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rmo

maggio 2016

Strategie

PRIMO PIANO

cato a compartimenti stagni, precludendo al cliente la

possiblità di percepire la visione globale del gruppo.

Milazzo dà pure una stoccata sulla gestione delle ven-

dite in passato e come oggi questo atteggiamento

non sia obsoleto: “L’agente di vendita di vecchio

stampo gestiva le vendite per ciò che conosceva. Es-

sendo un esterno all’azienda, non aveva la visione a

360 gradi dell’evoluzione metodologica e di sviluppo

sempre più congiunto delle tecnologie, ma conosceva

solo la sua fetta di mercato di vendita. Oggi lo stile

di approccio commerciale è cambiato. Rösler Italiana

se ne sta accorgendo e sta accelerando per essere

al passo. Il cliente che riceve una nostra figura com-

merciale deve essere coccolato e accontentato per

ogni domanda che possa sorgere e i nostri ragazzi

in azienda sono preparati, hanno esperienza e non

vanno in panico perché conoscono le risposte o sanno

dove recuperarle. Vorrei invertire l’ordine dei fattori.

Il primo approccio col cliente non può più essere di

prezzo tendente poi alla trattativa al ribasso, ma deve

essere di processo tecnico e solo in seguito di prezzo”.

Il cliente si è evoluto, si documenta in anticipo, sa cosa

vuole e pretende che il fornitore abbia tutte le rispo-

ste perché non si accontenta più di un successivo ap-

puntamento perché sa che fuori dalla porta c’è un

altro fornitore pronto a dare le risposte che non ha

ricevuto. E infatti Spinelli conferma che sul mercato

non trova improvvisazione da parte dei clienti. “Le

nostre macchine non sono fini a se stesse ma sono

inserite in un ciclo produttivo che il cliente conosce

o vuole conoscere e pretende collaborazione per

avviarlo”, afferma Spinelli. “Dobbiamo entrare

nell’ingegneria di processo del cliente e insieme

affinarle”, incalza Leoni. “Abbiamo capito che il

cliente segue una linea continua che abbraccia en-

trambe le tecnologie che Rösler Italiana segue e per

questo avere un unico interlocutore è sinonimo di

garanzia. Tutto questo ci mette in una situazione

molto delicata ma anche di soddisfazione perché

permette ai diversi comparti Rösler in Italia di col-

laborare a una strategia unica”, conclude. E tutto

questo avviene perché i giovani ‘responsabilizzati’

sono costantemente presenti in azienda, hanno di

prima mano le novità, si interfacciano tra loro e in-

sieme crescono con le macchine e le tecnologie di

cui si fanno carico e non c’è tempo per fare scelte

superficiali, perché come spiegano sia Leoni sia Spi-

nelli “rappresentiamo l’azienda, siamo stati formati

e se facciamo una vendita azzardata la paghiamo

con gli interessi”.

Da sinistra, in senso

antiorario: Luca Spinelli e

Ruggero Hlapse dell’ufficio

commerciale macchine

granigliatura, Riccardo Leoni

dell’ufficio commerciale

macchine vibrofinitura.