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MARZO 2015

AUTOMAZIONE OGGI 379

46

aumento del 4%,

mentre gli acqui-

sti dall’estero ri-

sultano in ascesa

di oltre 7 punti,

comportando un

consolidamento

(+3%) del saldo

già ampiamente

positivo della bi-

lancia commerciale. L’andamento posi-

tivo dell’export, tradizionale volano per i

costruttori italiani di macchine per materie

plastiche e gomma, ha perso negli ultimi

mesi parte del proprio slancio; d’altra

parte, nonostante il sostenuto aumento

delle importazioni evidenziato dalle sta-

tistiche, non sembra emergere tra gli

operatori del settore un sentimento di

fiducia nella ripresa del mercato interno.

È da ipotizzarsi, pertanto, una valutazione

di bilancio di fine anno sostanzialmente in

linea con quello del 2013.

In Europa anche la Germania, come l’I-

talia, a fronte del rallentarsi dei flussi di

commercio estero, in primo luogo verso

mercati quali Russia, Brasile, Cina e India,

ha recentemente rivisto al ribasso le pre-

visioni a consuntivo del 2014 in termini di

produzione: dal +3% ipotizzato lo scorso

giugno al calo di qualche decimale sti-

mato in quest’ultimo periodo. A livello di

macro-aree di sbocco si evidenzia, invece,

l’aumento del 4,5% delle esportazioni

verso l’Europa, che si conferma la princi-

pale destinazione delle vendite oltrecon-

fine dei costruttori italiani, fino a quota

1,13 miliardi di euro. I mercati dell’Unione

hanno assor-

bito l’80% di

tale valore, mo-

strando anche

una crescita

mediamente

superiore ri-

spetto al resto

d ’ E u r o p a ;

nell’extra-UE, in-

fatti, ha avuto un forte impatto la crisi con

la Russia, che ha comportato una contra-

zione nell’ordine dei 20 punti. Allargando

lo sguardo oltreoceano, verso le Ameri-

che, si osserva che il continente nel suo

insieme ha evidenziato un andamento

positivo dovuto soprattutto al trend delle

vendite verso Stati Uniti e Messico, che ha

visto un incremento vicino al 20%.

Le esportazioni verso l’America meri-

dionale, nello specifico verso il Brasile,

hanno invece subito una battuta di arre-

sto, segnando una diminuzione del 22%.

L’escalation più sostenuta in assoluto si è

verificata per le esportazioni dirette verso

i mercati asiatici, in aumento del 7,4%:

al primo posto troviamo la Cina, seguita

dall’Indonesia, mentre le forniture al Giap-

pone si sono pressoché dimezzate. Frena

anche l’export settoriale verso Africa e

Oceania (fonte Assocomplast).

L’innovazione nel settore

della plastica

L’industria della plastica è un vero e pro-

prio ‘driver’ dell’innovazione con forti in-

vestimenti in ricerca e sviluppo. Gli studi

più innovativi sono stati fatti proprio in

questo settore. Dal 2003 al 2012 in tutta

l’Unione Europea sono stati presentati

più di 63.000 brevetti da parte di grandi,

medie e piccole imprese.

I settori dell’industria in cui oggi le nuove

tecnologie dei polimeri giocano un ruolo

di primo piano sono diversi: dalla me-

dicina rigenerativa alla produzione di

protesi mediche sempre più precise e

personalizzabili, per arrivare alla stampa in

3D, descritta da molti come il ‘Sacro Graal’

della produzione digitale. Interessanti svi-

luppi si sono avuti anche nel ciclo di vita

iniziale delle materie plastiche.

Le ricerche per catturare CO

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e utilizzarla

comemateria prima per il processo di pro-

duzione di materie plastiche hanno dato

risultati molto promettenti e un primo

progetto pilota industriale sarà presentato

già nel 2016.

Si prevede poi che nell’immediato futuro

i materiali compositi e le bioplastiche sa-

ranno due importanti driver del comparto:

i primi soprattutto grazie allo sviluppo di

settori chiave come l’aerospaziale e delle

rinnovabili, le seconde tanto sul fronte

delle bioplastiche biodegradabili/compo-

stabili (innovazione di prodotto), quanto

di quelle non biodegradabili (innovazione

di processo).

Si stima che l’industria globale dei mate-

riali compositi raggiungerà i 27,4 miliardi

di dollari entro il 2016 con un tasso medio

annuo di crescita del +5,3%. Fino a oggi la

produzione globale di bioplastiche è stata

pari a circa 1,2 milioni di tonnellate (dati

2011), a fronte di un incremento atteso

a circa 5,8 milioni di tonnellate nel 2016.

Con il 18,5% dei volumi totali, oggi l’Eu-

ropa è il terzo produttore globale di bio-

plastiche, preceduta dall’Asia (34,6%) e dal

Sud America (32,8% - fonte Ambrosetti).

Anche per quanto riguarda l’Italia questo

comparto è uno degli ambiti a maggiore

intensità di ricerca, con un posiziona-

mento competitivo di riferimento a livello

internazionale.

Se consideriamo che i progetti di inte-

grazione tra produzione di bioplastiche

biodegradabili e riciclo dell’organico sa-

ranno fra le nuove frontiere del settore e

che il nostro Paese si trova già equiparato

agli standard medi dei Paesi più avanzati

nella qualità del processo del riciclo della

plastica, possiamo a pieno titolo affermare

che avremo le carte ‘in regola’ per giocare

un ruolo di primo piano in questo un seg-

mento di mercato.

AO

PANORAMA

Fonte: deltachemicals.gr

Settori che impiegano materiali plastici

Fonte Plastic Europe “Plastics the facts 2013”