OTTOBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 367
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Davide Poli
, educational manager di B&R Automazione In-
dustriale: “B&R collabora con molti atenei italiani svolgendo
attività didattiche in classe, così come fanno le altri filiali B&R
nel resto del mondo. Abbiamo alcuni casi di ‘eccellenza’, come
le iniziative portate aventi con l’Università di Brescia e Bologna
che hanno visto la realizzazione di tesi sul mondo della sicu-
rezza integrata e sulla modellazione e simulazione di sistemi
motion evoluti. Nel segmento post-diploma B&R collabora
con istituti tecnici superiori tenendo corsi su vari argomenti.
In ambito universitario tendiamo
a instaurare una collaborazione
continuativa, al fine di promuo-
vere la cultura e la formazione sui
temi dell’automazione. In parti-
colare, ci occupiamo di didattica
(seminari in classe), attività di tesi
e di ricerca”.
I temi trattati
A.O.: Quali sono i temi di punta
sui quali focalizzate la vostra
attività formativa?
Porta:
“Gli incontri che promuo-
viamo prendono solitamente le mosse dalla considerazione
della distanza tuttora esistente tra accademia e lavoro e si
pongono come obiettivo quello di fornire ai giovani inge-
gneri, laureandi o neolaureati, gli strumenti necessari per sco-
prire tutte le possibilità d’inserimento nelle aziende operanti
nel settore dell’automazione, aiutando al contempo queste
ultime a comprendere e apprezzare appieno la preparazione
impartita dalle università. Gli incontri seguono la formula di
convegni della durata di un giorno e tra i temi principali fi-
gurano la presentazione della realtà aziendale e lavorativa,
con particolare focus sui trend di mercato relativamente alle
competenze richieste, alle figure
professionali e alle opportunità
formative e lavorative, così da
favorire la corretta compren-
sione del mondo del lavoro. Rit-
tal collabora inoltre con istituti
e osservatori universitari attivi
nel monitoraggio e studio dei
trend di mercato e delle innova-
zioni tecnologiche, come il MIP
(School of Management del Po-
litecnico di Milano)”.
Poli:
“La maggior parte delle no-
stre attività sono volte a spiegare
tecniche e tecnologie: l’ambiente
di sviluppo integrato Automation Studio, la movimentazione
assi, i bus industriali, la modellazione e simulazione di sistemi
di automazione, la sicurezza funzionale. I seminari sono sem-
pre corredati da esempi reali che ne dimostrano la valenza
applicativa in campo industriale. Alle università proponiamo
generalmente dei seminari all’interno di corsi di laurea già
esistenti. Le attività sono suddivise per macroargomenti ad
alto contenuto tecnologico, quelli che riteniamo più utili all’in-
gresso nel mondo del lavoro. Crediamo inoltre che l’unico
modo per trasmettere realmente i concetti sia affiancare parte
teorica a pratica, facendo quindi testare agli studenti le appli-
cazioni direttamente sull’hardware e supportandoli durante
le fasi di sviluppo all’interno dell’ambiente integrato con cui
si configura e programma ogni parte dell’automazione. Lad-
dove vi sia la possibilità, B&R collabora con i vari Dipartimenti
per allestire laboratori permanenti con dotazioni hardware e
software, per dare l’opportunità agli studenti di approfondire
le tematiche affrontate in classe. Spesso questi rappresentano
il punto di partenza per lo sviluppo di progetti per i corsi di
laurea. Infine, attraverso eventi mirati organizzati da Anipla,
incontriamo gli studenti laureandi e spieghiamo loro quali
mansioni e responsabilità sono richieste a un neoassunto in
B&R, offrendo loro un primo contatto con il mondo del lavoro”.
Suaria:
“I corsi di National Instruments sono organizzati se-
condo la filosofia dell’hands-on learning: teoria e pratica de-
vono essere affrontate insieme, per calare immediatamente
le nozioni apprese nel contesto in cui ci si trova a operare.
Sono inoltre incentrati sul linguaggio di programmazione
grafica LabView per la progettazione grafica di sistemi. Cia-
scuno studente ha a disposizione
un PC (il proprio o fornito da NI)
con installato LabView e al quale
è collegato dell’hardware, diffe-
rente a seconda del corso che si
sta affrontando. L’istruttore al-
terna momenti di teoria, durante
i quali vengono illustrati i con-
cetti principali dell’argomento
preso in esame, a momenti di
esercizio, durante i quali è chie-
sto allo studente di mettersi in
gioco e provare a risolvere qual-
che problema pratico diretta-
mente con il PC, programmando
fin dal primo istante in LabView. Non mancano quiz, momenti
di confronto e domande, dove approfondire i concetti affron-
tati. A livello logistico i corsi vengono organizzati in maniera
intensiva e hanno una durata di due o tre giorni a seconda
dell’argomento trattato. Tipicamente si consiglia di parteci-
pare in maniera intensiva ai corsi di base, ‘LabView Core 1’ e
‘LabView Core 2’, approfondire le conoscenze a distanza di un
mese o due e continuare poi la formazione fino a che non si
è raggiunto il livello di formazione desiderato. Gettate le basi,
è possibile disegnare il proprio percorso formativo concen-
trandosi sulla conoscenza dell’ambiente di sviluppo, oppure
sui sistemi di acquisizione dati, sui sistemi realtime o su quelli
di visione”.
Giannini - Guidi:
“I temi dell’attività formativa di SCE riguar-
dano tutto ciò che concerne l’automazione, il controllo e la su-
pervisione dei processi industriali, l’automazione degli edifici
(building automation) e il mondo dell’installazione elettrica.
Tra le nostre iniziative formative figura anche un concorso
nazionale annuale, patrocinato dal Ministero della Pubblica
Istruzione, oggi alla V edizione, rivolto agli studenti di tutti
Filippo Giannini,
Siemens Italia
Roberto Guidi,
Siemens SCE Italia
Davide Poli,
B&R Automazione
Industriale