di automazione dellamac-

china, di diagnostica predittiva grazie alla

gestione degli allarmi e di manutenzione

preventiva con le funzionalità di storico

dati e schedulazione. Senza dimenticare

la necessità di fare interagire le varie mac-

chine presenti nell’impianto, facilitando lo

scambio dati tra PLC presenti su macchine

di diversi costruttori”.

Porta:

“In ambito automazione lo svi-

luppo di nuove tecnologie smart ha

permesso agli operatori di avere un im-

portante supporto per tutte le attività di

lavorazione, incluso un forte sviluppo di

strumenti di diagnostica dei componenti

e dei cicli produttivi, capaci di fornire in

modo puntuale una visione sullo stato

dei sistemi. Grazie a essi, si è consolidata

la tendenza verso una gestione sempre

più mirata e continuativa delle soluzioni,

capace di minimizzare lo stress dei com-

ponenti, allungare la loro vita d’esercizio e

programmare le attività di manutenzione

in modo preciso, per ridurre al minimo i

tempi di fermo della lavorazione.

Gherbezza:

“La manutenzione program-

mata non è ormai adeguata alle condi-

zioni di funzionamento delle macchine,

che sono spinte sempre di più a operare al

limite delle loro capacità. Con lamanuten-

zione programmata si rischia di intervenire

sugli organi di trasmissione con troppo

anticipo, oppure troppo tardi. Nel primo

caso si va incontro a costi inutili, nel se-

condo a fermi macchina e a costi inattesi.

La manutenzione predittiva è certamente

una soluzione: sapere preventivamente

quante ore di funzionamento rimangono

a un cuscinetto, piuttosto che a unmotore

o a un riduttore, consente di pianificare il

fermo macchina e l’approvvigionamento

dei materiali, che troppo spesso non sono

disponibili presso il magazzino dell’uti-

lizzatore della macchina. Ecco allora che

l’adozione di sensori addizionali, oppor-

tunamente gestiti, consente di ricavare

informazioni sulla vita residua dei compo-

nenti. A questo proposito, Parker Hannifin

ha sviluppato una serie di sensori in grado

di misurare lo stato di usura degli organi

in rotazione, per fornire un dato sulla vita

residua del dispositivo. Un’altra serie di

trasduttori è in grado di comunicare via

wireless e di trasmettere pressione, umi-

dità e temperatura. Con la tecnologia DSL

integrata in una nuova serie di aziona-

menti emotori, è inoltre possibilemonito-

rare il numero di giri effettuati dal motore,

piuttosto che le ore di funzionamento del

motore o dell’azionamento, al fine di infor-

mare preventivamente l’utilizzatore sulla

necessità di lubrificare gli attuatori o fare

manutenzione preventiva sui cuscinetti

dei motori”.

Ghigliotti:

“All’interno del nostro range

di prodotti prevediamo la possibilità di

gestire segnali di diagnostica per imple-

mentare un’efficiente manutenzione pre-

dittiva. Ciò può essere realizzatomediante

l’interfaccia IO-Link per i sensori di bordo

macchina, oppure negli svariati disposi-

tivi dotati di connessioni Ethernet, capaci

quindi di comunicare tra loro. Oltre ai sem-

plici dati di rilevamento e processo, questi

smart sensor sono in grado di trasmettere

anche informazioni per il monitoraggio,

molto importanti per la manutenzione

preventiva e per ottimizzare il processo in

termini di analisi sicura e robusta dei dati”.

Giulianetti:

“La manutenzione predit-

tiva è un tema che le aziende del settore

packaging, ma non solo, vedono con

grande interesse, perché non è più suffi-

ciente potere ‘reagire’ a un problema e si

cercano soluzioni per essere proattivi. Im-

plementare sistemi di vera e propria ma-

nutenzione predittiva significa disporre di

soluzioni in grado di elaborare in tempo

reale la situazione delle macchine in pro-

duzione, valutarne il funzionamento, anti-

cipare l’intervento in caso di necessità, con

un largo impiego di sensori in campo, ca-

paci di catturare le informazioni supportati

da device intelligenti, e con la disponibilità

di sistemi in grado di elaborare i dati per

finalitàmanutentive. Tutto ciò consente di

ottenere una ‘intelligenza operativa’, che

costituisce un chiaro vantaggio competi-

tivo. In un settore come il packaging, che

nel nostro Paese lavora con livelli elevatis-

simi di export, il vantaggio di arrivare nel

tempo a realizzare un sistema di manuten-

zione predittiva è evidente, perché riduce

la necessità di costosi interventi sul campo

e contribuisce alla riduzione del TCO-Total

Cost of Ownership”.

Beccalli:

“Il settore del packaging è un fiore

all’occhiello dell’industria italiana e rappre-

senta uno dei campi in cui la qualità ‘made

in Italy’ è riconosciuta a livello globale. Ne

consegue una dimensione sempre più in-

ternazionale del mercato di sbocco delle

produzioni sviluppate dalle aziende del

nostroPaese. Una conseguenza immediata

di questa globalizzazione è la necessità di

far fronte a richieste di assistenza in tutto il

globo. Questo non sarebbe possibile senza

un adeguato sistema di teleassistenza, pra-

tica che avrà rilevanza via via maggiore in

futuro, per risolvere in tempi rapidi i pro-

blemi causati da un malfunzionamento

del macchinario, senza dover mandare del

personale tecnico in loco. Non è però suf-

ficiente. Poche soluzioni sono in grado di

garantire un’elevata produttività quanto la

manutenzione predittiva. Benché il primo

Marco Spessi, EFA Automazione