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la via ai sistemi laser del futuro. Con i più
recenti studi si sono realizzate ad esempio,
soluzioni sol-gel utilizzate per rivestimenti
autopulenti, superidrofobici, oleofobici,
antiriflesso, isolanti termici, coating foto-
cromici, elettrocromici, termocromici; di-
spositivi optoelettronici basati sull’effetto
di fotorifrazione, sensori di gas e di compo-
sti volatili tossici (e in generale nella sen-
soristica nanosensori chimici e biochimici);
materiali a porosità controllata e molti altri.
In elettronica sono state sviluppate solu-
zioni per funzioni logiche, trasmissione,
attuazione, sensoristica, transistor e inte-
grati, MeRAM (RAM magnetoelettriche) e
film sottili per applicazioni Mems. Il tutto
accompagnato da appositi sistemi da la-
boratorio, tra cui quelli adibiti a studiare
la distribuzione delle nanoparticelle e ad
analizzare la struttura molecolare dei na-
nomateriali oppure nel processing di una
sofisticata litografia laser fondamentale
per produrre micro e nanostrutture tridi-
mensionali. Per quanto attiene ai segmenti
applicativi verticali, derivanti dalle ricer-
che sui materiali alle quali si è accennato,
sono già disponibili soluzioni per edilizia,
arredamento, packaging, oggettistica e
tessile (con la possibilità anche di inserire
celle solari flessibili al silicio nanocristallino
nella giacche a vento, per assorbimento di
raggi solari e rilascio di calore). In mecca-
nica si studiano applicazioni aeronautiche
(materiali a bassa osservabilità radar e per
alte temperature), nautiche e di meccanica
avanzata. Per l’ambiente si progettano
strutture antiinquinamento e antifumo e
tecniche per la rimozione di contaminanti
dall’acqua con diverse metodologie; in
campo energetico la nanotech è stata ap-
plicata ad esempio alle batterie al litio, ai
LED (materiali polimerici nanostrutturati ad
alto indice di rifrazione), all’alimentazione
dei PC con nanofili di silicio, alle celle a
combustibile; nel fotovoltaico le celle so-
lari più innovative si avvalgono del grafene
oppure di film sottili nanostrutturati.
La produzione industriale spazia per ora
dai cosmetici all’abbigliamento (tessuti
in fibre battericide, ma anche fibre vuote
con aria interna per termoregolazione
o con contatti elettrici, tessili e pellami
polimerizzati al plasma), dall’elettronica
all’automotive, all’edilizia. Nel settore dei
trasporti sono in commercio prodotti per
il rivestimento e la lucidatura dei veicoli,
mentre si sta lavorando alla riduzione del
loro peso e della lunghezza dei cablaggi.
Nel campo delle costruzioni vernici e ri-
vestimenti hanno caratteristiche sigillanti
idrorepellenti e oleofobici. I nanosol all’i-
drossido di calcio consolidano pietra, calce
e malta; altri materiali per facciate hanno
spiccate proprietà fotocatalitiche, mentre
sono disponibili per rivestimenti di esterni
e interni pannellature di titanio. La ricerca
sui materiali adatti alla conservazione del
patrimonio pittorico e architettonico, tra
l’altro, è molto sviluppata nel nostro Paese.
Un mercato in ebollizione
Il mercato è caratterizzato da dimensioni
ancora relativamente contenute (non ha
ancora raggiunto i vertici della biotech
rossa) e anche qui vale il discorso dell’as-
senza di parametri internazionali omoge-
nei e della difficoltà di stimare i tempi di
commercializzazione per prodotti ancora
in fase di ricerca: giusto a titolo di esempio
era stimato in 50 miliardi di dollari a livello
mondiale nel 2006, secondo il W.Wilson
International Center e per Global Industry
Analysts giungerà a 30 miliardi solo nel
2015, ma per il medesimo anno NanoFutu-
res (sulla base di dati Lux Research) ipotizza
che dovrebbe addirittura sfondare la soglia
del trilione di euro (dei quali almeno 200
miliardi per le nanobiotech). Alcuni econo-
misti di Yale e Oxford invece spostano tale
traguardo al 2020. Non è questa la sede
appropriata per convalidare tali forecast,
ma bisogna riconoscere che, al di là delle
previsioni più ottimistiche, il settore si av-
vantaggia indubbiamente di un Cagr spet-
tacolare per i prossimi anni. Gli USA sono
i primi nelle nanotech in tutti i sensi (la
National Nanotechnology Initiative è stata
creata nel 2001) e il budget governativo
annuale per R&S ha sempre sfiorato o supe-
rato il miliardo di dollari annui e per il 2014
ammonta a 1,7. Nell’Unione Europea le
fonte foto 3) - www.pehub.com fonte foto 4
Nonostante la crisi generale, i fondi azionari (mondo) centrati sulle biotecnologie
hanno raggiunto rendimenti medi in percentuale ragguardevoli. La tabella mostra
i rendimenti medi delle cinque categorie di fondi azionari che hanno reso di più nei
primi sei mesi del 2013. Ordine decrescente, in base alla performance di inizio anno
NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
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