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LUGLIO-AGOSTO 2015

Automazione Oggi 383

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nuove. Riguardo ai prodotti, vediamo già

una forte crescita nelle soluzioni di asset

management, di MES (Manufacturing Exe-

cution Systems) e, in maniera più generale,

di architetture integrate di automazione su

base Industrial Ethernet, che aiutano i clienti

amigliorare la loro efficienza operativa”.

Sempre più IT

nell’automazione

A.O.: L’integrazione sempre più spinta

con l’Information Technology offrirà la

possibilità a nuovi attori di diventare

protagonisti del mercato dell’automa-

zione?

Borgne

: “L’integrazione sempre più spinta

con l’IT avvantaggia gli operatori che già

hanno al loro interno una capacità di af-

frontare in modo unificato e integrato

automazione e IT, ma non è un passaggio

che si improvvisa, deve essere sostenuto

da reali competenze e reali opportunità di

creare valore aggiunto attraverso l’incontro

fra questi mondi. Vi sono certamente pos-

sibilità per le aziende che stanno svilup-

pando soluzioni specifiche, per esempio

IoT, applicabili all’ambitodell’automazione,

che potranno avvicinarsi alle aziende del

mondo dell’automazione ‘tradizionale’ per

proporsi come partner in grado di aiutare

a costruire un’offerta orientata all’Industry

4.0, magari specifica per singoli settori ver-

ticali. Certamente, poi, i player IT possono

cavalcare questa evoluzione realizzando,

a partire dalle loro specifiche competenze,

piattaforme, architetture, prodotti dedicati

all’ambito dell’automazione industriale e

offrendosi come fornitori di servizi dedi-

cati. Se emergeranno nuovi protagonisti

da questa ‘ibridazione’ è presto per dirlo; la

sfida per i grandi player globali come noi,

che pure già offriamouna piattaforma end-

to-end per la smart industry, è continuare a

essere sempre più e costantemente inno-

vativi, flessibili e capillari nell’ascolto e nella

risposta alle esigenze dei clienti che chie-

dono di essere accompagnati nel percorso

verso Industry 4.0”.

Ghigliotti

: “Probabilmente sì. Stiamo assi-

stendo alla corsa all’acquisto di colossi che

si occupano di IT da parte dei costruttori di

hardware. Credo però che il vero vincitore

sarà colui che saprà proporre soluzioni in-

tegrate a costi interessanti, quindi poten-

zialmente nuovi player, rendendo di fatto

l’integrazione accessibile alla massa”.

Tieghi

: “Due concetti di base: sempre più

dati e sempre più ‘porte di accesso’. L’a-

pertura dei sistemi che supervisionano

il processo ha restituito una mole di dati

crescente. È evidente come si possano

estrapolare numeri e parametri riguardanti

gli argomenti più disparati, dall’efficienza

totale dell’impianto (OEE), alla manuten-

zione, all’energymanagement ecc., e corre-

larli con dati gestionali per ottenere analisi

retroattive e, ciò che conta di più, predit-

tive. Attenzione però, perché i dati partono

e arrivano da macchinari e dispositivi di

vario genere, correndo su ‘autostrade’ (reti

di comunicazione) reali e virtuali. Aumen-

tando le connessioni, crescono le ‘porte di

ingresso’ e i potenziali pericoli per i fruitori

del sistema. I nuovi attori dell’IoT saranno

dunque i fornitori di piattaforme software

per elaborazione dati e analisi, e coloro che

si occupano di soluzioni per la cyber se-

curity industriale con soluzioni in grado di

rendere sicure queste architetture”.

De Maestri

: “Attualmente quello dell’au-

tomazione è un mercato molto ostico e

complesso a causa dell’elevato numero di

società che ne fannoparte. È infatti compo-

sto da poche società che ricoprono più del

90% del mercato, mentre la fetta restante

è rappresentata da un elevato numero di

aziende di piccole emedie dimensioni, che

si spartiscono il mercato restante. Un’a-

zienda per entrare a far parte di questo

ambiente dovrà essere in grado di offrire

qualcosa di nuovo, innovativo ed esclu-

sivo, tutelandolo con qualsiasi mezzo e

strumento, in grado di abbattere le elevate

barriere all’entrata e stravolgere completa-

mente le dinamiche interne del settore”.

Una tecnologia vincente

e ‘pulita’

Quando si parla di automazione industriale,

ormai, si intendono molteplici tipologie

di prodotti, tecnologie e, conseguente-

mente, soluzioni applicative. Proprio que-

sto emerge da questa ‘conversazione’, che

ha il pregio di mettere a confronto punti di

vista di aziende estremamente diverse tra

loro e che, quindi, interpretano il mercato

da diverse angolature. Quello che è certo è

che tutti vedononuoveopportunità, nuove

aree di sviluppo e di lavoro. Ne emerge il

quadro di un mercato effervescente, che, a

conferma dei risultati degli ultimi anni, pur

in un contesto socio-economico non dei

più favorevoli, ha saputo confermare una

capacità di crescita significativa e costante.

La pervasività positiva dell’automazione,

una tecnologia vincente in quanto ‘pulita’,

aiuterà il recupero della competitività delle

aziende europee e potrà ridare slancio alle

economie occidentali un po’ sopite a causa

della forte pressione produttiva derivante

dai paesi emergenti. Pur nella comples-

sità dei prodotti e degli ambiti applicativi,

siamo certi che il risultato sarà ancora una

volta positivo e a favore di tutti noi, sia in

qualità di attori del settore, sia come sem-

plici fruitori finali.

Fonte:

fieldskill.co