Studio Accenture sulle tecnologie Digitali

Pubblicato il 6 maggio 2016

Secondo lo studio AccentureMachine dreams: Making the Most of the Connected Industrial Workforce”, la trasformazione digitale sta cambiando radicalmente il mondo della produzione: secondo l’85% degli intervistati si passerà a un‘industria basata sull’integrazione uomo macchina entro il 2020. Eppure, solo il 22% dei rispondenti ha già messo a punto i cambiamenti necessari per sfruttare questo importante cambiamento.

Automotive e Industrial Equipment i settori dove si pensa di investire di più in tecnologie; Accenture stima che si arriverà ad investire in Ricerca & Sviluppo 220 miliardi di euro entro il 2020, con l’obiettivo di arrivare ad un’integrazione tra tecnologia, machine e fattore umano (rispettivamente, sono 181 i miliardi di euro stimati per il settore Automotive e 39 miliardi di euro per le imprese dell’Industrial Equipment).

Le imprese manifatturiere e il mondo della produzione pensano che il settore si stia evolvendo rapidamente grazie alle potenzialità dell’integrazione tra machine, intelligenza artificiale e fattore umano all’insegna della cosiddetta “connected industrial workforce” – una forza lavoro connessa che può avvantaggiarsi delle tecnologie digitali per lavorare in maniera più efficiente con le attrezzature industriali – che sarà protagonista del prossimo futuro. La creazione di una “connected industrial workforce”, infatti, è già parte della strategia della maggior parte dei player del mondo Automotive e Industrial Equipment – come dichiarato dal 94% dei rispondenti. Moltissime imprese, però, ancora non sono pronte per sfruttare i vantaggi di queste tecnologie digitali, nonostante le intenzioni di effettuare investimenti importanti in automazione e intelligenza artificiale. (Solo il 22% dei rispondenti ha già messo a punto i cambiamenti necessari per sfruttare il cambiamento).

Tra i fattori che frenano l’evoluzione vengono menzionati: la vulnerabilità dei dati (considerata un rischio medio o alto per il 76%), la complessità dei sistemi e la loro conseguente vulnerabilità (considerata un rischio medio o alto per il 72%), la mancanza di competenze specializzate da parte dei lavoratori (considerata un rischio medio o alto per il 70%).

La rivoluzione digitale permetterà un netto aumento della produttività grazie alle più avanzate novità tecnologiche: una stima di Accenture, ad esempio, prevede che nel 2020 i vantaggi della ”connected industrial workforce” permetterà ad un’azienda automotive un aumento di produttività pari a 500 milioni, con un ricavo annuale di 500 miliardi di euro.



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