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Con la crisi economico-finanziaria che non
accenna a risolversi e lo spauracchio dei
progressi delle cosiddette economie emer-
genti, il tradizionale ruolo dell’Italia nell’in-
dustria mondiale è messo a serio rischio e
la strada da percorrere necessariamente
attiene al recupero della competitività per-
duta. I dati sull’andamento dell’industria
metalmeccanica, tuttora imprescindibile
caposaldo dell’economia nazionale e, in
misura naturalmente maggiore, della pro-
duzione industriale nel suo complesso,
ben rappresentano, appunto, la situazione
economica italiana. Secondo le rilevazioni
fornite dall’Istat e relative al 2012, infatti,
l’industriametalmeccanica incide per il 7,4%
sull’andamento dell’economia, generando
oltre il 40% della produzione totale. Quasi
il 42% degli occupati nel settore industriale,
inoltre, lavorano nel metalmeccanico: in
valore assoluto, l’Italia è seconda solo alla
Germania in ambito europeo. Considerata
la rilevanza del settore, lo stato di salute
dell’industria metalmeccanica può dunque
essere considerato un termometro suffi-
cientemente attendibile circa la situazione
produttiva italiana. I dati sull’andamento di
questo comparto industriale nei primi mesi
dell’anno in corso, forniti da Federmecca-
nica, non sono tuttavia incoraggianti e mo-
strano un calo del 7% della produzione su
base annua, con una flessione dell’1,4% su
base trimestrale. Il confronto con gli ultimi
anni del periodo pre-crisi è addirittura im-
pietoso e mostra una riduzione del volume
di produzione superiore al 30%. Un simile
quadro, tutt’altro che ragguardevole, si as-
socia all’andamento della produzione indu-
Composizione settoriale del valore aggiunto dell’industriametalmeccanica nel 2012
L’andamento della produzione metalmeccanica in alcuni tra i principali Paesi
dell’Unione Europea dal primo trimestre 2008 al primo trimestre 2013
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