NIdays, tecnologie e applicazioni per l’automazione di domani
Abilitare una platea sempre più vasta di progettisti allo sviluppo di applicazioni sempre più connesse e complesse. È la missione di LabView, protagonista anche quest’anno di NIDays. Novità interessanti anche per la didattica e la formazione. Premiate le applicazioni più innovative.
Dalla rivista:
Automazione e Strumentazione
Anche quest’anno la tappa italiana di NIDays, a marzo a Roma, ha offerto degli interessanti spunti di riflessione sulle tecnologie che si stanno affermando e i trend applicativi che attraggono maggiore attenzione.
In particolare, nella sua keynote Rahmal Jamal, Technology & Marketing Director Europe di National Instruments, si è soffermato sulla crescente diffusione dei sistemi ciberfisici (cyber-phisical system, o CPS) – anche in virtù della spinta che stanno ricevendo da Industry 4.0, il programma di sviluppo finanziato dal governo federale tedesco.
I CPS trovano applicazione nelle Smart Grid, nella Smart Mobility e nella Smart Factory.
“Le tecnologie in gioco nell’abilitazione di applicazioni connesse tendono a diventare sempre più complesse – spiega Jamal – e per questo sono ormai necessarie delle soluzioni semplici per la prototipazione e lo sviluppo di applicazioni che, invece, offrono sempre più funzionalità: capacità di calcolo, di comunicazione e di controllo real-time”.
LabView, con la sua storia quasi trentennale al servizio dei progettisti dei più diversi settori applicativi, si trova ancora una volta proprio nel punto in cui transita la traiettoria dell’innovazione. E la intercetta con il suo bagaglio di novità orientate alla semplificazione dei compiti complessi e allo sviluppo di applicazioni destinate a girare su target sempre più diversi, dai sensori ai tablet. Ma alle applicazioni più sperimentali e complesse National Instruments è in grado di proporre anche un’arma in più: la piattaforma LabView RIO con i suoi ultimi prodotti dotati di una CPU ARM A9 dual core e un FPGA Xilinx Artix 7. Si tratta del primo controllore “software-designed”, NI CompactRIO cRIO-9068, spinto per la prima volta da un sistema operativo NI Linux Real-Time in grado di accogliere anche il know how già sviluppato dai progettisti.
Con una piattaforma del genere a disposizione, i progettisti possono gestire oggi sia compiti ripetitivi che richiedono elevata capacità computazionale, sia compiti che invece necessitano della massima configurabilità dell’hardware, caratteristica questa tipica degli FPGA, unita alla semplicità dello sviluppo applicativo che non può più permettersi di richiedere le elevatissime skill della programmazione ad alto livello.
Verso la pocket automation?
Insomma, anno dopo anno LabView e i prodotti hardware di National Instruments sembrano trasformarsi intercettando sempre al meglio le esigenze dei progettisti. Lo fa anche grazie al dialogo continuo con i progettisti dei suoi Alliance Partner, i quali erano protagonisti importanti della manifestazione romana. E non solo. La multinazionale texana punta da sempre anche sui giovani e la formazione. Ma con l’introduzione di myRIO, un altro protagonista della scorsa NIWeek di Austin e di questi NIDays, National Instruments ha fatto un passo in più: ha creato una piattaforma di sviluppo di applicazioni di automazione tascabile (letteralmente myRIO entra nel tascone di un giubbotto o in uno zaino) e tecnologicamente comparabile agli ultimi controllori della famiglia LabView RIO, con tanto di processore multicore unito all’FPGA. MyRIO offre accelerometri, 10 ingressi analogici e un pulsante definito dall’utente, wi-fi, I/O audio, 40 linee di I/O digitale e led di stato.
Automazione everywhere sembra anche il motto che ha portato allo sviluppo degli ultimi arrivati nella famiglia CompactDAQ. ll nuovo cDAQ-9188XT offre un range di temperature da -40 °C a 70 °C, è resistente agli urti e può operare in ambienti esplosivi.
Trionfa la medicina
A NIDays 2014 National Instruments Italia ha festeggiato i suoi primi 25 anni. Anche quest’anno non poteva mancare l’appuntamento con il Premio Nicola Chiari, dedicato alle applicazioni più innovative, che ha visto premiate applicazioni in ben sei diverse categorie, tra le quali è poi emerso un vincitore assoluto.
Per la categoria Automated Test è stata premiata l’applicazione “RIG avionico di test di un convertitore dati e video innovativo basato su NI PXI e LabView” realizzata da Studio Trasarti, Dynatron e Leat.
Per la categoria Didattica l’applicazione vincitrice è “Realizzazione di un sistema per l’elaborazione dei dati acquisiti da una stazione metereologica” realizzata dall’Istituto di Biometeorologia del CNR.
Per l’ambito Energia/Potenza ha vinto “Simulazione e controllo automatico per la gestione ottimizzata degli impianti di cogenerazione” realizzata da Federico Val der Velden.
Per il settore RF/Telecomunicazioni il vincitore è “Sistema di simulazione di costellazione GPS per applicazioni di timing e sincronizzazione basato su PXI e LabView” realizzata da Ipses.
Applicazione premiata per la categoria Ricerca avanzata è “Localizzazione e tracking di oggetti con tecnologia multi-sensore acustico-ottica” realizzata dall’Italian Institute of Technology.
La migliore applicazione di tutte, vincitrice del Premio, è quella premiata nella categoria Controllo Avanzato: “Sistema di controllo e gestione in tempo reale dell’erogazione della dose rilasciata nel tumore durante un trattamento di adroterapia” realizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao). Il premio è stato consegnato da Enrico Abaterusso, responsabile della divisione Technology di Fiera Milano Media, storico media partner di NIDays.
Franco Canna
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