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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

20

(

Attualità

in breve

SICUREZZA INFORMATICA INDUSTRIALE: LA CONSAPEVOLEZZA RESTA BASSA NONOSTANTE

L’AUMENTO DEGLI ATTACCHI SILENZIOSI DI ALTO PROFILO

L’afflusso delle soluzioni IT nell’ambito delle tecnologie operative evidenzia il bisogno di sicurezza ‘by

design’, piuttosto che sicurezza ‘by default’: lo dice una recente ricerca effettuata da

Frost & Sullivan

( www.frost.com ). Se

bbene le tradizionali industrie manifatturiere non siano state progettate pensando

alla sicurezza, la proliferazione di reti e dispositivi, di canali di comunicazione diversificati e dell’utilizzo di

software preconfezionato hanno portato la sicurezza informatica sotto i riflettori. Le preoccupazioni relative

alla sicurezza associate agli alti livelli di connettività e integrazione iniziano a manifestarsi ora che il con-

cetto di Internet delle Cose prende forma nelle reti industriali e all’interno degli stabilimenti di produzione.

L’allarmante frequenza di minacce persistenti e avanzate, sofisticate e mirate ha dato ulteriore rilevanza

al tema della sicurezza nelle industrie sia discrete sia di processo. L’analisi intitolata

“The Safety-Security

Argument: Expanding Needs in a Connected Enterprise”

di Frost & Sullivan rileva come il mercato globale

della sicurezza informatica per i sistemi di controllo sia destinato a crescere a un tasso tra il 20%e il 25%ogni anno da qui al 2021. Nord America ed

Europa resteranno all’avanguardia nel creare consapevolezza e avviare innovazioni tecnologiche rivolte agli attacchi derivanti da minacce avanzate

persistenti. “Attualmente, le aziende impiegano un approccio ampio e stratificato per la protezione degli asset informatici e le organizzazioni del

settore stanno lavorando per definire norme adeguate” afferma l’analista Sonia Francisco. “Le partnership tra Governo, industria e istituti di ricerca

saranno fondamentali per dare forma a standard robusti nel settore, in grado di accelerare lo sviluppo di soluzioni complete per la gestione della

sicurezza”. Il concetto di IoT trasforma l’architettura degli stabilimenti, per cui le strategie per la difesa della sicurezza preconfezionate (‘defense-by-

default’) lasceranno spazio alle soluzioni ad hoc (‘defense-by-design’). Le soluzioni di sicurezza integrate in grado di rilevare, adattare, modificare e

rispondere alle minacce sulla base di diversi parametri dell’ecosistema, guadagneranno popolarità. Anche la creazione di soluzioni specifiche per i

diversi settori e applicazioni sarà fondamentale, poiché le soluzioni di information technology (IT) continuano ad affluire nello spazio delle tecnologie

operative (OT). I fornitori di soluzioni negli ecosistemi IT e OT devono unire gli sforzi per implementare soluzioni per la sicurezza informatica a tutto

tondo per i sistemi industriali. “Un tale livello di integrazione richiederà

una forza lavoro di nuova generazione, con competenze sia IT sia OT”

osserva Francisco. “I fornitori di servizi di sicurezza informatica possono

offrire soluzioni di formazione e di gestione del cambiamento che col-

meranno il divario di conoscenze”. La maggior parte delle industrie si

stanno aggiornando a sistemi e processi intelligenti, perciò la sicurezza

informatica industriale farà presto l’inevitabile passaggio da un modello

operativo reattivo a una filosofia progettuale proattiva.

CC-LINK IE E CC-LINK

STABILISCONO UN NUOVO RECORD

GLOBALE DI SISTEMI INSTALLATI

Le tecnologie CC-Link, originariamente sviluppata in Giappone da

Mitsubishi Electric, e CC-Link IE hanno mantenuto un tasso di crescita

annuale medio a due cifre: il numero totale di dispositivi installati in

tutto il mondo ha raggiunto i 14,75 milioni nel marzo 2015, rispetto ai 12,6

milioni del marzo 2014. Non sorprenderà forse che CC-Link sia diven-

tato rapidamente la tecnologia aperta per reti di automazione preferita

nel Paese del Sol Levante, nonché lo standard di fatto per l’importante

comparto manifat-

turiero asiatico, per

diffondersi quindi

nel resto del mondo.

Un passo impor-

tante per la cre-

scita di CC-Link è

stato il lancio del

protocollo Ethernet

industriale CC-Link

IE, in grado di offrire

velocità di trasmis-

sione a livello Giga-

bit con pieno determinismo, il che la rende una tecnologia chiave per

il supporto di applicazioni Industry 4.0, dove la condivisione di enormi

quantità di dati in tempo reale sta diventando un requisito chiave. “Dal

rallentamento economico globale verificatosi 7-8 anni fa, i sistemi in-

stallati CC-Link sono più che raddoppiati e il numero delle nuove instal-

lazioni continua a crescere con un tasso medio di incremento a due

cifre” sottolinea John Browett, general manager di

Clpa

(CC-Link Part-

ner Association -

www.clpa-europe.com )

- Europe. “Anche il numero

di membri di CC-Link è in aumento, grazie anche a iniziative come il pro-

gramma ‘Porta aperta per l’Asia’, all’apertura di nuovi uffici e strutture a

livello locale e ai continui sviluppi della tecnologia Ethernet”.

NUOVA NOMINA IN FIELDCOMM GROUP

E NUOVI STRUMENTI FDI CON LA

VERSIONE 1.1

Veterano del settore marketing tecnologico, Paul Sereiko è stato nominato

da

FieldComm Group

( www.fieldcommgroup.org ) nu

ovo direttore marketing

dell’organizzazione. Sereiko ha trascorso gran parte della sua carriera nel

campo della gestione di prodotti tecnologici; la vasta esperienza maturata in

diversi settori (sensori, comunicazioni wireless, sistemi embedded e telecomu-

nicazioni), insieme ai ruoli ricoperti sia in grandi organizzazioni sia in start-up,

gli consentiranno di sviluppare la giusta strategica di marketing. Il neoeletto

sarà responsabile del marketing di tutto il mondo con lo scopo di posizionare

le tecnologie del gruppo FieldComm sul mercato, espandere le iscrizioni e au-

mentare l’adozione di queste soluzioni di automazione in ambiente industriale.

Supervisionerà inoltre le attività di marketing e comunicazione per promuovere

FieldComm Group e il suo portafoglio tecnologico. “La combinazione di Hart

Communication Foundation, Fieldbus Foundation, e l’aggiunta di FDI all’interno

di FieldComm Group offre un’opportunità unica di creare una piattaforma ba-

sata su standard per la creazione di informazioni utili dai dati di automazione

digitale” ha dichiarato Sereiko. “Il mio obiettivo sarà spingere l’adozione della

piattaforma tecnologica di FieldComm Group”. FieldComm Group ha anche an-

nunciato l’uscita del primo aggiornamento dei nuovi strumenti FDI Package IDE

e FDI Common Host Components. La versione 1.1 degli strumenti di sviluppo

offre nuove funzionalità agli sviluppatori di prodotti FDI, incluso uno strumento

automatizzato di verifica dei dispositivi, il supporto per i pacchetti di dispositivi

basati su Profinet e supporto per lo sviluppo di pacchetti per dispositivi con la

possibilità di configurazione offline, incluse le funzioni di upload e download.

PROATTIVA E AD HOC:

ECCO LA SECURITY ‘4.0’

Fonte: www.industriaenergia.it