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MARZO 2016

AUTOMAZIONE OGGI 388

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rire in modo efficace e corretto la parte di valore aggiunto della

propria proposta derivante dalle tecnologie informatiche. In tal

senso, a fare la differenza in futuro sarà sempre più la capacità di

comprendere con precisione i processi produttivi dei clienti, per

offrire soluzioni standardizzate che al tempo stesso si integrino al

meglio all’interno dei vari flussi di lavorazione.

A.O.:

A quali normative deve sottostare la ‘meccatronica’?

Randieri:

La meccatronica copre campi d’applicazione così vasti

che di fatto non è possibile prevedere un’unica normativa che

possa regolamentarli tutti assieme. Ogni applicazione dovrà es-

sere regolamentata con norme ad hoc. Nel caso nostro essendo

produttori di droni industriali abbiamo di recente assistito alla

regolamentazione dell’utilizzo dei medesimi da parte dell’Enac

che ne ha fissato in modo scrupoloso le varie direttive d’impiego.

Altre regolamentazioni nasceranno man mano che se ne presen-

terà l’esigenza. Un esempio sarà quello della regolamentazione

della BioMeccatronica che è una branca comune alla bionica e alla

meccatronica che tra i vari obiettivi ha quello di riprodurre con

tecnologie cibernetiche le funzioni motorie degli esseri viventi tra

cui l’essere umano.

A.O.:

Tenendo in considerazione come è cambiato il mercato negli

ultimi 10 anni, come sono cambiati, di conseguenza, i problemi

legali che affliggono le società del settore? E come è cambiato l’ap-

proccio da parte dell’azienda agli stessi?

Randieri:

Considerando l’evoluzione che il mercato ha subito

negli ultimi dieci anni in azienda abbiamo assistito a un progres-

sivo spostamento dei problemi legali tipici delle responsabilità

della progettazione a quelli della sicurezza informatica. Tutto ciò

è iniziato con il diffondersi delle applicazioni industriali basate

sul cloud computing. Con l’avvento di queste nuove tecnologie

bisogna partire dal presupposto che la sicurezza aziendale non

è più affrontabile seguendo una logica di prodotto da acqui-

stare e installare localmente. Rappresenta, in teoria, un servizio

da personalizzare in una logica di processo, in accordo con le

strategie e gli specifici obiettivi di business. Di fatto ancora oggi

gli aspetti legali che le aziende guardano con maggior sospetto

sono per lo più connessi al possesso, alla sicurezza e alla prote-

zione del dato. Altro tema molto importante che scaturisce dalla

trasversalità della meccatronica unitamente al concetto di In-

dustry 4.0 è quello che scaturisce dalla nascita di nuovi modelli

di business legati a nuovi modelli di cooperazione che rappre-

sentano una sfida reale per le parti coinvolte. Problemi legali e

questioni di proprietà intellettuale stanno diventando sempre

più preponderanti. Se poi mettiamo di mezzo anche il nuovo

concetto di automation open source risulta chiaro che non è fa-

cile districarsi all’interno di tutte queste nuove tematiche legali

sino ad ora mai affrontate tutte assieme e in un unico contesto,

quello meccatronico.

A.O.:

Quanto è importante regolamentare contrattualmente le

questioni aziendali? Vi è mai capitato che problemi emersi avreb-

bero potuto essere risolti in anticipo se fossero stati meglio regolati

contrattualmente? Ha qualche caso pratico da raccontare?

Randieri:

Quando parliamo di questioni aziendali è possibile

ricondurli quasi sempre a un aspetto molto importante, spesse

volte non considerato appieno dai vari manager, quello della

‘Business Ethics’ o etica d’impresa. Ovvero, lo studio di come

le aziende affrontano il problema etico mentre cercano di per-

seguire i loro equilibri. Spesso l’analisi del rapporto tra l’etica e

l’azione dell’impresa è riconducibile alla tematica del rispetto

delle leggi vigenti. Si pensi ad esempio alle leggi a tutela dell’am-

biente e dei lavoratori. Il problema nasce quando la legge non è

ancora giunta a regolamentare determinate questioni che pos-

sono porre delle criticità nel piano etico per cui i vari manager si

trovano nella situazione di non avere una ‘guida’ giuridica, ma

solamente una di tipo ‘morale’. Ciò capita in molti settori innova-

tivi tra cui alcune branche della meccatronica, come la BioMecca-

tronica, o come è capitato in passato con l’utilizzo di droni senza

alcuna regolamentazione che ha tardato a essere stata elaborata.

A.O.:

Oggi le nostre aziende si scontrano con una serie di proble-

matiche che si sono acuite nel corso degli ultimi 20 anni. Una con-

correnza sempre più agguerrita, un mercato globale, la difficoltà

nell’ottenere il credito da parte degli istituti di credito da una parte

e la ancora maggiore difficoltà nel recupero dei crediti insoluti. Se

dovesse in base alla sua esperienza, riassumere dei consigli pra-

tici per gli imprenditori del nostro settore quali sarebbero le sue

indicazioni?

Cristiano Cominotto:

La do-

manda è estremamente articolate

da ampia, cercherò di fornire una

risposta quanto più breve che

tocchi però tutti gli argomenti.

Concorrenza nazionale e interna-

zionale: sono davvero sorpreso,

lo dico in tono non polemico ma

collaborativo e contributivo, di ve-

dere come tante aziende, neppure

quelle di primo pelo, sottovalutino

la regolamentazione contrattuale.

Si tende a sottovalutare i problemi

e considerare che il peggio non

possa accadere. Ogni azienda in

genere ha un pacchetto clienti che costituisce il totale del fattu-

rato. Questo fatturato è diviso per una buona percentuale da una

serie di clienti piccoli, e per un’altra percentuale che spesso ar-

riva anche il 50% da pochi clienti grossi. Nella mia esperienza so-

prattutto nell’ultimo periodo questi grossi clienti con le quali le

aziende hanno rapporti spesso ultradecennale, per cambiamenti

di management o per l’impatto della crisi, non si fanno alcun pro-

blema a risolvere i contratti. È quindi importante regolamentare

subito bene ogni aspetto contrattuale con i clienti, e in partico-

lare con i grossi clienti ed evitare per quanto possibile di perdere

un cliente per contestazioni o perché le clausole di rinnovo non

sono ben chiarite. È evidente che una clausola di rinnovo non

può farti con certezza mantenere il cliente, ma può costituire un

cuscinetto economico di salvezza. Anche per quanto riguarda

il diritto d’autore, il diritto del lavoro, la privacy, la sicurezza è

necessario regolamentare precisamente ogni aspetto del lavoro.

Come ho avuto modo di illustrare precedentemente anche nel

corso della conferenza che si è tenuta in Machine Automation,

per esperienza chi è abituato a non regolamentare come si deve

suoi rapporti, normalmente non regolamenta anche tutti gli altri

settori dell’azienda, e quindi difficilmente crescerà.

Cristiano Cominotto,

managing partner at As-

sistenza Legale Premium,

Studio Legale Cominotto

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