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NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 368
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controllo che da molti clienti era attesa e ri-
tenuta molto vantaggiosa sul piano opera-
tivo. Tutto ciò si concretizzerà nei prossimi
mesi con la disponibilità sul mercato del
nuovo controllore FCP280 ad alta velocità;
del nuovo Historian ridondante, con 500
mila tag e con supporto
FoxView; con l’integra-
zione del software Tri-
conex (Tsaa DI Object).
Nel corso del prossimo
anno seguiranno: il
Maintenance Response
Center; gli I/O ad alta
densità; la sicurezza
integrata; Historian
con 2 milioni di tag; la
Control Network Inter-
face (CNI) e il nuovo
Gateway Processor.
Con Foxboro Evo In-
vensys, in un momento
cruciale come quello
dell’imminente inse-
rimento in Schneider
Electric, preannunciato
anche alla convention
di San Antonio, fa un
deciso balzo in avanti nella competition dei
sistemi per il controllo di processo. Che co-
s’ha dunque il nuovo sistema, che può de-
terminare un vantaggio competitivo? Due
sono i fattori principali, secondo Restelli:
“Il primo è un’apertura al mondo esterno
e alle terze parti, che difficilmente si trova
in questi ambiti. La nostra filosofia nella
competition punta più sull’essere aperti e
integrabili che non sull’essere proprietari e
impermeabili. In questo senso è importante
imprimere un rilancio al prodotto DCS, che
da tempo ha embedded molte prerogative
richieste oggi, ma che, forse, non sono an-
cora state pienamente colte e apprezzate. Il
secondo fattore è la grande capacità di cal-
colo, quindi modularità, spazio e footprint
ridotti; soprattutto nel mondo off-shore il
peso, il volume, la flessibilità di utilizzo sono
fondamentali”.
Sistemi aperti e semplicità
di utilizzo
Come ha sottolineato il ceo di Invensys
Mike Caliel introducendo il nuovo sistema,
Foxboro Evo arriva dopo un’accurata e
ampia azione di ascolto del mercato e con
l’intento di fornire risposte e soluzioni per
le più diverse necessità. Restelli concorda
e testimonia come
nell’incontro
con
tante aziende emerga
il bisogno di sistemi
aperti e che offrano
una grande semplicità
di utilizzo: “Da questo
punto di vista abbiamo
fatto un grosso sforzo
di semplificazione
anche nelle interfacce,
creando HMI essen-
ziali, comprensibili e
capaci di facilitare le
operazioni d’ingegne-
rizzazione e monitoraggio”. L’attività che
ha condotto alla nuova proposta di Inven-
sys spazia sia sulla scala orizzontale geogra-
fica, sia su quella verticale dei singoli settori
applicativi, con le loro specifiche esigenze,
diverse se si parla di chimico o petrolchi-
mico oppure di off-shore. In ogni area sono
stati costituiti degli user group e Restelli
osserva come ultimamente sia cresciuto il
peso degli utenti europei e del Middle East:
“Cerchiamo di raccogliere il più possibile
le richieste dei clienti e la nostra divisione
di R&S è diventata sempre più ‘customer
oriented’; ogni prodotto arriva alla release
dopo una fitta serie di pre-test in vari settori
e in tutti i Paesi”. Un esempio tra i più citati
a Sant’Antonio è quello di BP, come ha rac-
contato Michael McKenzie, specialista DCS
a Brisbane (Australia): “Abbiamo bisogno di
aggiornare la stragrande maggioranza dei
nostri DCS ma, come per la maggior parte
dei casi, non possiamo permetterci il lusso
di un arresto completo dell’impianto per
realizzare una modifica completa. Ci trova-
vamo di fronte a un problema di mancato
aggiornamento sostanziale, che avevamo
classificato come un rischio significativo per
le operazioni in corso, quindi avevamo biso-
gno di una soluzione che ci permettesse di
aggiornare i componenti senza sacrificare la
funzionalità o l’usabilità per quanti utilizza-
vano gli apparati. Il nuovo sistema di Inven-
sys ha permesso un aggiornamento molto
più facile di tutti i componenti e ci consen-
tirà di mantenere il nostro sistema ben lon-
tano dalla continua necessità di interventi,
in modo da non dover svolgere eventuali
ulteriori update su larga scala”.
Rientra in questa logica della semplicità di
utilizzo in tutte le fasi del ciclo di vita del
sistema anche la particolare attenzione ri-
volta all’integrazione software, pur senza
trascurare, come si è visto, l’innovazione
anche nell’hardware. Nel software evolu-
zione ha voluto dire in questi ultimi anni
un’estensione delle potenzialità della si-
mulazione, che facilita la gestione da parte
delle aziende e offre al contempo grandi
vantaggi anche in fase d’installazione.
“Qui il software consente di evitare tutta
una serie di test in laboratorio, lontani dalla
reale situazione operativa, e di implemen-
tare rapidamente la logica di controllo al
momento opportuno su un marshalling
già precedentemente portato in campo;
consente anche di fare il freezing dei dati
fino a poco prima che il sistema sia pronto
per l’avviamento”. Questi vantaggi sono
particolarmente apprezzati dalle società
d’ingegneria che, come conferma Restelli,
sono molto spesso i principali interlocutori
di Invensys. Sarà interessante allora racco-
gliere adesso la reazione di queste società
alla proposta ‘evolutiva’ targata Foxboro-
Triconex e, tra un po’ di tempo, valutare
quantitativamente i miglioramenti in ter-
mini di costi, tempi e qualità.
Invensys -
Un momento dell’evento ‘Foxboro
& Triconex Global Client Conference’
tenutosi a Sant’Antonio
Franco Restelli, presidente
Europa, Middle East e Africa
di Invensys
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