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ITALIA 4.0

2017

- giuridiche, tecniche, economiche,

organizzative. Penso che questa figu-

ra aziendale farà molto parlare di sé

e già da quest’anno ci si aspetta che

l’Italia si esprima attraverso nuove in-

dicazioni o con specifiche norme at-

tuative. Questa figura, inizialmente,

toccherà le aziende più grandi ma non

si esclude che anche le piccole aziende

che trattino dati molto sensibili non

siano subito coinvolte”. Le linee guida

del Piano Industria 4.0 potrebbero es-

sere una delle basi di partenza su cui

iniziare percorsi di adeguamento al

Gdpr, che tengono in considerazione

le necessità e le priorità di investimen-

to delle PMI. Su questo fronte, infatti,

il Piano Industria 4,0 prevede tre linee

guida principali: operare inuna logica

di neutralità tecnologica, intervenire

con azioni orizzontali e non verticali

o settoriali, agire su fattori abilitanti.

Queste linee sono un quadro di rife-

rimento per inquadrare misure stan-

dard condivisivili anche per il tratta-

mento dei dati personali, integrando

gli adempimenti della privacy nei pro-

cessi di innovazione che ogni impresa

dovrà affrontare.

Un nuovo concetto di privacy

Se, fino a oggi, la privacy era considera-

ta un orientamento all’adempimento, il

regolamento UE introduce il nuovo con-

cetto di privacy basata sul rischio, a cui

le aziende dovranno dimostrare di aver

adottato tutte le misure tecnologiche e

organizzative di protezione, entro mag-

gio 2018. “Lo ritengo un aspetto inte-

ressante perché si introduce il concetto

di flessibilità delle misure tali per cui

un’azienda che gestisce in modo mas-

sivo e sottopone al trattamento, dati

molto complessi, si espone a maggiori

rischi rispetto ad altre realtà, che co-

munque saranno interessate da questo

regolamento”, ha spiegato Stefano Mi-

nini, Risk & Advisory Services Partner di

BDO Italia. Se fino a oggi il tema della

sicurezza dei dati è, almeno nelle gros-

se aziende, demandato ai dipendenti

‘informatici, con il nuovo regolamen-

to, questi stessi tema dovranno essere

all’ordine del giorno dei consigli di am-

ministrazione. Basti solo pensare alla

nuova figura che il regolamento intro-

duce: il Dpo (data protection officer) sul

quale sono state emanate le ‘Guidelines

on Dpos’ in data 13 dicembre 2016.

Ma chi è il DPO?

Si tratta di una nuova figura aziendale

che sarà responsabile di garantire che

il sistema di gestione della privacy sia

ottemperata ai sensi del regolamento.

“È una figura che dovrà avere com-

petenze diversificate - spiega Minini

Pizzetti: “Il Gdpr non ammette proroghe”

Il Gdpr non ammette proroghe, ripensamenti

o altre manipolazioni a livello di entrata

in vigore. Ogni Stato membro europeo

dovrà attenersi strettamente al dettato

del regolamento che, in quanto tale, già

À

anche a livello sanzionatorio. Francesco

Maria Pizzetti (in foto), ordinario di diritto

costituzionale (Università degli studi di

Torino e presidente dell’Autorità Garante per

la privacy tra il 2005 e il 2012, parla chiaro,

intervenuto a un recente evento organizzato

da

T.net

. “Nessuno Stato potrà adottare per

sé una normativa differente da quella dettata

nel regolamento - tuona Pizzetti - perché

il regolamento europeo, in quanto tale, è

già entrato in vigore e prevale sulle norme già esistenti in materia in ogni

singolo Stato”. Pizzetti sottolinea anche come le dedupliche nella richiesta

di informazioni su dati personali, al medico, per esempio, dovranno

cessare, in quanto la continua richiesta di queste informazioni potrebbe

generare un aumento del rischio di incappare nell’uso non consentito di

dati personali. Su questo fronte, una stoccata al Codice Privacy e alle

sue elaborate e personali interpretazioni. E si pensi ancora all’avvento

À

macchine e lo scambio di dati, dovrà essere regolamentata. “Servono

À

arriveranno novità come machine learning che portano all’utilizzo di una

mole di dati non indifferente, dovremo trovare regole anche per uso delle

novità tecnologiche che arriveranno. Le autorità europee dovranno dare

un aiuto in questo senso. Le macchine parlano tra loro, sarà un problema

enorme”, chiude Pizzetti.