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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

63

periferiche, all’elaborazione dei dati e

all’invio dei comandi di attuazione delle

valvole e delle elettropompe. Il sistema

presenta un’intelligenza distribuita e

utilizza i controllori a logica programma-

bile di Panasonic, in sostituzione delle

schede di acquisizione dati tradizionali,

il che rappresenta un’innovazione nella

filosofia di funzionamento di un sistema

di telecontrollo per un acquedotto.

Il PLC Panasonic è in grado di svolgere

l’intero processo di gestione dei sensori

e attuatori a lui collegati e, tramite una

porta di comunicazione, interagisce con

il sistema centrale per la realizzazione di

un completo sistema di automazione e

telecontrollo. Il grado di affidabilità degli

attuali PLC è così elevato da considerare

quasi zero la possibilità di un guasto.

Tramite il software installato a bordo del

PLC, l’unità periferica diventa un com-

ponente intelligente, che gestisce tutte

le funzioni del nodo telematico in totale

autonomia dall’unità centrale, anche in

assenza di collegamento. In particolare,

i nodi telematici dei serbatoi di accu-

mulo di Messina, Montesanto, Gallo e

Villafranca sono equipaggiate con una

logica programmabile in grado di gestire

in modo assolutamente autonomo un

modem in banda GSM e stabilire un col-

legamento punto-punto con il sistema di

supervisione, che viene allertato dall’u-

nità periferica ed è collegato tramite la

funzione di ‘call back’ disponibile nello

Scada.

Tale funzione viene attivata direttamente

dall’unità periferica nel momento in cui

si produce una situazione di allarme non

rilevata dal sistema di supervisione tra-

mite il collega-

mento via cavo.

Il software Pa-

nasonic di pro-

g r ammaz i one

Fpwin-Pro mette

a disposizione

dei blocchi-

funzione che

gestiscono tutto

questo in modo

semplice. I van-

taggi sono evi-

denti: il sistema

distribuisce la

sua intelligenza

nelle unità peri-

feriche e svolge

le funzioni lo-

cali in modo

autonomo; può

essere disattivato senza limitare la

funzionalità dell’impianto; è ridondante

nella comunicazione da e per le unità pe-

riferiche; presenta maggiore affidabilità.

L’unità centrale è composta da due posti

operatore collegati in una LAN Ethernet,

alloggiati nei locali predisposti all’in-

gresso della galleria lato Messina, dai

quali è possibile visualizzare lo stato

delle variabili e inviare i comandi di at-

tuazione delle valvole motorizzate e delle

elettropompe di sollevamento; vi è inol-

tre un quadro sinottico riassuntivo dello

stato delle variabili dell’intero sistema.

Il colloquio con l’ambiente esterno è

realizzato tramite un’interfaccia di co-

municazione, che connette il sistema

di supervisione con la rete di comuni-

cazione esterna. Il sistema funziona su

piattaforma Intel in ambiente Windows

2000. Il software di supervisione e tele-

controllo Scada è distribuito da Panaso-

nic Electric Works Italia.

Criteri di progetto della

rete telematica

Il problema fondamentale da risolvere in

questa installazione era realizzare un si-

stema di acquisizione e gestione con un

alto grado di affidabilità e con una velo-

cità di acquisizione molto elevata, dato

che era presente un elevato numero di

variabili da visualizzare (circa 800). Si è

pertanto deciso di suddividere il sistema

generale in quattro nodi telematici con

bus di campo indipendenti, in modo da

ridurre il tempo di polling a un quarto di

quello complessivo. Un altro problema

consisteva nella gestione dei 43 quadri

locali dislocati lungo il percorso della

condotta per circa 13.000 m. Si è deciso

di suddividere la condotta in quattro tron-

chi e asservire i relativi quadri locali alle

rispettive unità master. Ciò ha permesso

di ridurre notevolmente la distanza di

comunicazione, che nella sua massima

estensione non supera i 4.000 m (bus

gallo).

L’architettura della rete di comunicazione

tra il PLC master del serbatoio e i PLC

slave asserviti è stata concepita per au-

mentare il grado di affidabilità e ridurre il

tempo di polling, in modo da poter visua-

lizzare tutte le variabili del sistema in un

tempo inferiore a 300 ms. Il PLC FP2SH

master, oltre a gestire tutte le apparec-

chiature del nodo a esso collegate, ge-

stisce tramite rete Mewnet-W un certo

numero di registri di lettura/scrittura con

il PLC FP2SH slave. Quest’ultimo, oltre a

essere configurato come slave del ma-

ster, è a sua volta il master del primo

bus di secondo livello, che gestisce una

prima rete di PLC FP0R. L’ultimo slave

FP0R, oltre a essere configurato come

slave del primo bus, è master del se-

condo bus di terzo livello, che gestisce la

seconda rete di PLC FP0R, e così via fino

al completamento della rete. Tale con-

figurazione permette di suddividere su

diversi livelli di gerarchia una rete com-

plessa di PLC, con una notevole riduzione

del tempo di polling. Infatti, ciascun PLC

master colloquia solamente con i PLC

slave del proprio bus senza preoccuparsi

di quanto avviene sugli altri livelli.

Il sistema di supervisione colloquia so-

lamente con il primo master, dove sono

parcheggiati tutti i valori dei registri di

lettura e scrittura del sistema.

Inoltre, il sistema è configurato su quat-

tro canali indipendenti, uno per ciascun

master, al fine di ridurre ulteriormente il

tempo di polling. La comunicazione tra il

sistema di supervisione e il PLC master

Figura 1 - Il sistema realizzato presenta un’intelligenza distribuita

e utilizza i controllori a logica programmabile di Panasonic

Fonte: www.morguefile.com