Automazione_Oggi_367 - page 38

OTTOBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 367
38
AO
PANORAMA
serie, rispettino tutte le regole che si sono
date tentando di eludere le organizzazioni.
Credo però che il mercato penalizzi queste
aziende. Il mercato chiede serietà e rispetto
delle regole. Il mondo delle scaffalature nel
tempo è riuscito a darsi delle regole molto
importanti e severe che noi rispettiamo,
come molti altri nostri colleghi. Qualcuno
non lo fa ma il mercato li sta punendo”.
Alla domanda Luigi Calcagno risponde in
questo modo: “È difficile trovare nuovi seg-
menti strategici se il perimetro di business
si restringe e si mantiene il livello di offerta
localemolto alto e poco specializzato, quindi
generalista. A volte alcune operatori della
logistica perseguono business altamente
impulsivi e speculativi, non in grado di man-
tenere livelli di income sufficienti per gli op-
portuni ritorni di investimento. Ed ecco che
le migrazioni di rami d’azienda desertificano
prematuramente settori che in altri Paesi eu-
ropei si rivelano vincenti e redditizi. Il settore
della logistica italiana dovrebbe perseguire
con maggiore tenacia le nuove tecnologie
e capitalizzare nel mercato globale i propri
successi. Parlo soprattutto delle aziende lo-
cali e nazionali a volte non sufficientemente
lungimiranti per superare le fasi costose e ini-
ziali di alcuni mercati, proprio a ridosso dei
primi risultati positivi. Francesco Montanari
risponde alla domanda laconicamente:
“La logistica è un’attività globalizzata e
quindi chi opera in questo settore deve ob-
bligatoriamente pensare e operare a livello
internazionale. I mezzi oggi a disposizione
consentono di operare in tutto il mondo in
modo efficace e just in time”.
Azioni concrete
Noi di AO vediamo costantemente come le
organizzazioni determinino il loro successo
anche grazie alla continua azione sulle
leve della strategia, della riorganizzazione
aziendale e della tecnologia. Cosa ne pen-
sano i nostri intervistati? Riccardo Ferretto
conferma di puntare maggiormente sulle
regole e sulle procedure chiare, soprattutto
per quanto riguarda l’aspetto delle strut-
ture antisismiche, dei calcoli e dei dimen-
sionamenti che ne conseguono. Secondo
Luigi Calcagno una nuova organizzazione
strutturata per mercati, a doppia matrice
verticale (mercato) e orizzontale (geogra-
fica e per account), consentirà a Sick di
cogliere maggiori opportunità. “Abbiamo
anche investito sulle persone incremen-
tando il personale e istituendo un reparto di
ingegneri dedicato al project management.
La ricerca e sviluppo, inoltre, continua a in-
vestire annualmente una quota variabile
tra il 10% e il 12% del fatturato consolidato
del gruppo, ormai vicino al miliardo di euro.
Pensiamo che con questi elementi saremo
in grado di affrontare positivamente que-
sto periodo molto incerto”. Gian Paolo Fe-
drigo sostiene che Datalogic è da sempre
impegnata nel trovare le migliori soluzioni
tecnologiche per i propri partner e clienti
ricordandoci che Datalogic è in grado di
offrire una gamma completa di prodotti
e servizi a partire, per esempio, dalle solu-
zioni per l’identificazione e la tracciabilità
degli oggetti e dei colli come imager, laser
scanner e camere lineari, fino a strumenti
per l’ottimizzazione delle operazioni nei
centri logistici. “Né è un esempio una delle
nostre novità di prodotto: il dimensionatore
DIM3610, in grado di offrire prestazioni ot-
timali per la misurazione automatica di
lunghezza, larghezza e altezza di oggetti,
pacchi e pacchetti all’interno dei centri di
distribuzione. DIM3610 è certificato per ap-
plicazioni Legal for Trade e garantisce mi-
surazioni estremamente precise e accurate
che permettono di raccogliere informazioni
per la ottimizzazione delle operazioni di
carico dei mezzi e per la pianificazione dei
percorsi di consegna.
Una collaborazione così
naturale…
Come ultima questione abbiamo proposto
il tema della collaborazione verificando at-
traverso i quattro manager se è possibile
per il settore della logistica resistere anche
attraverso iniziative di cooperazione e colla-
borazione a livello distrettuale.
Riccardo Ferretto esprime in modo chiaro
e diretto come la cooperazione unita alla
riorganizzazione sia un must evidenziando
però che nel settore tale modello non è
sempre applicabile. Aggiunge, inoltre:
“Io sono un imprenditore di seconda ge-
nerazione per il quale forse è un po’ più
semplice rispetto a quando l’imprenditore
aveva la missione di produrre quasi tutto
verticalizzando la produzione.
Quindi fino a poco tempo fa tentare di
trovare degli accordi commerciali con
altre aziende era quasi impossibile. Io non
credo comunque che produrre tutto sia
un vantaggio. Credo anzi che il vantaggio
sia quello di proporre molte soluzioni. Se
in parte queste soluzioni le produco io è
un vantaggio. Io devo essere competitivo
da un punto di vista economico e molto
competente da un punto di vista della
soluzione. Quindi quello che sta facendo
la nostra organizzazione è la formazione
continua delle nostre persone e la ricerca
di soluzioni innovative. Il Gruppo sta dando
grande spazio alla ricerca e sviluppo, non
solo del software e delle punte di dia-
mante tecnologiche della nostra azienda
ma anche dei prodotti che sembrano po-
veri come una scaffalatura”. Luigi Calca-
gno ci conferma che i distretti economici
rimangono un punto di forza, storico e
irrinunciabile. L’imprenditoria molecolare
delle nostre regioni rimane un riferimento
essenziale del nostro ‘fare impresa’ ormai
radicato nel nostro DNA. Questo però va ca-
lato nella dimensione globale del mercato,
magari concependo nuovi distretti allargati,
integrati, ricchi di intelligenza tecnologica,
altamente razionali e con alte prestazioni. È
quindi un punto di partenza, da sviluppare”.
Anche Gian Paolo Fedrigo è orientato alla
collaborazione. “Considerato il nostro
modello imprenditoriale fatto di piccole e
medie imprese, la creazione di partnership
anche a livello internazionale può diventare
un driver fondamentale per rinnovare la ca-
pacità di competere anche nella logistica”.
Datalogic Automation -
Ferretto Group -
Sick -
L’Italia rimane, anche in questo periodo di
crisi profonda, un Paese strategico con
numerose opportunità di business anche nel
settore della logistica
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