Automazione_Oggi_372 - page 138

MAGGIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 372
138
AO
Tutorial
software che elaborano i dati per creare report, allarmi, sugge-
rimenti per la manutenzione preventiva o predittiva. L’utiliz-
zatore accede al prodotto finito dell’elaborazione, effettuata
nel cloud su dati memorizzati nel cloud, tipicamente tramite
un client leggero dotato di un normale browser Web. I van-
taggi di questo approccio, che si può appoggiare a un cloud
pubblico con architettura SaaS (Software as a Service) o PaaS
(Platform as a Service), includono: la scalabilità in termini di
risorse e costi dell’infrastruttura remota; il trasferimento a terzi
degli oneri di pianificazione, installazione, manutenzione, ag-
giornamento e protezione di hardware e software sul lato
server; la riduzione dei costi dell’hardware e software sul lato
client e la possibilità di poter accedere ai servizi erogati da
qualsiasi punto in cui sia disponibile un accesso a Internet. La
realizzazione di interfacce uomo macchina (HMI) è agevolata
dalla presenza di librerie di template che rappresentano i da-
shboard più comunemente usati per riassumere le informa-
zioni che descrivono il sistema sotto supervisione.
Con la crescente standardizzazione dei linguaggi di program-
mazione, dei meccanismi di passaggio dei messaggi e dei
protocolli di comunicazione adottati dalle applicazioni cloud
si prospetta poi una maggior flessibilità nella manipolazione
dei dati raccolti.
Viene ad esempio semplificato l’accesso dinamico alle infor-
mazioni memorizzate in database di diversa origine (lo storico,
la pianificazione della produzione, la gestione dei fornitori...)
così da poter incrociare i dati e creare report ‘multidominio’ a
uso e consumo dei decision maker.
Lo Scada dalle nuvole
Considerata la non criticità delle informazioni scambiate, i
sistemi Scada possono essere implementati senza particolari
remore anche in un cloud pubblico, pur con tutte le cautele
necessarie a garantire la riservatezza e l’integrità dei dati. Il
principale vantaggio del passaggio al cloud è rappresentato
dalla significativa riduzione dei costi dell’infrastruttura: basta
una semplice connessione alla rete Internet per interfacciare
il sistema che gestisce il controllo locale con i server che ero-
gano l’applicazione Scada sotto forma di servizio. Nel caso
di modello di servizio SaaS, tanto i server quanto il software
applicativo sono gestiti dal fornitore cloud, che ha tutto l’inte-
resse a offrire soluzioni allo stato dell’arte in termini di sofisti-
cazione degli algoritmi e di flessibilità d’uso. Anche l’aspetto
della sicurezza può trarre vantaggio dalla migrazione in un
cloud che faccia uso di protocolli aperti, ampiamente rodati
e sottoposti allo scrutinio di ampie comunità di utilizzatori
e programmatori. Più spesso che mai, si tratta di implemen-
tazioni assai più solide e ben integrate di quelle dei sistemi
Scada tradizionali, costretti ad appoggiarsi a stack eteroge-
nei di protocolli proprietari facenti leva sul dubbio concetto
di ‘security through obscurity’. Un maggior controllo sulle
applicazioni di supervisione e controllo, oltre che una mag-
gior confidenza nella implementazione dei meccanismi di
sicurezza e integrità dei dati, può essere acquisito passando
alle architettura PaaS e IaaS (Infrastructure as a Service). Il
controllo sull’intera struttura si ha però solo con la gestione di
un cloud privato. Nella sua versione più estrema, e temporal-
mente lontana, la cloud Automation si fonde senza soluzione
di continuità con la più vasta Internet delle Cose: in questo
scenario, tutti i componenti dell’impianto – dagli attuatori ai
sensori più minuti – sono connessi in rete allo stesso livello
con un proprio indirizzo IP mentre la strategia di controllo
viene gestita direttamente nel cloud. I sistemi di controllo e
automazione passano così dall’attuale infrastruttura di tipo
gerarchico a un’architettura orizzontale orientata ai servizi in
cui i rapporti tra i vari componenti sono definiti a livello logico
e non più fisico. La flessibilità di questa architettura orientate
ai servizi (SOA, Service Oriented Architecture) si propagherà ai
sistemi e alle relative strutture, semplificando la condivisione
dei dati a ogni livello dell’impresa e consentendo l’implemen-
tazione di sofisticati algoritmi di ottimizzazione dell’attività.
Un’importante implicazione di questa evoluzione, abilitata
dall’introduzione di tecnologie di sicurezza del cloud, sarà
la trasformazione dei fornitori di sistemi di automazione da
produttori di dispositivi e integratori di sistemi a fornitori di
servizi IT.
Le applicazioni non critiche di supervisione e messaggistica
possono appoggiarsi a un cloud di tipo pubblico
I requisiti di sicurezza e affidabilità delle applicazioni di
controllo distribuito impongono il ricorso a soluzioni cloud
di tipo privato o ibrido
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