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NOVEMBRE 2015

FIELDBUS & NETWORKS

22

(

Attualità

in breve

LA TECNOLOGIA

GREENTOUCH

MIGLIORA L’EFFICIENZA

ENERGETICA DELLE RETI

WIRELESS

GreenTouch

( www.greentouch.org ), co

nsorzio globale promosso

dai Bell Labs (organizzazione di R&D di Alcatel-Lucent - www.al- catel-lucent.com ) 5 anni fa, che conta una quarantina di membri tra

aziende al top dell’ICT mondiale, istituzioni accademiche e centri

di ricerca, è nato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energe-

tica delle reti di comunicazione. Ora il consorzio ha annunciato un

nuovo approccio tecnologico, che migliorerà l’efficienza energetica

delle reti mobili di 10.000 volte, un risultato di gran lunga supe-

riore alle attese. Grazie a questa maggiore efficienza, i consumi

energetici delle reti di comunicazione del 2020 potrebbero essere

ridotti del 98% se comparati al 2010, pur in presenza di traffico in

aumento. Questo risparmio è equivalente alle emissioni di gas a

effetto serra di 5,8 milioni di automobili. “I risultati raggiunti in soli

5 anni dal team internazionale di scienziati, accademici e rappre-

sentanti dell’industria sono veramente impressionanti” ha dichia-

rato Thierry Van Landegem, presidente di GreenTouch e VP Bell

Labs. “È stato tracciato un percorso verso reti con minore impatto

ambientale, grazie alla disponibilità di strumenti e tecnologie che

si possono ora utilizzare per progettare e sviluppare reti di comuni-

cazioni più efficienti”. GreenTouch ha inoltre presentato due stru-

menti che qualunque organizzazione può usare per rendere le reti

più efficienti: Gwatt

( http://gwatt.greentouch.org ), un

’applicazione

interattiva web-based che permette di accedere a tutto il portafo-

glio tecnologico di GreenTouch e di vedere l’impatto energetico

complessivo; e Flexible PowerModel

( www.imec.be/powermodel ),

un modello di alimentazione e un tool che fornisce valori realistici

dei consumi energetici di diverse tipologie di stazioni radio base,

attuali e future, in diversi scenari e configurazioni.

SCHNEIDER ELECTRIC METTE

AL CENTRO LA CONNETTIVITÀ ED

ENTRA NELL’IIC

Si chiama ‘Life Is On’ - la

vita è ‘sempre accesa’,

la nuova strategia messa

a punto da

Schneider

Electric ( www.schnei- der-electric.it ), alimen-

tata dall’approccio della

multinazionale all’IoT,

basato sulla ‘Operational

Intelligence’. La strategia

Life Is On metterà in luce i modi in cui Schneider Electric aiuta i suoi clienti a

cogliere i vantaggi di questa trasformazione, grazie all’esperienza maturata sulle

tecnologie operative (OT), che controllano i processi più importanti per la società,

e alla capacità di connetterle alle tecnologie informatiche (IT), su cui facciamo af-

fidamento per semplificare le nostre vite e prendere decisioni migliori. Schneider

Electric definisce questo approccio ‘Costruire l’Operational Intelligence’.

Secondo McKinsey, il mercato legato all’IoT crescerà di 10.000 miliardi di dol-

lari all’anno entro il 2025: questo avverrà perché l’Internet of Things può attivare

maggior livello di collaborazione, cambiare il mondo della produzione, influenzare

il modo in cui si lavora. “Investiamo pesantemente in innovazione, collegando i

nostri prodotti e sistemi attraverso l’Internet of Things alla nostra offerta software

e rendendo l’energia più distribuita e interconnessa” ha spiegato Jean-Pascal

Tricoire, presidente e CEO di Schneider Electric.

Amaggiore supporto della sua visione di Operational Intelligence basata sull’IoT,

Schneider Electric è entrata a far parte dello ‘steering committee’ di IIC (Indu-

strial Internet Consortium). In questo modo, potrà assumere un ruolo più centrale

nello sviluppo di raccomandazioni per specifiche industriali e di framework che

possano accelerare l’adozione di tecnologie per l’Industrial Internet of Things,

ponendosi al fianco di leader quali AT&T, Cisco, General Electric, IBM e Intel.

John Tuccillo, senior vice president, industry and government affairs, rappre-

senterà Schneider Electric nello steering committee di IIC. “La nuova ondata di

trasformazione nella manifattura e negli impianti produttivi è generata dal modo

in cui la connettività può fare emergere ancoramaggiori capacità di intelligence”

ha dichiarato il direttore esecutivo di IIC, Richard Soley. “È qui che entra in gioco

l’innovazione prodotta da aziende come Schneider Electric e gli altri membri del

consorzio”. Schneider Electric ha anche aperto una collaborazione con Hong

Kong University of Science and Technology-Massachusetts Institute of Techno-

logy (Hkust-MIT -

http://hkust-mit.consortium.ust.hk/about-us ) Re

search Alliance

Consortium, per incentivare l’evoluzione e l’adizione di soluzioni IoT.

LO STANDARD OPC-UA, SE SARÀ AMPIAMENTE ADOTTATO, POTRÀ AVERE UN IMPATTO

SIGNIFICATIVO SUI PROBLEMI DI INTEROPERABILITÀ IN MOLTI SETTORI INDUSTRIALI

Una delle maggiori sfide dell’Industrial Internet è l’interoperabilità. Molti fornitori utilizzano diversi tipi di dispositivi, ciascuno con i propri

protocolli univoci per comunicare tra loro, rendendo difficile realizzare soluzioni connesse e sicure. Molti clienti, poi, impiegano all’interno delle

loro reti industriali diverse tecnologie di vendor anche concorrenti. Non sorprende quindi che molte organizzazioni abbiano difficoltà a integrare

i sistemi con disparati dispositivi e apparecchiature. Le aziende che aderiscono a OPC Foundation hanno affrontato il problema e hanno creato

un protocollo standard per il funzionamento delle macchine e dei sistemi software, che ora possono comunicare tra loro nella stessa lingua.

Lo standard OPC è stato ed è ampiamente adottato in tutto il mondo, ma finora soffriva la mancanza di alcune funzionalità a livello di sicurezza

e di contestualizzazione. A risolvere questo problema è arrivato lo standard OPC-UA (Unified Architecture), che ha una forte presenza in Europa.

Questo standard si è evoluto passando da semplice sistema di trasmissione dati a uno strumento che offre un percorso cifrato sia per i dati

che per la configurazione, e continua a evolversi con nuove funzionalità di rilevamento automatico delle periferiche connesse in rete e la pos-

sibilità di collegarli senza la necessità di configurazione manuale. L’utilizzo dello standard OPC-UA come protocollo di base per tutti i sistemi

di automazione, per migliorare la gestione delle performance degli asset, aiuterà a realizzare il pieno valore dei sistemi e dei servizi collegati.

Molti dei prodotti software distribuiti e supportati da

ServiTecno

( www.servitecno.it )son

o già ‘OPC-UA Compliant’.

OPC-UA: L’‘ESPERANTO’

DELL’INDUSTRIAL INTERNET