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AO
MAGGIO 2014
AUTOMAZIONE OGGI 372
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ricerca e sviluppo, nel rispetto di adeguati standard di vita. Per alcuni potrebbero costi-
tuire un elemento di rottura nella corsa alla delocalizzazione della produzione nei paesi
in via di sviluppo (dove lamanodopera costameno) e gettare le basi per un nuovo pro-
cesso di Next-shoring, ovvero, secondo la definizione fornita recentemente dal McKin-
sey Global Institute, la tendenza a riportare, appunto, le attività manifatturiere verso i
Paesi occidentali. Nella nuova visione Industry 4.0 il prodotto viene visto insieme come
contenitore di informazioni (relative alle diverse fasi del suo ciclo di vita), agente (in
grado di modificare l’ambiente circostante) e osservatore (in grado di raccogliere dati
utili per la sua stessa gestione e in generale del processo produttivo). Internet delle
cose e sistemi cyber-fisici (Cyber Physics Systems) sono tra le tecnologie trainanti della
nuova rivoluzione industriale, oltre ovviamente alle tecnologiewireless per connettività
e auto-identificazione (Auto-ID, Rfid passivo, Rfid attivo, Rtls, ZigBee, …), le reti di sen-
sori intelligenti, le soluzioni Mems e la stampa 3D. Mentre della prima, ovvero l’idea di
una Internet delle cose, si è già detto inizialmente e le ultime sono piuttosto note, il solo
termine CPS potrebbe risultare ancora non familiare. Coniato da Helen Gill del National
Science Foundation nel 2006, esso serve a indicare un sistema o rete di elementi com-
putazionali collaborativi in grado di controllare definite entità fisiche, rappresentando
in definitiva la connessioni tra gli oggetti fisici e le loro rappresentazioni virtuali nelll’In-
ternet delle cose; le stesse smart grid possono essere considerate, da un certo punto
di vista, come un esempio di implementazione specifica di un sistema CPS. Il termine
Industry 4.0 è stato usato per la prima volta nel 2011 durante l’annuale fiera di Hanno-
ver; nel 2012 è stato creato inGermania un primoworking group cui hanno partecipato,
tra gli altri, Bosch e Acatech e che ha portato alla definizione di alcune linee guida per
lo sviluppo delle tecnologie a sostegno in Germania. Un’analoga iniziativa no-profit è
in corso negli Stati Uniti e denominata Smart Manufacturing Leadership Coalition. Tra
le iniziative di ricerca di sviluppo nate nell’ambito delle suddette attività, si annovera
ad esempio il progetto Cognito, finanziato dal 7° programma quadro europeo e teso
alla realizzazione di un sistema di assemblaggio di parti complessemediante supporto
di strumenti di realtà aumentata (Augumented Reality). Self X Pro è invece un’iniziativa
condotta dalla Weidmuller in collaborazione con le Università di Paderborn e Bielefeld
e l’Istituto Fraunhofer per le tecnologie produttive, per sviluppo di una soluzione per
l’auto-ottimizzazione delle macchine di stampaggio-piegatrici che consente di correg-
gere automaticamente le irregolarità di produzione. Geni, poi, è una infrastruttura per
la realizzazione di un laboratorio virtuale per sperimentare su scala ridotta le tecnologie
na Internet del futuro, tra le quali ad esempio l’architettura Open Flow per il con-
trollo remoto della tabelle di istradamento di switch, router e access point.
igitalizzazione, mobi-
lità e cloud computing
sono i trend principali
che dettano l’evolu-
zione dell’industria mo-
derna. Entro il 2020 ci
saranno oltre 24 bilioni
di dispositivi connessi
realizzando così definitivamente quella
visione dell’Internet delle cose (Internet
of Things) di cui si è iniziato a parlare sul
fine degli anni 90; in essa gli oggetti ac-
quisiscono una propria rappresentazione
virtuale e un ruolo attivo, con la capacità
di scambiare autonomamente ed elabo-
rare dati (oltre i limiti propri della natura
umana), consentendo di ridefinire in
tempo reale i processi (ottimizzando, ad
esempio, perdite e costi). Secondo alcuni,
inizia così la nuova rivoluzione industriale
Industry 4.0; in precedenza c’erano state
l’introduzione delle macchine a vapore
nei processi produttivi (fine del XVIII se-
colo), l’uso dell’energia elettrica e l’inven-
zione della produzione in serie (inizi del
‘900) e, infine, l’ingresso dell’ IT e della ro-
botica con lemacchine a controllo nume-
rico nell’industria (a partire dagli anni 70) .
Da qui a 20 anni nasceranno, finalmente,
secondo alcuni, le ‘smart factory’, fabbri-
che in grado di realizzare prodotti di più
elevata qualità, ritagliati sulle specifiche
richieste dei singoli clienti, su volumi mi-
nori ma a costi inferiori. La smart factory
rappresenteranno secondo gli esporti la
risposta concreta per uno sviluppo eco-
sostenibile (Green Industry) e la base per
realizzare definitivamente l’integrazione
delle aree produttive e di quelle abita-
tive (Urban Production), inclusi centri di
D
fonte: http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/cyber-physical-systems
Industry 4.0, la nuova
rivoluzione industriale
AUTOMAZIONE DOMANI
di
Mariano Severi
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