L’impatto del 5G secondo Toshiba

Pubblicato il 21 dicembre 2018

L’industria manifatturiera è pronta a trasformare le modalità di lavoro dei propri dipendenti nei prossimi anni, beneficiando dei rapidi progressi tecnologici. Recentemente, l’innovazione dei dispositivi così come il 4G e il cloud hanno permesso alle aziende di raggiungere maggiori livelli di efficienza, ma una nuova ondata di progressi tecnologici porterà le aziende ancora più lontano e in particolare il settore manifatturiero, dove c’è un buon equilibrio tra dipendenti on-field e frontline. Secondo Toshiba, il nuovo standard 5G, le soluzioni IoT così come l’implementazione di strategie di sicurezza saranno i tre principali fattori a guidare un radicale cambiamento nelle modalità di lavoro nel settore manifatturiero.

L’arrivo del 5G non solo garantirà velocità di rete superiore ma anche una maggiore capacità, permettendo all’industria manifatturiera di offrire nuove funzionalità alla propria forza lavoro. Grazie al 5G, potranno, infatti, beneficiare di una velocità superiore di download e upload, minore latenza e la possibilità di eseguire simultaneamente più applicazioni – particolarmente utile in un settore dove i macchinari pesanti e le soluzioni software complesse sono parte integrante dello sviluppo e dell’innovazione di prodotto.

Un conseguente impatto del 5G – e dove molte aziende si aspettano di vederne il vero valore – sarà nella sua capacità di fungere da base per una maggiore diffusione dell’IoT in ambito business. Secondo il recente report sulla mobilità di Ericsson, il numero di connessioni cellulari IoT raggiungerà i 4,1 miliardi entro il 2024, sottolineando come queste aiuteranno le aziende ‘ad affrontare le diverse esigenze, in continua evoluzione, di un’ampia gamma di casi d’uso’, uno di questi è la produzione.

Una recente ricerca, condotta da Zebra, ha rilevato che l’86% delle aziende prevede di aumentare la propria spesa in soluzioni IoT nei prossimi due anni. Il 5G, unito alla disponibilità di soluzioni di mobile edge computing, sta creando un ambiente in grado di offrire la velocità e l’efficienza dei dati necessarie per aumentare ampiamente la diffusione e l’innovazione IoT. Di conseguenza, stiamo assistendo alla diffusione di dispositivi wearable – principalmente smartglass – sul posto di lavoro. Insieme al mobile edge computing che attraverso l’elaborazione dei dati a livello edge riduce la latenza e la pressione operativa sul core della rete, questa nuova ondata di soluzioni basate sull’IoT può avere un forte impatto sulla trasformazione digitale del settore manifatturiero.

Per esempio, gli smartglass per la realtà assistita possono essere usati per accedere e sovrapporre specifiche tecniche o istruzioni altamente dettagliate in tempo reale, garantendo maggiore precisione produttiva, riduzione degli errori e processi più efficienti. Le competenze remote possono essere ricercate attraverso strumenti di collaborazione, offrendo un’esperienza ‘hands-free’ e l’esecuzione delle operazioni in tempo reale.

L’ascesa dell’IoT porta con sé una diffusione dei dati senza precedenti, questo significa che i dipendenti dovranno essere sia formati sia protetti contro una gamma sempre più diversificate di cyber minacce. La ricerca SonicWall, per esempio, ha rivelato una crescita annuale del 275% delle minacce crittografate, così come del 101,2% nel numero delle varianti ransomware nel 2017. Il settore manifatturiero si trova sulla linea di fuoco: un report di EEF ha rilevato che il 48% è stato colpito attacchi informatici – di cui la metà ha subito perdite finanziarie o interruzioni della propria attività. Anche in questo caso le soluzioni di mobile edge computing possono giocare un ruolo importante – soprattutto se i responsabili IT cercano di garantire la sicurezza attraverso un perimetro di rete in continua espansione – consentendo che la comunicazione dei dati sia crittografata localmente e tradotta in un protocollo di comunicazione prima di essere inviata al core della rete aziendale attraverso il cloud.

Secondo Toshiba, data la natura delle minacce affrontate dal settore, non è una sorpresa vedere che il 72% dei decision maker IT all’interno del settore industriale consideri la sicurezza come un investimento chiave. Naturalmente i lavoratori sul campo e frontline sono preoccupati, ma allo stesso modo anche i dipendenti che lavorano in ufficio – sia in ambito finanziario, vendite o HR – possono essere potenziali anelli deboli della catena, in particolare se le modalità di mobile e remote working continuano a diventare sempre più popolari. Per garantire la protezione della forza lavoro, i produttori devono implementare una strategia di autenticazione come parte dell’infrastruttura IT aziendale – come ad esempio, notebook con funzionalità biometriche come sensori fingerprint e altre soluzioni di sicurezza avanzate come il mobile edge computing che può riconoscere le minacce informatiche prima che raggiungano la rete.



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