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MOTION CONTROL
GENNAIO-FEBBRAIO 2016
AUTOMAZIONE OGGI 387
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lire un punto di riferimento da cui misurare. Un secondo fat-
tore che caratterizza l’encoder è la velocità di rotazione supportata,
che può variare da 50 a 30.000 giri al minuto o rpm (revolution per
minute), con prestazioni e ovviamente prezzi differenti. I disposi-
tivi impiegati nelle applicazioni di controllo di moto, comprendono
fra gli altri, i sensori a effetto Hall che vengono usati per segnali di
commutazione legati al rilevamento di prossimità, velocità o posi-
zione, oltre a un ampio ventaglio di accelerometri, che sono fon-
damentali per assicurare quell’andamento dolce di accelerazione e
decelerazione richiesto dai profili di moto particolarmente precisi.
Di pari passo con i progressi fatti nel campo dei sensori, anche i si-
stemi di controllo elettronico e di alimentazione di potenza hanno
contribuito ad aprire la strada verso la rapida evoluzione delle mo-
derne soluzioni di controllo di moto. La modulazione a larghezza
di impulso (PWM: PulseWidthModulation), impiegata per regolare
l’alimentazione fornita ai motori nelle applicazioni di controllo del
moto, può essere ora controllata e fornita in un modo così preciso
da essere, verosimilmente, uno dei principali motivi grazie al quale
le attuali soluzioni di controllo del moto risultano così accurate,
anche in presenza di carichi difficili da gestire e profili di accele-
razione complessi. I progressi registrati nella tecnologia dei semi-
conduttori hanno inoltre permesso alle soluzioni per il controllo del
moto di spingersi fino al livello della scheda e del chip, gettando,
così, le basi per applicazioni di più ampio respiro. I transistori bi-
polari a gate isolato (Igbt: Insulated-Gate Bipolar Transistor) sono
interruttori a semiconduttore che combinano un’elevata efficienza
he comprendono tutto l’hardware
e il software necessari per realizzare un sistema di controllomotore
avanzato. Esistono anche kit di sviluppo, e sistemi di controllo e
pilotaggio basati su schedemeno complesse, che vi consentiranno
sia di apprendere i principi fondamentali che stanno alla base del
controllo motore, sia di capire come usare i microprocessori nel
controllo del moto. Questi tipi di kit vengono prodotti da Texas In-
struments, Arduino e MikroElektronika, ma sono disponibili anche
soluzioni di sviluppo basate sulla diffusissima scheda Raspberry Pi.
Nonostante possa considerarsi quasi un vecchietto in confronto
alle attuali ‘rivoluzioni industriali’, il controllo di moto non è certo
rimasto indietro sulla curva tecnologica, registrando invece pro-
gressi e miglioramenti paragonabili a quelli di qualsiasi disciplina
moderna. Dai sistemi pneumatici fino alle soluzioni con servomo-
tori a precisione micrometrica, il controllo del moto continuerà a
essere il pilastro di molti metodi di produzione. Nellamaggior parte
dei casi, la velocità, la precisione, la ripetibilità e la scalabilità sono
caratteristiche già presenti; è invece la forte riduzione dei costi, il
fattore che sta producendo i maggiori effetti sul suo impiego e sulla
sua adozione su più vasta scala.
RS Components –
www.rs-components.com(*)Peter Smith è application manager for automation
and control di RS Components