Table of Contents Table of Contents
Previous Page  20 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 20 / 102 Next Page
Page Background

20

rmo

marzo 2016

Strategie

PERSONAGGIO DEL MESE

A gennaio è partito un piano industriale che in breve darà vita a una holding

che rappresenterà il Gruppo FFG sul mercato europeo e nordamericano: vi

confluiranno le italiane Jobs, Sigma, Rambaudi, Sachman, insieme alle tedesche

FFG Werke (Boehringer, Hessapp, Modul, Hüller Hille, Witzig & Frank), la svizzera

Pfiffner e il Gruppo MAG (presente in Germania, India, Ungheria ed USA), le

ultime entrate a far parte del Gruppo FFG . Un’operazione tra le più importanti

mai viste in Europa. Ma soprattutto vede protagonisti due italiani: Marco Livelli e

Luigi Maniglio. Ne parliamo con il primo dei due

Italia

protagonista

nel terzo playermondiale

di Luca Rossi

L’

Italia gioca oggi un ruolo fondamentale all’interno di

quello che è ormai diventato il terzo player mondiale

nel comparto delle macchine utensili: il Gruppo FFG. Base a

Taiwan,dopo essersi espanso in Oriente ma soprattutto in

Cina, grazie a una sapiente strategia di acquisizione e valo-

rizzazione di aziende e manager locali, nel 2012 il colosso ha

deciso l’ingresso nel mercato occidentale e nordamericano.

Porta d’accesso è stata l’Italia. Pochi anni ma intensi, caratte-

rizzati da una serie fulminea di acquisizioni grazie all’intuito

del Chairman Jimmy Chu e alla capacità gestionale di Marco

Livelli e Luigi Maniglio. Da gennaio è scattato un piano in-

dustriale che ha l’obiettivo di dare vita a una holding FFG

Europe & Americas nella quale confluiranno le numerose e

importanti aziende entrate a far parte del Gruppo: le italiane

Jobs, ,Sigma, Rambaudi, Sachman, insieme alle tedesche FFG

Werke (Boehringer, Hessapp, Modul, Hüller Hille, Witzig &

Frank), la svizzera Pfiffner e il GruppoMAG (presente in Ger-

mania, India, Ungheria ed USA), le ultime entrate a far parte

del Gruppo FFG. Un’operazione industriale di una tale por-

tata non si era mai vista prima in Italia in questo settore. Ne

parliamo conMarco Livelli, CEO delle attività in Italia.

Dottor Livelli, quattro anni fa il Gruppo FFG entrava sul

mercato europeo attraverso l’Italia e Jobs. Partiamo da

capire chi è questo Gruppo ma soprattutto la vision alla

base delle operazioni compiute.

“Il Gruppo taiwanese FFG, Fair Friend Group, oggi è il terzo

almondonel compartodellamacchinautensile, dopoMazak

e DMGMori. E si è sviluppato storicamente per iniziativa del

suo fondatore Jimmy Chu, oggi settantenne taiwanese, che

aveva avuto una intuizione imprenditoriale vincente: per

crescere occorreva acquisire altre aziende e i relativi know-

how. Cosciente di non essere il più grande imprenditore di

Taiwan, Chu pensò di comprare alcune importanti imprese

taiwanesi, riorganizzarle, supportarle finanziariamente e

renderle efficienti. Poi una trentina di anni fa ebbe la se-

conda intuizione vincente: uscire dai confini di Taiwan ed

entrare sul mercato cinese. Si insediò ad

Hangzhou, dueorea suddi Shang-

hai: qui iniziò un nuovo piano di

espansione, costruendo fabbri-

che sempre più organizzate e

impiantando circa novanta

uffici commerciali e di service

in tutta la Cina. Direi che è

stato il primo imprenditore

taiwanese, o almeno sicura-

mente il più importante, ad