Droni per il controllo dei bagnanti sulle spiagge

Pubblicato il 9 giugno 2020

Anche i droni potranno essere utilizzati sulle coste italiane per controllare il rispetto delle distanze tra i bagnanti per l’emergenza Covid-19. Diversi comuni hanno già annunciato che intendono impiegarli, tramite le rispettive Polizie locali, per monitorare soprattutto le spiagge libere, ad esempio a Genova, Pisa, Cecina (Li), Fiumicino (Rm), Agropoli (Sa) e ancora in altre località.

Un utilizzo che dovrà derogare alle norme nazionali che impediscono, da giugno a settembre, il sorvolo di droni a meno di 100 metri dalla linea di costa, verso il mare e verso l’entroterra. Sarà questo uno degli argomenti al centro del prossimo appuntamento di “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), il nuovo canale in live streaming dedicato a normativa, tecnologia e business dei droni.

La seconda puntata, sul tema “Droni sulle città. Il boom della sorveglianza urbana con Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) per l’emergenza Covid-19”, si svolge oggi, martedì 9 giugno (dalle ore 16) in diretta streaming sulla pagina Facebook di Roma Drone, @romadrone. Interverranno dirigenti della Polizia di Stato e di Polizie locali, operatori professionali, associazioni di volontariato ed esperti nel settore dei droni.

Durante i mesi di lockdown per la pandemia, l’uso di droni per il controllo delle aree urbane è stato molto diffuso, addirittura con l’impiego di termocamere per la misura delle temperature e di altoparlanti per la diffusione di messaggi alla popolazione. Un boom che ha costretto i vertici della Polizia ad intervenire per chiedere una regolamentazione adeguata. Lo stesso Ministero dei Trasporti ha invitato l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) a istituire un Regolamento dedicato per l’utilizzo dei droni in attività di emergenza.

 



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