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NOVEMBRE 2014

FIELDBUS & NETWORKS

27

A TIANJIN INAUGURATO

IL NUOVO PROMOTION

CENTER POWERLINK

Il Powerlink Tianjin Technology Promotion Center è

l’ultimo arrivato dei Fieldbus Control Technology Cen-

ter attivi presso la University of Technology and Educa-

tion di Tianjin. Fornirà alle aziende e agli enti di ricerca

presenti nella regione di Beijing corsi base sulla tecno-

logia

Powerlink

( www.ethernet-powerlink.org ), se

rvizi

di supporto e sviluppo, nonché promuoverà l’ottimizza-

zione ed evoluzione della tecnologia Powerlink, che è

stata recentemente riconosciuta dalla Standardization

Administration of China quale Standard Nazionale

GB/T 27960-2011.

Conclusesi con esito positivo le votazioni dei membri di

Hart Communication Foundation

(HCF

-

www.hartcomm.org ) e

Fieldbus Foundation

(FF -

www.field

bus.org

) in merito alla proposta

di fusione, siamo giunti al passaggio finale del lungo iter di creazione di una singola organiz-

zazione in grado di promuovere entrambe le tecnologie di comunicazione, HCF e FF, per l’indu-

stria di processo. Si corona così un anno di studi di fattibilità e valutazione delle problematiche

finanziarie e legali da parte di un team formato da volontari delle due organizzazioni.

La nuova entità giuridica, denominata FieldComm Group, sarà amministrata da rappresen-

tanti delle aziende che fanno parte attualmente dei Consigli delle due Fondazioni. Hans-Georg

Kumpfmueller, che è stato uno dei direttori del Consiglio di FDI LLC, è stato eletto presidente del

nuovo Consiglio di Amministrazione e in tale ruolo stabilirà la direzione strategica di FieldComm

Group, sovrintendendo all’aggiunta di FDI LLC verso la metà del 2015. Kumpfmueller si è detto

convinto che la creazione di FieldComm Group rappresenti “un fondamentale passo avanti

per le industrie di processo, in virtù della sua capacità di far leva sui protocolli primi nel set-

tore delle due Fondazioni e del valore aggiunto rappresentato da una strategia di integrazione

all’avanguardia”.

Il Consiglio ha inoltre nominato Ted Masters, che ha una vasta esperienza in strumentazioni

e controlli e una profonda conoscenza dell’utilizzo dell’analisi dei dati nei sistemi d’impresa,

quale presidente e amministratore delegato di FieldComm Group, ruolo che svolge attualmente

presso Hart Communication Foundation. Egli ritiene che la creazione di FieldComm Group sia

“un’opportunità senza precedenti di perfezionare le tecnologie esistenti e sviluppare una stra-

tegia finalizzata ad armonizzare gli standard dell’automazione di processo a livello mondiale”.

Nella fase di transizione e integrazione delle due organizzazioni Richard J. Timoney, attual-

mente presidente e direttore generale di Fieldbus Foundation, fungerà da vicepresidente

esecutivo di FieldComm Group: “La fusione realizzerà l’obiettivo di creare una singola orga-

nizzazione a sostegno delle tecnologie digitali avanzate, traguardo al quale hanno contribuito

tantissime persone e organizzazioni”. FieldComm Group avrà sede ad Austin, Texas, e sarà

attivo a partire dal 1° gennaio 2015. Fino a tale data Hart Communication Foundation e Fieldbus

Foundation continueranno a operare in modo indipendente.

UFFICIALE LA CREAZIONE DI FIELDCOMM GROUP

TREND MICRO HA PRESENTATO UN REPORT RELATIVO

ALLE MINACCE INFORMATICHE CHE HANNO COLPITO IL

NOSTRO PAESE NEL SECONDO TRIMESTRE 2014: L’ITALIA

RISULTA TERZA AL MONDO PER LE VISITE A SITI MALIGNI

Sempre più italiani visitano siti maligni: è quanto rivela il report sulle minacce rilevate

del II trimestre 2014 elaborato da

TrendMicro

( www.trendmicro.it ), fra

i più impor-

tanti player del mondo della sicurezza. Il documento, intitolato ‘Invertire la tendenza

degli attacchi informatici. Rispondere alle tattiche in evoluzione’, rileva come l’Italia

scenda dal podio delle nazioni che spammano di più, passando dal terzo posto del

I trimestre al quinto nella classifica guidata da Spagna, Argentina, Stati Uniti e Germania, ma cresca purtroppo nel numero di

attacchi all’online banking. In particolare, per quanto concerne lo spam, in Italia sono stati bloccati 670 milioni di indirizzi IP: in

tutto il mondo più di 13 miliardi. Passando invece alla lista dei Paesi maggiormente colpiti da malware diretti al settore dell’online

banking, la classifica è guidata da Giappone, Stati Uniti e India, ma nel II trimestre 2014 sono stati ben 2.420 i malware diretti al

banking che hanno colpito direttamente il nostro Paese (121.000 nel mondo). Gli attacchi si sono intensificati soprattutto contro

istituzioni finanziarie, banche e catene di negozi, provocando la cifra record di 10 milioni di dati personali violati nel mese di luglio.

Il report mostra che le vulnerabilità ad alto rischio e le violazioni di dati hanno continuato a dominare la prima metà del 2014. Al

15 luglio erano state raccolte più di 400 denunce di incidenti di violazioni di dati. Infine, l’Italia è anche entrata nella ‘top ten’ dei

Paesi con il più alto numero di visite a siti maligni: qui la classifica è guidata da Stati Uniti e Giappone, ma l’Italia è terza a pari

merito. Tradotto in cifre, significa che gli italiani sono capitati in siti maligni 37 milioni di volte. Le vulnerabilità hanno scosso i

professionisti della sicurezza e il pubblico: vulnerabilità ad alto rischio hanno colpito diversi componenti di Internet e dei web ser-

vice come librerie server, OS, app mobile e browser. La severità degli attacchi ha sottolineato l’importanza di un piano di risposta

in caso di incidenti e di una maggiore consapevolezza nella sicurezza. Aziende e organizzazioni hanno bisogno di una strategia

di difesa efficace per proteggere i dati sensibili: “Le organizzazioni devono considerare la sicurezza informatica come il tassello

primario di una strategia di business a lungo termine, non come una risposta sporadica a eventuali criticità” afferma Raimund

Genes, CTO di Trend Micro. “Una strategia di sicurezza ben pensata porta a benefici a lungo termine che migliorano l’efficienza

e gli incidenti registrati in questo trimestre dimostrano ancora una volta la necessità di un approccio alla sicurezza più integrato”.

LA SICUREZZA COME STRATEGIA DI BUSINESS