LUGLIO-AGOSTO 2015
Automazione Oggi 383
32
AO
PANORAMA
ruolo preponderante, soprattutto in un’ot-
tica di monitoraggio e gestione: estende
le potenzialità dei sistemi di controllo e
trasforma le modalità della loro progetta-
zione, manutenzione e trasformazione nel
tempo, anche grazie al fatto che oggi en-
tranonegli impianti applicazioni chehanno
a bordo una componente IT sempre più
sofisticata e potente. Questo significa che
oggi nell’ideare nuove soluzioni e nuovi
prodotti, a qualsiasi livello, è imprescindi-
bile prevedere nativamente la capacità di
integrazione digitale”.
De Maestri
: “Nonostante il mercato dei
software abbia registrato negli ultimi
anni risultati importanti, il confronto con
il mondo dell’hardware è qualcosa di non
mutuamente esclusivo, in quanto software
destinati ad applicazioni avanzate e spe-
cifiche richiedono nel contempo di essere
supportati da un hardware altrettanto spe-
cifico. Questo paragone è da considerarsi
oramai superato dal concetto ‘data driven’.
Il dato va considerato come un elemento
‘core’ e una fonte di primaria importanza
per la crescita industriale”.
Ghigliotti
: “Assolutamente sì, il software
è al momento alla base dell’automazione.
Aggiungerei l’elettronica, il cui utilizzo è
massivo, e che la gestione del software e
il lifecycle management sono le sfide su
cui deve concentrarsi l’attenzione di chi
produce dispositivi di automazione e di
chi li utilizza”.
La quarta rivoluzione
A.O.: L’avventodi Industrie4.0aiuterà la
crescitadell’automazione in Italia?Quali
tipologie di prodotti ne trarranno mag-
giore beneficio?
De Maestri
: “Con più del 90% dei processi
produttivi supportati dall’ICT e il nuovo
protocollo IPv62, l’Italia, seguendo a ruota
la Germania, è pronta per la rivoluzione 4.0,
ovvero la realizzazione di un network uni-
versale di oggetti intelligenti collegati via
Internet. Questo concetto è molto ampio,
esso infatti vede convergere diverse tecno-
logie destinate a uno svariato numero di
settori, quali: Cyber Physical System (CPS),
coordinamento e relazione di elementi di
automazione, macchinari, impianti e strut-
ture produttive; Smart Factory, approccio
innovativo alla produzione che permette di
soddisfare le specifiche richieste del cliente
rendendole sempre più personalizzate; Di-
gital Factory, rappresentazione virtuale di
una vera e propria fabbrica a fine simula-
tivo; Internet delle Cose (IoT), oggetti che
acquisiscono intelligenza grazie al fatto di
poter comunicare con la rete. Investire in
questa direzione è fondamentale per tutte
quelle aziende che vogliono crescere, che
dovranno affrontare cicli di innovazione
sempre più brevi, prodotti più complessi
e personalizzati, volumi di produzione
maggiori rispetto al recente passato, con
costi di produzione da ridurre sempre più.
Avranno un ruolo fondamentale per il rag-
giungimento di questo obiettivo strumenti
sempre più intelligenti come sistemi di
controllo miniaturizzati, unità di memoria,
sensori e trasmettitori incorporati e nuovi
software, al fine di consentire un’ottimale
comunicazione”.
Ghigliotti
: “Difficile da dire, visto che il
mercato dell’automazione ha comunque
fornito prestazioni di ottimo livello negli
ultimi anni. Sicuramente è un trend che va
considerato e assimilato. Non si può pen-
saredi applicare alla lettera quantoprevisto
da Industrie 4.0, ma vi è alla base un mo-
vimento forte, che modificherà la fabbrica
rendendola più flessibile e integrata. Chi
saprà cogliere i vantaggi veri, tralasciando
la parte accessoria che tende solo ad appe-
santire le architetture, avrà successo”.
Tieghi
: “Tutti possono trarre vantaggio
dall’avvento di Industrial Internet e In-
dustrie 4.0, basta volerlo. I dati a dispo-
sizione (vogliamo chiamarli ‘big data’?)
permettono analisi, estrazioni di informa-
zioni ed elaborazione di modelli fino a ieri
impensabili. Chi si dota di soluzioni per
l’efficientamento energetico ha un rispar-
mio immediato tra il 20% e il 30%, con un
ritorno dell’investimento rapidissimo. Chi
lavora per trasformare la manutenzione
straordinaria in manutenzione ordina-
ria e predittiva risparmia sia in termini di
downtime dei sistemi, sia sul mero mante-
nimento in buono stato dell’impianto. Chi
sceglierà soluzioni software-as-a-service,
in cloud ecc., avrà maggiore flessibilità e
reattività davanti future problematiche o
espansioni. Industrie 4.0 non è una scom-
messa, ma un’enorme potenzialità per chi
deciderà di investire: le soluzioni esistono
e i ritorni degli investimenti sono sempre
più brevi”.
Borgne
: “Sicuramente questa importante
evoluzione avrà un impatto positivo su
un settore che già rappresenta nel nostro
Paese un’eccellenza in termini sia di capa-
cità di innovazione, sia di competitività sui
mercati internazionali. Sarà importante che
tutte le aziende del settore percepiscano il
valore di questa opportunità e sulla base di
un’analisi dei propri asset, del proprio tar-
get di mercato, traccino il proprio percorso
di trasformazione, con un focus particolare
sulle competenze. Affrontare uno scenario
nuovo richiede l’acquisizione di compe-
tenze specifiche, da ottenere attraverso
un aggiornamento, ma anche attraverso la
ricerca sul mercato di figure professionali
Si è creato un forte connubio nelle
aziende tra virtualizzazione, sviluppo di
reti wireless anche nei siti produttivi e
proliferazione di dispositivi mobili