Automazione_Oggi_375 - page 39

SETTEMBRE 2014
AUTOMAZIONE OGGI 375
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territorio e alcuni leader di mercato hanno
avuto lavoro dal progetto. Dopo tali pre-
messe le domande avevano già le risposte:
possono le sfide ambientali ed economiche
che stiamo affrontando portarci alla crea-
zione di unmodello di lavoro e di vita ideale?
Possono organizzazioni pubbliche e private
lavorare insieme per migliorare la sicurezza,
il comfort e il benessere personale e sociale?
L’esempio di Loccioni è illuminante, si basa
sulla perseveranza nel raggiungere l’obiet-
tivo e sulla volontà di raccogliere e condi-
videre i frutti con gli altri, un incontro tra
impresa e comunità, tra il fare e il saper fare
non fine a se stesso ma volano di sviluppo,
e come sostiene Enrico Loccioni “di sviluppo
energetico, territoriale e culturale”. E se come
ha riferito Ugo Bardi, Physical Chemistry pro-
fessor at University of Florence emembrodel
Club of Rome, siamo di fronte al problema di
adattarsi a un mondo che non sarà più in
grado di avere l’abbondanza di risorse alla
quale ci eravamo abituati, lo sviluppo ener-
getico dovrà guardare altrove e dovremo
essere noi a volgere lo sguardo verso energie
alternative in sintonia con il nostro territorio.
Il nostro Paese, ha commentato poi Carlo
Papa, chief innovation officer Enel Green
Power, ha sperimentano in questi anni una
delle più alte penetrazioni al mondo di fonti
rinnovabili e può assumere, oggi, il ruolo
unico di laboratorio in cui sperimentare
efficaci modelli e tecniche di integrazione
guadagnando un vantaggio competitivo
straordinario. Per poter integrare in modo
ottimale fonti termiche tradizionali e rinno-
vabili è necessario un grande sforzo di inno-
vazione tecnologica e politico-regolatoria
con attività che vanno dalla ricerca applicata
sugli accumuli e lo storage di elettricità per
una gestione ‘intelligente’ e ottimale delle in-
termittenze, alla realizzazionedi smart grid su
scala semprepiù ampia, passandoper tecno-
logie non ancora mature ma molto promet-
tenti come l’energia marina e l’ibridizzazione
delle diverse fonti rinnovabili. Tutto ciò ha
però bisogno di modelli di mercato e quadri
regolatori che consentano di cogliere tutte
le opportunità derivanti dalla generazione a
costo marginale pari a zero garantito dalle
rinnovabili.
Gli esempi
E in questa due giorni in
casa Loccioni gli esempi
della fattibilità di un futuro
diverso sono stati parecchi,
ma vogliamo solo ricordarne
due, innovativi, realizzati
con il contributo di Nissan e
di Samsung. Innanzitutto la
partnership di Nissan e Loc-
cioni che ha dato vita alla
Leaf2Leaf, attraverso la quale entrambe sup-
portano i temi della sostenibilità con azioni
concrete. Con questa idea Nissan ha presen-
tato il sistema Leaf to Home, un dispositivo
attraverso il quale l’auto e l’abitazione sono
in grado di commutare il flusso di energia
dall’una all’altra. In questo modo, la vettura
puòalimentare l’impiantodella casanelleore
in cui il costo dell’energia è, ad esempio, più
oneroso, oppure durante un possibile black-
out, mentre l’auto si potrà ricaricaredalla rete
domestica durante la notte. Certo, è un inizio
ma è statodimostratocome anchequesta via
sia percorribile. E il secondo è la microgrid di
Loccioni, un esempio reale e funzionante di
rete energetica peer-to-peer che accumula e
distribuisce energia tra gli edifici del Gruppo
Loccioni e della Leaf Community.
Questa rete è costituita dall’integrazione di
due grid complementari: si generano, di-
stribuiscono, regolano e misurano non solo
i flussi elettrici, ma anche quelli termici. È
un sistema locale che fa perno sui vantaggi
delladiversificazioneedell’integrazionedelle
fonti energetiche rinnovabili, per renderle
più affidabili, e su quelli della riduzione delle
emissionidiCO
2
,perunamaggioreecososte-
nibilitàdellaCommunity. L’obiettivoultimoè
quello di aumentare la sostenibilità ambien-
tale del Gruppo Loccioni e di ottimizzare i
costi energetici, coniugando la flessibilità
dell’allocazione energetica tra i singoli edi-
fici, e l’efficienza della gestione dei consumi
a livello aggregato. Tutto questo è possibile
grazie ai sistemi di accumuloelettrico cheuti-
lizzano la tecnologia Samsung SDI agli ioni di
litio, e quelli ad accumulo termico. Elemento
fondamentaleper il funzionamentodella mi-
crogridè l’infrastruttura informatica subanda
larga (fibra ottica). Grazie al MyLeaf, una suite
sviluppata dal Gruppo Loccioni stesso, si può
gestire e monitorare in tempo reale lo stato
della rete. Èpossibile stimare il livellodei con-
sumi e di produzione energetica derivante
dagli impianti fotovoltaici e microidroelet-
trici; valutandoquesti dati al costo corrente, è
possibile ottimizzare la strategia di controllo
di accumuli e consumi, al fine di minimizzare
i costi. La microgrid diventa smart microgrid,
coordinando e mettendo in comunicazione
le varie componenti messe a rete.
Guardando al futuro in ottica smart, l’utente
finale diventa sempre più ‘prosumer’, assu-
mendo un ruolo determinante nel mercato
energetico, interagendo attivamente con la
reteelettricanazionale, acquistandoeprodu-
cendo energia.
Loccioni –
La sede Loccioni ad Angeli di Rosora, in provincia di Ancona
Una delle quattro microcentrali
idroelettriche sul fiume Esino
La partnership di Nissan e Loccioni ha dato vita alla Leaf2Leaf
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