Automazione_Oggi_372 - page 74

MAGGIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 372
74
AO
Tavola rotonda
A
utomazione Oggi: Rispetto alle aziende te-
desche quale gap tecnologico rilevate nelle
aziende italiane? Pensate che sia possibile
colmare la distanza?
Marco Zampolli
– Advantech: Le aziende italiane sono al
momento meno veloci nel rinnovamento delle piattaforme
tecnologiche, soffrendo la pres-
sione competitiva delle aziende
tedesche che sostengono im-
portanti investimenti per ren-
dere l’industria manifatturiera
sostenibile, incrementare la pro-
duttività e l’efficienza, migrare
le operazioni a basso valore ag-
giunto dall’uomo ai dispositivi
intelligenti, rendere più sicuro
l’ambiente di lavoro. Certamente
hanno influito nel determinare il
gap tecnologico italiano la fram-
mentazione del sistema produt-
tivo in molte piccole imprese, la
minor diffusione del capitale azionario, più adatto rispetto a
quello di debito a finanziare l’innovazione e i modesti risul-
tati conseguiti finora dalle risorse pubbliche spese per incen-
tivi alle imprese. È però altrettanto chiaro che l’innovazione
che i nuovi sistemi intelligenti offrono è in grado di generare
vantaggi competitivi sia in quanto produce differenziali di
performance tra imprese, sia in quanto ribalta il vantaggio
competitivo di altre imprese. Secondo una ricerca del Politec-
nico di Milano, l’Italia è al 46° posto nel mondo per spesa ICT
sul PIL e al 58° per percentuale di popolazione connessa ad
Internet: sistemi intelligenti e cloud computing sono cruciali
per la ripresa economica e permetteranno di ottenere un ri-
sparmio di 450 milioni di euro a livello nazionale entro il 2015.
Marco Clerici
– Mitsubishi: La manifattura tedesca è costan-
temente indicata come un modello per le aziende italiane. È
innegabile che una parte importante del successo del sistema
industriale tedesco sia giocata dall’organizzazione del sistema
paese, dalle dimensioni delle società e dagli stessi modelli or-
ganizzativi aziendali. La competitività delle imprese tedesche,
nonostante un costo del lavoro e dell’energia non tra i più fa-
vorevoli in Europa, è aumentata costantemente anche durante
gli anni della crisi, laddove il sistema Italia ha costantemente
perso terreno. È difficile immaginare un’inversione di tendenza
nel breve periodo senza una contemporanea riorganizzazione
delle politiche industriali e di sostegno all’innovazione. Una
caratteristica importante dell’industria tedesca è la fortissima
sinergia tra produttori finali, costruttori di macchine, fornitori
di sistemi e prodotti per l’automazione e di sistemi ITC per la
gestione dei sistemi aziendali: un circolo virtuoso difficilmente
replicabile nella realtà italiana. Questa sinergia consente ai co-
struttori di macchine di recepire in anticipo le richieste di una
delle manifatture più dinamiche nel panorama mondiale e di
trasferirle direttamente ai fornitori di automazione, portando
a un costante processo circolare di innovazione creativa e di
processo. Il gap, messo in questi termini, è difficilmente colma-
bile, tenendo inoltre in conto che i
campioni nazionali tedeschi sono
aziende leader in settori che fanno
dell’automazione spinta la pro-
pria forza propulsiva: automotive,
processo, farmaceutico sono da
sempre alla testa dell’innovazione
tecnologia. La sinergia viene poi
completata dal riconoscimento
e peso, a livello internazionale,
degli organismi di normazione
tecnica tedeschi, che influenzano
indirettamente anche il design
dei prodotti e delle macchine per
i processi produttivi.
Daniele Lucchetta
– Omron: Sinceramente non rileviamo un
gap tecnologico così marcato rispetto alle aziende tedesche.
Possiamo riscontrare differenze culturali, modi di lavorare e
abitudini differenti che portano ad avere un’offerta diversa non
solo di soluzione tecnologica, ma anche di fornitura. Da un lato,
guardiamo da sempre con ammirazione l’organizzazione dei
Rilancio del
manufacturing
Abbiamo parlato con alcune aziende del settore per sapere cosa
pensano del connubio automazione-rilancio del manufacturing.
Qui di seguito i loro commenti. La prima parte è stata pubblicata
sul numero di Aprile di Automazione Oggi
di
Roberto Maietti*
Marco Clerici
Mitsubishi Electric
Marco Zampolli
Advantech
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