AO
ATTUALITÀ
significa costruire nuovi impianti o rinno-
vare i vecchi, creando notevoli opportunità
per i produttori di tecnologia, dall’altro
anche in Asia il costo della manodopera
sta crescendo e le aziende automatizzano
sempre più i processi”: l’hardware avrà un
trend di ripresa importante nel prossimo
futuro in Occidente come in Oriente. “E
il codice a barre continuerà a rappresen-
tare un metodo per tracciare i prodotti
e trasmettere informazioni a costo zero
(perché il codice si stampa con l’etichetta)
e intuitivo, non sostituibile da altre tecno-
logie, nemmeno dall’Rfid che ha tutt’altro
mercato”. Quest’ultimo, dati i suoi costi, ha
senso in un’ottica di riutilizzo, per esem-
pio in un magazzino, dove un’etichetta
normale si rovinerebbe subito e dove vi
sono centinaia di pallet, sempre quelli,
che vengono utilizzati per trasportare le
merci: una volta inserito il chip Rfid, il pal-
let rimane tracciato per anni e i dati ven-
gono aggiornati nel tempo. In un’ottica di
largo consumo, invece, l’impiego dell’Rfid
non è concepibile. “È obiettivo di Datalo-
gic consolidare la base clienti proponendo
degli upgrade tecnologici, introducendo
sistemi per una migliore lettura dei dati
e una loro maggiore completezza, espan-
dendo al contempo la propria presenza a
livello di shop floor” ha sottolineato Piero
Todescato, CTO di Datalogic. “Nell’assem-
blaggio, per esempio, per il settore farma-
ceutico omeccanico, possiamo aumentare
la penetrazione dei nostri prodotti of-
frendo, oltre ai lettori, sensori ottici e foto-
cellule, sistemi di visione omarcatura laser.
È poi nostra intenzione sfruttare le sinergie
che si possono creare fra le tecnologie che
abbiamo in casa per creare nuove solu-
zioni, per esempio sensori intelligenti”.
Infine, Datalogic vuole continuare a presi-
diare i comparti della logistica e trasporti
(17% del fatturato) e del medicale (a oggi
5% del fatturato): “Oggi tracciare un pacco
non basta, occorre fornire dati sul suo
stato, l’eventuale danneggiamento, l’in-
gombro o il peso, per cui vogliamo svilup-
pare soluzioni ad hoc,
mentre per il medicale
abbiamo una linea di
prodotti dedicata per
l’ispezione, la gestione dei magazzini, la
somministrazione e le cure a bordo letto”
ha esemplificato Todescato.
Espansione geografica
e risorse umane
Secondo pilastro della strategia di Datalo-
gic è l’incremento delle quote di mercato
a livello geografico: “Vogliamo investire
nei mercati emergenti e Bric che finora ab-
biamo trascurato, complice la carenza tec-
nologica finora esistente di queste aree”
ha proseguito R. Volta.
“Realizziamo il 40% del fatturato in Europa
e altrettanto in USA, solo un 20% nel resto
del mondo, che significa Asia ma anche
Africa”. Infine, la strategia di lungo periodo
di Datalogic vuole rivolgersi (terzo pila-
stro) al personale interno, per accrescere
e mantenere il capitale umano aziendale:
“Occorre saper fare buoni prodotti e poi
saperli vendere, le due cose vanno di pari
passo e perché questo riesca occorre che
le persone abbiano senso di appartenenza
e facciano il proprio lavoro con passione e
convinzione ‘davanti’, verso i clienti, e ‘die-
tro’, sui prodotti.
Siamo già stati annoverati fra le aziende
che meglio si occupano del personale e
vogliamo che questo sia sempre un no-
stro segno distintivo, solo così un’azienda
di tecnologia può crescere” ha osservato
R. Volta e, aggiungiamo noi, questo do-
vrebbe valere non solo per un’azienda di
tecnologia…
Gruppo Datalogic -
l contesto economico ha reso il mercato ancora più competitivo e per il
retailer è fondamentale trovare nuove metodologie per attrarre i clienti
sul punto vendita, per esempio riducendo le code alle casse o aumen-
tando le possibilità d’interazione” ha osservato Valentina Volta. Per
venire incontro a questa esigenza Datalogic ha realizzato un prodotto
innovativo: Jade. Si tratta di un portale sotto il quale transitano i prodotti posti su
un nastro trasportatore; i codici vengono letti automaticamente senza bisogno dell’intervento umano, riducendo così i tempi di attesa alla cassa. In Italia
il prodotto è stato installato in via sperimentale in un punto Esselunga di Corsico (Milano), mentre in USA è stato adottato in un megastore di una catena
retail in Texas. “Oltre a mantenere la leadership che abbiamo dal 1974 come produttori di scanner ottici, oggi dobbiamo presidiare il mercato della lettura
dei codici 2D, in quanto il passaggio dalla tecnologia dei codici 1D ai 2D è un trend ormai avviato” ha proseguito V. Volta. “I retailer del settore food e del
non-food saranno via via costretti a innovare le proprie tecnologie adottando dispositivi più performanti. Sviluppare soluzioni innovative che rispondano
concretamente alle esigenze dei nostri clienti rendendoli più competitivi sarà fondamentale in futuro: le soluzioni di self-checkout come Jade ottimizzano le
funzioni di front-end dei supermercati e insieme agli scanner fissi con tecnologia imager saranno i principali driver di crescita nel settore”.
“l
I driver nel retail
Datalogic offre una serie di prodotti
appositamente pensati per il mondo
farmaceutico
NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 368
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