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SETTEMBRE 2015

Fieldbus & Networks

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di parametri e la possibilità di instradare l’informazione all’interno

delle singole reti bus di campo basate su Ethercat Device Protocol.

Queste caratteristiche fanno di EAP una soluzione particolarmente

adatta per costruttori di macchine che necessitino di architetture di

impianto modulari, nelle quali molteplici controllori gestiscono cia-

scuno specifiche funzionalità e richiedono anche, però, di comunicare

tra loro allo scopo di cooperare in modo armonico alla realizzazione

delle funzioni complessive dell’impianto.

EAP: comunicazione a livello di impianto

Pensato per la comunicazione tra controllori, Ethercat Device Proto-

col garantisce l’autonomia di ogni controllore nello svolgimento delle

operazioni locali, spesso caratterizzate da tempi ciclo diversi. Per

questa ragione, l’approccio master/slave utilizzato da Ethercat Device

Protocol non risulta essere in questo caso la soluzione ottimale; EAP

adotta, al contrario, un modello di tipo publisher/subscriber (Pushed

Data Exchange). Qualunque dispositivo EAP che intenda inviare infor-

mazioni è configurato come ‘publisher’ e trasmette i propri dati sulla

rete. Uno o più dispositivi ‘subscriber’ possono ‘intercettare’ i tele-

grammi Ethernet inviati dai publisher e fare uso dei dati in essi conte-

nuti. I dati possono essere pubblicati ciclicamente, con una periodicità

che può corrispondere esattamente o essere un multiplo intero del

tempo ciclo del dispositivo publisher, oppure quando il valore dei dati

subisce una variazione. I dispositivi publisher possono configurare

l’informazione trasmessa come ‘unicast’, per cui l’informazione può

essere ricevuta solamente da uno specifico subscriber, ‘multicast’,

definendo un sottoinsieme di subscriber aventi diritto ad accedere

all’informazione, o ‘broadcast’.

Come alternativea al Pushed Data Exchange, EAP supporta anche un

Polled Data Mode. In questo caso, un dispositivo EAP invia dati di out­

put a uno (connessione 1:1) o molteplici (connessione 1:N) subscriber

e richiede, al contempo, a tali dispositivi di fornire i propri dati. La

quantità e il tipo di dati che possono essere trasmessi tramite EAP

sono arbitrari. È possibile trasmettere e ricevere tipi di dati elemen-

tari, così come variabili strutturate.

L’informazione è trasmessa dai dispositivi insieme a un campo ‘cycle’

a 16-bit, aggiornato con il tempo ciclo del mittente. Questo campo è

incrementato ogni volta che l’informazione viene trasmessa: i dispo-

sitivi riceventi possono farne uso come numero sequenziale, in modo

da verificare se uno o più telegrammi siano andati perduti durante la

propagazione. In aggiunta, ogni dispositivo ricevente associa all’infor-

mazione ricevuta un campo ‘quality’, sempre a 16-bit, aggiornato con

il tempo ciclo del ricevente, contenente il tempo trascorso dall’ultima

ricezione dell’informazione stessa. Grazie a queste variabili di diagno-

stica, i dispositivi EAP riceventi sono sempre in grado di monitorare il

determinismo della comunicazione e di reagire prontamente in caso

di errori o perdita di comunicazione.

Ridotte specifiche hardware

Dal momento che la comunicazione a livello di impianto presenta spe-

cifiche di determinismo meno stringenti rispetto al livello di campo,

i dispositivi EAP non richiedono alcun componente dedicato, come

l’Ethercat Slave Controller nel caso di Ethercat Device Protocol: i

telegrammi non vengono più processati ‘on-the-fly’ e l’interfaccia

hardware è sempre rappresentata da una porta di rete standard. Per

questo motivo, con EAP può essere utilizzata un’infrastruttura di rete

tradizionale basata su switch e sono supportati anche collegamenti

di tipo wireless. I dati EAP possono essere trasmessi con elevata effi-

cienza all’interno di frame Ethernet ‘grezzi’, qualora non sia richiesto

alcun routing con l’esterno della LAN, o mappati all’interno di pac-

chetti UDP/IP, instradabili perciò all’esterno della singola sottorete

attraverso il protocollo IP.

Ethercat Automation Protocol può essere inoltre trasmesso in paral-

lelo con altri protocolli di rete, quali OPC UA, http o FTP, agevolando

l’integrazione verticale dell’architettura di comunicazione.

Comunicazione ciclica e aciclica con EAP

Oltre alla comunicazione ciclica, EAP supporta la possibilità di scam-

biare informazioni acicliche utilizzando il protocollo AoE (ADS over

Ethercat). Ciascun dispositivo EAP o EDP è identificato da un indirizzo

AoE univoco e l’informazione può essere instradata da un dispositivo

AoE a un altro. Tutti i protocolli di comunicazione mailbox tradizionali,

come CoE, SoE o FoE (CAN application protocol, servodrive profile o

file transfer over Ethercat) possono essere incapsulati nei telegrammi

AoE e trasmessi da un controllore Ethercat a un altro. In questo modo,

software di configurazione e diagnostica possono inviare e ricevere

dati aciclici, che possono essere utilizzati per configurare specifiche

proprietà del controllore o essere inoltrati all’interno delle reti Ether-

cat Device Protocol, raggiungendo i singoli dispositivi slave a scopo

di parametrizzazione o diagnostica.

Coesistenza con OPC UA

Grazie alle sue prestazioni realtime, alle estese funzionalità di dia-

gnostica e alla possibilità di essere trasmesso in parallelo ad altri

protocolli su un’infrastruttura di rete tradizionale, senza particolari

specifiche a livello hardware, EAP rappresenta uno strato intermedio

perfetto tra il livello bus di campo e il mondo IT.

Nel corso degli ultimi anni, protocolli come OPC UA si sono affermati

come standard universali per lo scambio di dati a livello di impianto.

Da questo punto di vista, EAP non dovrebbe essere considerato come

Il meccanismo Pushed Data Exchange

Modalità di funzionamento Polled Data Mode