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NOVEMBRE 2014
FIELDBUS & NETWORKS
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Illustra Paolo Scotton, docente del Di-
partimento di Geoscienze della Facoltà
di Scienze MM FF NN dell’Università
degli Studi di Padova: “Il Dipartimento
è deputato a svolgere attività di ricerca
nell’ambito delle colate di detriti, volta alla
descrizione delle diverse fasi del fenomeno
fisico: innesco, scorrimento, modalità di
arresto. Lo scopo della ricerca è quello
di mettere a disposizione dei pianificatori
territoriali parametri fisici affidabili per la
realizzazione delle carte di pericolosità e
di rischio”. Osservare il territorio e moni-
torarne il comportamento, dunque: la rac-
colta di questo tipo di dati si rivela preziosa
per la compilazione di strumenti utili alla
conoscenza del distretto, per esempio le
cartografie di valutazione della pericolosità
di una determinata zona.
Mantenere il controllo
degli eventi
Risulta evidente come siano fondamentali
l’osservazione e la misurazione in loco dei
fenomeni per raccogliere i dati sensibili ne-
cessari alla finalità dei progetti di ricerca.
In questo particolare caso applicativo, l’in-
stallazione riguarda il monitoraggio di fe-
nomeni di colate di detriti presso il sito del
Rio Acquabona, nelle vicinanze di Cortina
d’Ampezzo, in provincia di Belluno.
Il sito è stato equipaggiato nella seconda
metà degli anni ’90 con lo scopo di carat-
terizzare le fasi di innesco, del moto e di
deposizione delle colate di detriti tipiche
delle aree dolomitiche. Il monitoraggio
permette sia di determinare le condizioni
idrologiche, morfologiche e sedimentologi-
che che inducono la generazione di questi
fenomeni di tipo impulsivo difficilmente
prevedibili, che di misurarne le caratteri-
stiche cinematiche (velocità e profondità)
e dinamiche (la pressione al fondo e su
ostacoli).
“L’attività di monitoraggio si è dimostrata difficile negli anni, a con-
seguenza della necessità di frequenti visite sul posto, talvolta con
notevole ritardo rispetto agli eventi, e delle variazioni morfologiche
in atto nel corso d’acqua. Il sistema di monitoraggio è stato quindi
riprogettato tenendo conto della necessità di spostare le stazioni di
rilievo a quote maggiori e della volontà di controllare da remoto la
attività del bacino”.
Al momento sono state realizzate due stazioni; la prima è di tipo
meteorologico ed è collocata a circa 1.800 m s.l.m.; raccoglie dati di
pioggia, di velocità del vento, di temperatura e di umidità dell’aria. La
seconda invece è collocata nella zona di scorrimento ed è equipag-
giata da misuratori di livello, videocamere a visione notturna e da un
pluviometro. In prossimità della stazione di valle, lungo la sponda si-
nistra, sono collocati quattro geofoni per la misurazione dei tempi di
passaggio delle colate. La stazione di monte è alimentata mediante
pannelli solari, mentre quella di valle è collegata alla rete elettrica.
I dati raccolti presso la stazione di monte vengono trasferiti alla
stazione di valle mediante un col-
legamento radio; quindi la stazione
di valle è connessa alla rete Internet
mobile 3G mediante router.
Tecnologia a supporto
dell’attività
universitaria
Il router utilizzato per permettere la
comunicazione tra la stazione di valle
e il centro di controllo è un modem
MoRoS di Insys icom, azienda tede-
sca nota nel campo della fornitura di
modem per barra DIN, distribuita in
Italia da EFA Automazione. Si tratta
del modello MoRoS Hspa 2.1 PRO,
router industriale con funzionalità
modem e switch provvisto di cinque
porte LAN (10/100 Mbps), VPN e firewall integrati, Linux embedded
(Linux Sandbox) e predisposto per reti GSM/CSD, Gprs, Edge, 3G/
Umts/Hspa. MoRoS Hspa 2.1 PRO ha lavorato sul campo, nell’arma-
dio di raccolta dati della stazione di valle, per circa sei mesi, permet-
tendo l’instaurazione di un collegamento in continuo con la stazione
di controllo situata presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Univer-
sità di Padova. Aiutati dall’assistenza di EFA Automazione, i ricer-
catori dell’ateneo padovano hanno potuto installare e configurare il
modem secondo i parametri corretti, apprezzandone le qualità e le
specifiche tecniche applicate in una situazione mediamente gravosa
come quella sopra descritta.
I tempi di risposta di EFA Automazione sono stati rapidi e le informa-
zioni fornite esaustive, a segno dell’attenzione dell’azienda nei con-
fronti della soddisfazione del cliente e di ogni sua esigenza, anche
nell’ambito della ricerca universitaria.
EFA Automazione -
www.efa.itMoRoS Hspa 2.1 PRO è un router industriale con
funzionalità modem e switch, predisposto per reti
GSM/CSD, Gprs, Edge, 3G/Umts/Hspa
Al momento sono state realizzate due stazioni: quella di monte è alimentata tramite pannelli
solari; i dati raccolti vengono trasferiti alla stazione di valle mediante collegamento radio