Automazione_Oggi_376 - page 108

AUTOMAZIONE DOMANI
OTTOBRE 2014
AUTOMAZIONE OGGI 376
108
cure cliniche. Gli studi clinici consentono ai malati di accedere a terapie nuove ed
emergenti, ma coinvolgere i pazienti nei test è una delle attività più difficili della
ricerca medica. Normalmente il processo è manuale, quindi piuttosto lento: sono i
coordinatori clinici a occuparsi di abbinare a un determinato protocollo di studio il
paziente ‘giusto’ in base alla sua cartella clinica e alle sue condizioni. Nel mondo si
stima che siano in corso oltre 170.000 studi che coinvolgono l’uomo; Mayo Clinic
al momento ne sta conducendo più di 8.000. Le capacità cognitive di Watson ver-
rebbero impiegate per vagliare gli studi clinici disponibili presso Mayo e garantire
che più pazienti possano essere abbinati accuratamente e coerentemente con le
adeguate opzioni di sperimentazione. Oltretutto, molti studi non vengono com-
pletati a causa della scarsa partecipazione dei pazienti: allaMayo Clinic, nonostante
la struttura sia ben organizzata, solo il 5% dei pazienti prende parte agli studi e a
livello nazionale (USA) il tasso è di appena il 3%. Mayo spera di arrivare al 10%,
migliorando così, grazie alla maggiore partecipazione, anche la qualità dei risultati
delle ricerche. L’obiettivo finale è introdurre l’uso del computer come pratica clinica
a partire dal 2015, conclusa la fase di sperimentazione. Il progetto prevede l’utilizzo
di una particolare versione di Watson, appositamente progettata per Mayo. Pro-
gredendo nei suoi compiti e maturando attraverso la collaborazione con l’Istituto,
Watson imparerà di più sui processi di abbinamento nelle sperimentazioni cliniche,
diventando più efficiente e probabilmente universalmente applicabile. Il computer
potrà anche aiutare a individuare i pazienti per studi clinici difficili, come quelli
che coinvolgono le malattie rare. “In una malattia come il cancro, per esempio,
dove il tempo è un fattore cruciale, la velocità e la precisione offerte da Watson ci
permetteranno di sviluppare piani di trattamento individuali inmodo più efficiente
per fornire esattamente la cura che le esigenze dei pazienti richiedono” ha dichia-
rato Steven Alberts, primario di oncologia medica presso Mayo Clinic. I ricercatori
sperano che la maggiore velocità possa accelerare nuove scoperte. “Abbinamenti
più precisi ci consentiranno di sviluppare, affinare e migliorare nuove e superiori
tecniche mediche” ha proseguito Nicholas LaRusso, gastroenterologo di Mayo Cli-
nic e capo progetto nella collaborazione Mayo-IBM Watson. “In definitiva, questo
aiuterà anche il progresso della scoperta scientifica consentendo nuove forme di
cura che i medici potranno utilizzare per il trattamento di tutti i pazienti” ha sotto-
lineato Mike Rhodin, senior vice president IBM Watson Group. Gli esperti di Mayo
stanno lavorando con IBMper ampliare le conoscenze del computer a tutti gli studi
clinici dell’Istituto e a tutti quelli presenti nelle banche dati pubbliche, come in Cli-
nicalTrials.gov. Mayo e IBM stanno pensando anche ad altre possibili applicazioni
di Watson in futuro.
on un’aspettativa di
vita media di 82 anni
l’Italia si posiziona ai
vertici della classi-
fica mondiale stilata
dalle Nazioni Unite
(periodo 2005-2010)
dei Paesi in cui si vive
di più, seconda solo al Giappone. In
media si vive dieci anni in più rispetto
al non lontano 1970: i risultati pubbli-
cati su “The Lancet” mostrano che in 40
anni l’aspettativa di vita è aumentata di
11,1 anni per gli uomini e di 12,1 per le
donne. Si tratta di un dato sicuramente
indicativo della qualità della vita nei
singoli Paesi, fortemente legato alla di-
sponibilità delle cure e alla possibilità di
accedere a esse da parte dei malati. E
qui la tecnologia sta compiendo passi
da gigante. Tecniche nate nei più sva-
riati settori, dal manifatturiero al mili-
tare, come la scansione 3D, le nano e
biotecnologie, vengono applicate in
campo medico migliorando le cure,
riducendo i disagi ai pazienti, permet-
tendo la realizzazione di artefatti ad hoc
e più ergonomici. L’uso dello scanner
3D, in particolare, è destinato a rivo-
luzionare le tecniche in uso per l’ac-
quisizione delle impronte dentali o la
costruzione di protesi, mentre i sistemi
di visione hanno cambiato il modo di
fare training a chirurghi e specialisti. È
recente la notizia di una collaborazione
fra l’organizzazionemedica senza fini di
lucro Mayo Clinic e IBM per avviare un
progetto pilota che vede l’impiego di
Watson (ibm.com/watson), il computer
cognitivo della multinazionale ameri-
cana, nell’abbinamento di pazienti e
di
Orsola De Ponte
AO
C
Latecnologia
allunga lavita
scienceroll.files.wordpress.com
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