Automazione_Oggi_367 - page 34

OTTOBRE 2013
AUTOMAZIONE OGGI 367
34
AO
PANORAMA
di
Matteo Marino
L’
imprenditoria italiana sta
percorrendo una via sempre
più stretta ed è chiaro che
innovazione, riorganizza-
zione funzionale/strutturale
e ricerca del miglioramento continuo siano
chiavi del successo a patto che le condizioni
al contorno non siano così nocive da optare
per soluzioni drastiche come la internazio-
nalizzazione tout court. Abbiamo raccolto
le considerazioni di alcuni manager dell’in-
dustria della logistica ponendo loro qualche
domanda anche scomoda e le sorprese non
si sono fatte attendere. Il percorso è stato il-
luminante per comprendere appieno le con-
dizioni del comparto, le scelte che il settore
sta facendo e qualche ‘mal di pancia’ che da
osservatori ci sentiamo di condividere. I no-
stri intervistati sono Riccardo Ferretto, ammi-
nistratore delegato di Ferretto Group, Luigi
Calcagno, strategic industry manager logi-
stic automation di Sick, Gian Paolo Fedrigo,
amministratore delegato di Datalogic e Fran-
cesco Montanari, vice president e general
manager mobile computing di Datalogic.
La parola agli esperti
Per comprendere la situazione dell’indu-
stria della logistica abbiamo chiesto diret-
tamente ai nostri interlocutori un parere
visto quanto oggi il morso della crisi fa
male all’imprenditoria italiana. Riccardo
Ferretto ci conferma che anche la logistica,
come tutti gli altri settori, è sicuramente
in una condizione di difficoltà. Non c’è
un settore particolare che si salva, anche
se questo comparto ha il vantaggio di
essere trasversale a più aree di mercato.
“In qualche modo noi siamo più fortunati
perché i nostri applicativi sono rivolti un
po’ a tutti i settori e perché abbiamo una
gamma di prodotti estremamente varia.
L’altro aspetto è legato alla soluzione che
noi possiamo fornire. Le nostre soluzioni
vanno dallo scaffale semplice al magazzino
automatico che può essere anche estre-
mamente complesso. In questo modo non
siamo solo fornitori di materiali ma piuttosto
dei fornitori di soluzioni. E questo il mercato
ce lo riconosce. Ricordo che l’anno scorso
abbiamo chiuso con un incremento del no-
stro business di oltre il 17% che in momenti
come questo è un dato particolarmente si-
gnificativo” conclude. Anche Luigi Calcagno
mette in evidenza come la logistica rimanga,
a dispetto della crisi, una dorsale strategica
per l’economia reale del nostro Paese e il
gruppo Sick ne interpreta pienamente l’im-
portanza mantenendo elevati e appropriati
i livelli di investimento e innovazione neces-
sari per perseguire i segmenti che presen-
tano maggiore dinamicità. “Nella fattispecie
monitoriamo, come principali osservatori a
livello nazionale e internazionali, i livelli di
‘take-up’, ovvero l’assorbimento di spazi e
modalità a uso logistico.
Questo ci consente di studiare le tendenze
di progettualità di business dei nostri clienti,
entrando nel mercato in fase anticipatoria e
propositiva, unendo la forza della nostra tec-
nologia di automazione logistica alle rapide
manifestazioni di mercato. Segmenti come
Vince chi si adatta
Nonostante la crisi, la logistica continua a essere una dorsale
strategica per l’economia reale del nostro Paese. Come altri
settori, però, il comparto sta vivendo un momento di difficoltà,
nonostante sia trasversale a più aree di mercato
Ciò che consente alle aziende di logistica
di competere sul mercato è semplicemente
un servizio efficiente a un costo adeguato
e per farlo la risposta è sempre una
sola e valida ormai da molti
anni: la tecnologia
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