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Case study
SPECIALE SUPPLEMENTO
SPECIALE SUPPLEMENTO CC-LINK IE
FIELDBUS & NETWORKS MAGGIO 2016
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‘fabbrica-madre’ che
gli è stato attribuito.
Realizzare la suddetta
funzione comporta
condividere gradual-
mente la propria tec-
nologia produttiva e
le competenzematu-
rate verso altri centri
produttivi sia interni
al Giappone, sia in-
ternazionali, poten-
ziando così la compe-
titività complessiva
dell’azienda a livello
globale. La costru-
zione dello stabili-
mento proseguì se-
guendo i dettami della propria missione,
fino ad arrivare alla fine del 2011, quando
il progetto e la scelta dei dispositivi di con-
trollo della linea di produzione divennero
una seria necessità. Taku Yokomukai, che
ricopre attualmente il ruolo di supervisore
dellamanutenzione per i macchinari della
linea di produzione che assembla le car-
rozzerie dei veicoli, ricorda:“Si è discusso a
lungo su quali tipi di dispositivi e di reti di
controllo sarebbero risultati adeguati per
una fabbrica all’avanguardia”.
Puntando su visualizzazione
e maggiore sicurezza
Il primo problema che emerse nel costru-
ire una rete di controllo per la linea di as-
semblaggio della carrozzeria fu decidere come gestire
l’architettura complessiva della rete stessa.“Abbiamo
considerato in primis un’architettura ‘piatta’, senza li-
velli gerarchici, che avrebbe dovuto collegare l’intero
impianto in un’unica rete. Con questa topologia, però,
sussisteva l’eventualità che un singolo guasto bloc-
chi la rete dell’intero stabilimento e, così, abbiamo
ritenuto più sicuro, alla fine, adottare un’architettura
a reti multiple” spiega Yokomukai. Tuttavia, costru-
ire reti singole per ciascuna applicazione non solo
avrebbe comportato una maggiore complessità del
sistema, ma avrebbe anche aumentato i costi di avvio
e di gestione. Per di più, dal punto di vista della diffu-
sione delle conoscenze acquisite dalla ‘fabbrica-ma-
dre’ di Yorii verso altri stabilimenti, si rendeva neces-
sario individuare una soluzione non solo robusta, ma
anche semplice. Nel valutare l’architettura di sistema,
il gruppo di lavoro identificò, inoltre, due funzionalità
essenziali per la rete. La prima era costituita dalla pos-
sibilità di visualizzare in modo centralizzato i disposi-
tivi di controllo per l’automazione industriale: la linea
di assemblaggio della carrozzeria impiegava, da sola,
dozzine di PLC, numeri che rendevano una gestione
per singolo dispositivo decisamente inefficiente. L’o-
biettivo da raggiungere diventava, quindi, dotarsi di
un ambiente in cui l’impostazione, il monitoraggio,
la funzione di rilevamento guasti e altre simili ope-
razioni per i dispositivi di controllo di automazione
industriale venissero centralizzate attraverso la rete.
La seconda funzionalità fondamentale era rappre-
sentata dalla comunicazione dei segnali di sicurezza.
Nel momento in cui un lavoratore entra in un’area
proibita oppure si avvicina pericolosamente a un ro-
bot, le misure di sicurezza attivano un sensore per il
rilevamento e impongono il fermo delle attrezzature
di produzione (‘interlock’ o interblocco). La prassi
tradizionale di utilizzare dei relé per configurare un
circuito di sicurezza basato su meccanismi hardware
presentava il problema di richiedere perdite di tempo
consistenti durante le espansioni e i cambiamenti
apportati alla linea di produzione. Sulla base di tali
considerazioni si decise di includere anche i segnali di
sicurezza all’interno della rete, con l’obiettivo di creare
una struttura che offrisse tutta la flessibilità voluta,
per eventuali modifiche da introdurre sulla linea.
La scelta di CC-Link IE Field Network
Sulla base delle esigenze descritte, Yokomukai si con-
centrò sulla soluzione CC-Link IE Field proposta da
Mitsubishi Electric, grazie alla quale un singolo cavo
Ethernet non permette solamente la comunicazione
di controllo destinata ai PLC e ai controllori, ma anche
la trasmissione delle informazioni legate allamanuten-
zione e alla sicurezza da parte dei dispositivi di auto-
mazione industriale che risultano connessi. “Quando
Mitsubishi Electric ci ha presentato la propria soluzione
CC-Link IE Field, ho scoperto che avrebbe potuto ge-
stire le informazioni relative sia alla manutenzione, sia
alla sicurezza, rispecchiando così le specifiche esigenze
che avevamoper il nostro impianto. Mi sono reso conto
che ci avrebbe permesso di costruire una rete semplice
e altamente affidabile, pienamente adatta per uno
stabilimento all’avanguardia come il nostro di Yorii”
osserva Yokomukai. Oltre a ciò, la compatibilità con i
dispositivi di controllo per l’automazione industriale
costituiva un aspetto altrettanto importante.“Per poter
realizzare i quantitativi previsti per la produzione, la li-
nea di assemblaggio della carrozzeria avrebbe dovuto
mantenere un ritmo produttivo costantemente vicino
al 100% della propria capacità, richiedendo quindi af-
fidabilità e garanzia delle prestazioni da parte di tutti
i dispositivi di controllo presenti per l’automazione in-
dustriale. Così, nel momento in cui abbiamo dovuto
scegliere tali dispositivi per la linea di assemblaggio
della carrozzeria, da implementare nello stabilimento
di Yorii, la nostra proposta, elaborata all’interno dell’a-
> Introducendo una tecnologia di produzione innovativa,
lo stabilimento Honda di Yorii ha raggiunto un tempo di
lavorazione inferiore a 50 secondi per la produzione
del modello Jazz
>TakuYokomukai, supervisore
della manutenzione nello
stabilimento di Saitama,
nell’impianto di Yorii, e
responsabile del gruppo di
gestione dello stesso stabilimento
di Yorii per Honda Motor
Fonte: Mitsubishi Electric Corporation
Fonte: Mitsubishi Electric Corporation
> La serie di PLC Melsec-Q prodotta da Mitsubishi Electric è
stata usata lungo la linea di assemblaggio della carrozzeria
Fonte: Mitsubishi
Electric Corporation