OTTOBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 367
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vraccarico sfruttando le funzionalità offerte dagli
switch per la misurazione e l’on/off dell’IRP. La te-
oria è la seguente: l’IRP rileva l’ultima porta dove
viene attivato un server e, se viene evidenziato un
sovraccarico di alimentazione, grazie a un’accu-
ratamisurazione, quest’ultimo server viene spento
immediatamente per proteggere i server già in
funzione da qualsiasi interruzione di corrente.
Funzione anti-disconnessione
La possibile disconnessione della linea elettrica è una minac-
cia che i data center subiscono da tempo e si manifesta in due
modi: interruzione manuale, causata da operazioni di cablaggio
sui rack (è la più frequente nelle installazioni del data center),
oppure allentamento dei cavi, spesso causato dalla presa di cor-
rente C19 per i blade server. I fornitori di IRP adottano numerosi
accorgimenti per evitare questi problemi. Uno dei più utilizzati
consiste nel dotare il PRD di ganci per cavi di fissaggio. Il design
Lok_U_Plug studiato da alcuni fornitori di IRP affronta invece la
problematica in modo più semplice: si avvale di un IRP con uno
slot specifico per fissare i cavi di alimentazione dei server stessi
con l’IRP.
Funzione software
Il software per il monitoraggio dei modelli IRP costituisce il pro-
blema principale chemolti amministratori di data center devono
affrontare. IRP che non dispongono di software pienamente
funzionanti non possono sfruttare gran parte della propria ‘in-
telligenza’, mentre la piena operatività può costare una fortuna.
Alcuni fornitori, inoltre, richiedono di pagare il software in base
al numero di nodi attivi, facendo lievitare i costi quando si uti-
lizza un numero maggiore di IRP. Per ridurre i costi operativi al-
cuni vendor offrono software in bundle con gli IRP. È sufficiente
acquistare l’IRP e sfruttare la sua intelligenza senza sostenere
ulteriori esborsi di denaro. Eppure, secondo il Dipartimento
dell’energia degli Stati Uniti e l’Associazione americana di refri-
gerazione, oggi la salute dei data center non si basa sul livello di
climatizzazione, bensì sull’indice della temperatura di raffredda-
mento ponderato del rack (RCI), indice che può determinare in
anticipo la presenza di aree calde nel data center. Molti data cen-
ter ‘green’ adottano passaggi isolati di aria calda e fresca tali da
migliorare l’efficienza del climatizzatore, a discapito però di un
aumento rapido della temperatura in caso di guasto dell’unità.
Questo, nel peggiore dei casi, può anche causare un incendio.
L’indice RCI è uno strumento efficace per individuare problemi
di riscaldamento in qualsiasi data center per un lungo periodo.
Qualità e affidabilità
Un altro vantaggio offerto dal modello IRP è l’affidabilità. Dopo
l’installazione dell’IRP per un breve periodo di tempo, alcuni pos-
sono avere problemi a causa dei troppi dati da elaborare. L’unico
modo per risolvere questa criticità è riavviare l’IRP in errore. La
peggiore difficoltà, però, si verifica con le interferenze che si cre-
anomettendo insieme diversi modelli IRP, soprattutto quando si
utilizzano fornitori che non hanno familiarità con il controllo di
grandi quantità di dispositivi via TCP/IP. In questi casi, si sugge-
risce di selezionare i fornitori che abbiano un’ampia conoscenza
delle tecniche di controllo sul più ampio numero di dispositivi
TCP/IP previsti nel data center, affidandosi a chi sviluppa switch
KVM (Keyboard, Video, Mouse) e conosce le comunicazioni TCP/
IP per il controllo dei dispositivi di massa, nonché dispone di
strutture di collaudo per garantire la stabilità delle varie appa-
recchiature. L’azienda taiwanese Aten è specializzata nella pro-
gettazione e produzione di soluzioni avanzate di connettività
e propone le soluzioni PDU della suite Altusen Power Over the
NET che riducono i costi dell’energia elettrica e garantiscono ele-
vati livelli di disponibilità per tutte le server room, garantendo
ai responsabili IT di gestire efficacemente i dispositivi collegati
all’unità da qualsiasi luogo, via TCP/IP. In particolare, le soluzioni
PN5 e PN7 di Aten, che soddisfano le implementazioni server
ad alta densità, sono un modello di efficienza e permettono di
migliorare l’utilizzo dei server rack e il controllo del consumo di
energia, ottimizzando l’efficienza dei server. Grazie al supporto
per la misurazione in tempo reale del livello dell’energia, i PDU
PN5 e PN7 permettono agli operatori di tenere sotto controllo
l’elettricità, il voltaggio e il consumo energetico dei dispositivi IT
a livellodi PDU (PN5 e PN7) e di presa (solo PN7), riducendo i costi
di alimentazione e garantendo elevati livelli di disponibilità per
le server room. Inoltre, i PDU PN5 e PN7 sono caratterizzati da
un design a zero unità (0U) poco ingombrante e possono essere
montati in verticale sulla parete esterna del rack, permettendoun
utilizzo efficiente dello spazio ed eliminando l’ingombro dei cavi.
Aten -
Molti data center‘green’ adottano passaggi
isolati di aria calda e fresca per migliorare
l’efficienza del climatizzatore
I PDU PN5 e PN7
permettono agli addetti di tenere
sotto controllo elettricità, voltaggio
e consumo energetico dei dispositivi IT
Switch KVM a quattro porte
Fonte: www.datacenterknowledge.com