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OTTOBRE 2014
AUTOMAZIONE OGGI 376
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diurne per una discreta sottolineatura delle componenti devo-
zionali, e nella riproduzione della stessa intensità di luce nelle
ore serali, utilizzando l’illuminazione artificiale. Nei momenti di
celebrazione è stata invece incrementata l’intensità luminosa
per non creare contrasti tra la zona del presbiterio e le navate,
individuando l’altare quale ‘centro’ di riferimento nella Chiesa.
Un sistema flessibile
Per gestire i quattro scenari è stato scelto il sistema domotico
Home Sapiens di BPT gestito attraverso il terminale multifun-
zione Mitho HA, caratterizzato da un display LCD a colori tou-
chscreen, di grandi dimensioni (7”), ingradodimonitorareanche
i consumi e garantire così un notevole risparmio di energia a
seconda delle diverse esigenze di utilizzo. Un’altra decisione
particolarmente significativa è stata utilizzare gli apparecchi
d’illuminazione Perpetual 7 P di Domino LED che, essendo
proiettori di media potenza e di piccole dimensioni, hanno no-
tevolmente ridotto l’interferenza con le linee architettoniche.
I Perpetual 7 P, interamente realizzati in alluminio anodizzato
naturale, con un consumo di 19We un flusso luminoso di 1.096
lumen, sono proiettori a LED orientabili e dimmerabili, che si
interfacciano al sistema di gestione generale BPT mediante
moduli elettronici dedicati. L’adozione di apparecchi di media
potenza ha portato a un aumento dei punti-luce, con una con-
seguentemaggiore flessibilità e precisione nel puntamento per
illuminare i punti devozionali, occultare le imperfezioni presenti
nelle opere affrescate ed evitare ogni effetto di abbagliamento
diretto e indiretto per riflessione, con speciale cura nei punti di
osservazione delle opere d’arte. Sono stati scelti modi diversi di
propagare il flusso luminoso, sottolineando alcune opere focali
ed evidenziando, nel contempo, punti di criticità dell’ambiente,
come i gradini. Solo per le occasioni di visita, il fascio luminoso è
stato rivolto verso le volte e le pareti di interesse artistico come
la Cappella del Crocefisso, l’altare maggiore e il dipinto della
pala lignea. Per richiamare le tonalità di luce dei sistemi tradi-
zionali di illuminazione artificiale e garantire morbidezza e dif-
fusione della luce nell’ambiente sono state scelte una tonalità
di colore pari a 3.000 k e un’apertura ampia del fascio luminoso,
resa più stretta solo in corrispondenza di alcuni punti focali per
sottolineare la componente devozionale. L’adozione della tec-
nologia a LED ha permesso di rispettare i valori cromatici della
luce naturale, consentendo un elevato risparmio energetico
e offrendo numerosi vantaggi in termini di salvaguardia delle
opere (grazie alla sostanziale assenza di radiazioni infrarosse
e ultraviolette, nocive per le superfici artistiche, in particolare
quelle affrescate) e di costi di manutenzione e gestione, con un
consumo massimo dell’impianto d’illuminazione di circa 2 kW
e una lunghezza di vita utile delle lampade di circa 50.000 ore al
70%del flusso luminoso. Il Comitato per il restauro delle Chiese
di S. Lucia e S. Vito si è ora rivolto allo studio di progettazione di
Silvano Bovo, che opera in collaborazione conMaria Sole Crespi
e Sara Malgaretto per le scelte architettoniche, coadiuvati dalla
consulenza tecnica di BPT e Domino LED.
BPT -
Domino LED -
Particolare del sistema di illuminazione adottato: i proiettori di Domino LED
1...,91,92,93,94,95,96,97,98,99,100 102,103,104,105,106,107,108,109,110,111,...118
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