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CONTROLLO

tecnica

Novembre/Dicembre 2015

n

Automazione e Strumentazione

80

Giacomo Astolfi

Luca Barboni

Francesco Cocchioni

Sistema di controllo avanzato

per un forno di preriscaldo Walking Beam

Un forno di preriscaldo impiegato all’interno del

processo produttivo di un’acciaieria ha lo scopo di

riscaldare billette, anche di differenti dimensioni,

fino alla temperatura necessaria per la successiva

deformazione plastica (tipicamente intorno ai

1100 °C) ([1]). La deformazione avviene tramite

il passaggio delle billette riscaldate attraverso una

serie di gabbie di laminazione; la forma deside-

rata del prodotto finale viene ottenuta grazie ai

cilindri disposti all’interno di ogni gabbia.

Le billette sono caricate in ingresso al forno

(detta zona di infornamento), sono movimentate

e riscaldate all’interno dello stesso ed infine sono

sfornate per essere lavorate nel treno di lamina-

zione. L’energia termica è trasferita alle billette,

durante il loro percorso all’interno del forno,

da dei bruciatori aria/gas naturale disposti sulle

pareti del forno (tipicamente sulle pareti laterali

e/o sulla volta del forno).

Esistono differenti tipi di forni di preriscaldo, che

si differenziano in base alla modalità con cui le

billette sono movimentate al loro interno; le quat-

tro categorie principali sono ([2]):

- Pusher Type, detti anche Forni a Spinta, in cui

le billette sono attaccate l’una all’altra e sono

movimentate spingendo la prima presente in

ingresso al forno.

- Walking Hearth, in cui la movimentazione è

espletata attraverso una suola mobile.

- Walking Beam, in cui la movimentazione è

realizzata attraverso delle barre mobili; questi

forni sono caratterizzati da una maggiore com-

plessità tecnologica rispetto ai forni Walking

Hearth.

- Roller Hearth, sono forni circolari impiegati

per produzioni speciali (tipo di ruote di acciaio

circolari).

I forni di preriscaldo possono avere differente

lunghezze e sono suddivisi in differenti zone di

riscaldo; tipicamente vengono identificate tre

macro-zone all’interno di un forno (partendo

dalla zona di infornamento):

- La zona di preriscaldo, in cui, tramite i fumi

caldi provenienti dalle altre zone più a valle

all’interno del forno, viene eseguito un primo

riscaldamento delle billette. All’interno della

zona di preriscaldo possono anche essere pre-

senti dei bruciatori a gas naturale.

- La zona di riscaldo, in cui, tramite bruciatori a

gas naturale, viene realizzato il riscaldamento

più significativo delle billette (fino al cuore

della billetta).

- La zona di equalizzazione, in cui, tramite bru-

ciatori a gas naturale, si finalizza il riscalda-

mento superficiale della billetta.

In generale, se non sono presenti bruciatori rige-

nerativi, i fumi della combustione sono condotti

verso uno scambiatore termico (detto anche recu-

peratore) che ha lo scopo di preriscaldare l’aria di

combustione inviata ad ogni singolo bruciatore.

GLI AUTORI

G. Astolfi, L. Barboni, F. Coc-

chioni - i.Process, Italian Plant

Realtime Optimization & Control

for Energy Saving Services.

Questo articolo descrive un innovativo Sistema di Controllo Avanzato (APC - Advaced Process Control)

applicato ad un forno di preriscaldo (di tipo Walking Beam) di billette di acciaio. All’interno dell’APC

è implementato un Modello Termodinamico Adattativo agli Elementi Finiti (FEM - Finite Element Method)

in grado di stimare il riscaldamento di ogni billetta del forno; le stime delle temperature di ogni billetta

sono utilizzate all’interno di un algoritmo di Controllo Predittivo (MPC - Model based Predictive Control)

in grado di regolare la combustione di ogni zona del forno al fine di riscaldare correttamente ogni

billetta (fino alla temperatura di sfornamento desiderata), minimizzando il consumo specifico calcolato

come il rapporto tra il gas naturale impiegato per la combustione [Sm

3

] e le tonnellate relative alle

billette sfornate [ton]. La riduzione del consumo specifico di gas naturale, ottenuta dopo un anno

di funzionamento (con un service factor del sistema APC intorno al 98%) è stata prossima al 5%.

L’applicazione della medesima tecnologia ad un forno di preriscaldo di tipo Pusher Type ha prodotto

una riduzione del consumo specifico di gas naturale pari al 15% (dopo 3 mesi di funzionamento). Gli

aspetti innovativi introdotti hanno consentito la premiazione del sistema APC all’interno degli Energy

Efficiency Awards 2015 organizzati dal Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza

Energetica (CESEF) di Milano e la sottomissione di una domanda di brevetto europeo.

Gli autori desiderano ringraziare

l’intero gruppo Bartucci che, attra-

verso il suo modello di business e

la capacità organizzativa ha reso

possibile l’implementazione e la

diffusione di progetti di questo tipo.