MAGGIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 390
38
AO
PANORAMA
La parola alle aziende
protagoniste
Nel settore industriale della meccanica
italiana per il confezionamento e imbal-
laggio, l’automazione ha una posizione
strategica e un ruolo tecnologicamente
importante. Abbiamo invitato alcune
aziende a rispondere ad alcune domande.
A.O.:
Il futuro nella R&D nel campo dell’au-
tomazione per il packaging sarà sul soft-
ware o sull’hardware?
Edi Gherbezza
, Electromechanical, Mo-
tion & Drives application manager & Bu-
siness development manager di
Parker
HannifinManufacturing
( www.parker.com ):
“Entrambi: un buon software può girare
bene solo su un altrettanto buon hard-
ware. Premesso questo, è evidente che
alcune piattaforme di sviluppo si stanno
standardizzando consentendo la loro im-
plementazione su hardware eterogenei.
La piattaforma Codesys, per esempio, ha
acquisito negli anni sempre più valenza,
flessibilità e potenza. Oggi, una larga fetta
di mercato utilizza questa piattaforma per
sviluppare motion, interfaccia operatore,
diagnostica e comunicazione. È evidente
tuttavia che, per beneficiare di tutte que-
ste funzionalità, l’hardware debba essere
adeguato. Un buon hardware consente
flessibilità software e permette una co-
municazione veloce e affidabile con la
macchina e con i gestionali. I tecnici pro-
grammatori dovranno poi sviluppare, im-
plementare, creare applicazioni semplici
da usare e adatte a ogni livello di opera-
tore. Internet ha dato un impulso impor-
tante a questo modo di operare e vedere
il futuro: lemacchine non sono state e non
saranno esentate dall’ammodernamento
e dall’adeguamento alle sempre più avan-
zate necessità dell’utilizzatore di mac-
china, del manutentore di stabilimento,
del responsabile di produzione. Disporre
di una connettività Ethernet è oggi un
must dellemacchine, offrire teleassistenza
per lamanutenzione da remoto della linea
di produzione è essenziale, come pure
rendere facile e veloce la ripartenza della
linea in caso di guasto”.
Edgardo Porta
, direttore marketing di
Rittal
( www.rittal.it ): “Il settore del packag-
ing è una delle eccellenze italiane nel
mondo. Essere attori competitivi in una
pluralità di mercati geograficamente e
tecnologicamente diversi richiede la capa-
cità di sviluppare processi di innovazione
facendo leva tanto sull’organizzazione e
su nuovi modelli di business, quanto su
una forte strategia di R&D. In tal senso,
assistiamo all’affermarsi sempre più vigo-
roso di un approccio meccatronico, che
vede una sempre maggiore commistione
tra tecnologie di automazione e ICT. È
naturale dunque pensare che in futuro
le attività di R&D mireranno allo sviluppo
di sistemi di produzione più intelligenti e
user friendly e si arriverà a superare la tra-
dizionale dicotomia hardware/software
per un approccio più sistematico che com-
bini entrambi questi aspetti”.
Claudio Giulianetti
, strategic OEM
sales manager di
Schneider Electric
( www.schneider-electric.it/it ): “Sicuramente
in futuro le attività di ricerca e sviluppo in
area software prenderanno sempre più
peso, in parallelo e in integrazione con
l’innovazione dell’hardware, perché i due
mondi sono destinati a diventare sempre
più interconnessi. Riteniamo che le prin-
cipali direzioni di sviluppo saranno legate
alla parte di programmazione e all’inno-
vazione nei software per la gestione degli
impianti, la supervisione, la simulazione”.
Costantino Ghigliotti
, sales manager Fac-
tory Automation di
Sick
( www.sick.com/it/it ):
“Il futuro sarà sicuramente software. Pa-
recchi dispositivi sono ormai diventati
degli standard di mercato con prestazioni
molto simili, delle ‘commodity’, che in
alcuni casi sono addirittura troppo alte
per l’applicazione che devono assolvere.
Il software è sempre più la vera proprietà
intellettuale ed è prevedibile che anche
l’automazione industriale si sposterà
verso prestazioni di servizi”.
Gianpaolo Vercesi
, Pack Team mana-
ger di
Siemens Italia
(
www.siemens.it):
“Il peso del software per le macchine del
packaging è già cresciuto costantemente
negli ultimi anni ed è destinato a crescere
ancora. Il peso di hardware ed engineer-
ing rimarrà invece costante. I mercati
nel settore del packaging richiedono
flessibilità, produzioni individualizzate
di massa, velocità nel time-to-market e
produttività. Solo attraverso lo sviluppo
del software, a scapito delle soluzioni
meccaniche tradizionali, si riusciranno a
soddisfare queste esigenze. Integrazione
verticale delle macchine con i sistemi
MES ed ERP delle aziende, simulazione e
virtualizzazione: queste le chiavi per rac-
cogliere le sfide nel packaging. L’hard-
ware dovrà comunque stare al passo con
i tempi con soluzioni innovative e perfor-
mance sempre più alte”.
Roberto Beccalli
, product manager Servo
& Motion di
Mitsubishi Electric Europe
( it3a.mitsubishielectric.com ): “Il settore del
packaging è un fiore all’occhiello dell’in-
dustria italiana e per mantenere tale lea-
dership sono fondamentali i processi di
innovazione dove l’automazione è l’asso-
luta protagonista. I processi di confezio-
namento e imballaggio sono trasversali
rispetto a molteplici settori industriali e si
sono arricchiti di ruoli aggiuntivi rispetto
alla sola funzione di contenimento, diven-
tando fondamentali anche per scopi di co-
municazione. Questo, insieme alle pesanti
trasformazioni subite nel corso degli ul-
timi anni dal settore del consumo, ha pro-
dotto nuove esigenze per l’automazione
dei sistemi di packaging. Gli OEM sono
dunque chiamati a progettare macchine
che possano operare su di un ampio mix
produttivo, che abbiano tempi di set-up
contenuti e che possano essere adattate
Edi Gherbezza,
Parker Hannifin Manufacturing
Claudio Giulianetti,
Schneider Electric